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Euro Ncap: primo crash test per un'auto a idrogeno

24 ottobre 2018

L'ente che verifica la sicurezza ha provato la Hyundai Nexo e altri sei modelli, tutti premiati con punteggi alti.

Euro Ncap: primo crash test per un'auto a idrogeno

BUONI RISULTATI - Mai prima d'ora l'ente Euro Ncap aveva sottoposto ai crash test di sicurezza una vettura alimentata a idrogeno. La prima ad effettuare le prove di scontro è stata la Hyundai Nexo, una crossover dallo stile molto ricercato che adotta un motore elettrico alimentato da una pila di combustibile, che ottiene l'energia di cui ha bisogno dalla reazione chimica fra l'aria e l'idrogeno. Insieme alla Hyundai Nexo l'ente europeo Euro Ncap ha sottoposto ai crash test anche le Lexus ES, Mazda 6 e Mercedes Classe A, oltre alle multispazio Citroën Berlingo, Opel Combo e Peugeot Rifter, identiche in quasi tutto (cambia soltanto l'estetica) e quindi considerate una sola vettura. Soltanto le multispazio non hanno ricevuto la valutazione massima di cinque stelle, ma si sono accontentate di quattro stelle.

HYUNDAI NEXO

La Nexo ha ben figurato nei test per rilevare la protezione offerta agli adulti, dove le uniche sbavature sono state nello scontro frontale contro un ostacolo fuori asse: il piede sinistro e lo stinco destro del guidatore hanno riportato sollecitazioni violente. Il giudizio per la protezione dei passeggeri adulti è stato del 94%, ma nel “pagellino” della Hyundai Nexo sono presenti anche l'80% per la protezione dei bambini, il 67% per la salvaguardia dei pedoni e l'80% per l'efficacia dei sistemi di assistenza alla guida.

LEXUS ES

La “berlinona” EX della Lexus ha ottenuto un punteggio molto alto nel test sulla salvaguardia dei pedoni (90%), grazie al cofano sollevabile che “attutisce” il colpo. Ha ben figurato anche nel test per la protezione dei bambini (87%) e in quello degli adulti (91%), dove però l'impatto frontale contro un ostacolo ha messo in luce gravi conseguenze per il bacino dei passeggeri posteriori. Anche in questo caso i sistemi di assistenza alla guida hanno superato il test (77%).

MAZDA 6

Aggiornata pochi mesi fa, la Mazda 6 ha ottenuto risultati egregi nei test di protezione degli adulti (95%) e dei bambini (91%). Non è stata altrettanto valida nella simulazione di investimento: il pedone infatti ha riportato ferite gravi sbattendo contro la parte bassa del cofano ed i montanti del tetto. Il mantenimento attivo della corsia non è in grado di sterzare bruscamente rilevando che l'auto è in procinto di finire fuori strada, una sbavatura che ha influito sul punteggio dei sistemi di assistenza alla guida (73%).

MERCEDES CLASSE A

La Classe A si è distinta in tre prove su quattro, ottenendo in questi casi giudizi vicini alla perfezione: del 96% per il test sugli adulti, del 91% per i bambini e del 92% per i pedoni. L'Euro Ncap ha assegnato un punteggio meno positivo ai sistemi di sicurezza (75%), complice il risultato non del tutto soddisfacente dei sistemi per il mantenimento della corsia: la funzione di sterzata d'emergenza in particolare ha convinto solo parzialmente i tecnici dell'ente.

CITROËN BERLINGO, OPEL COMBO E PEUGEOT RIFTER

La valutazione di quattro stelle dei multispazio è influenzata dal basso punteggio nei test che simulano l'investimento, complice gli scarsi risultati della frenata automatica d'emergenza: il sistema non ha reagito davanti ad un ciclista in movimento e ha risposto in maniera non impeccabile se messo alla prova con un pedone. Le Citroën Berlingo, Opel Combo e Peugeot Rifter si sono “difese” egregiamente nella protezione degli adulti (91%) e dei bambini (81%), mentre il funzionamento dei sistemi di assistenza alla guida è stato al di sopra della sufficienza (68%).



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Ritratto di Fr4ncesco
24 ottobre 2018 - 17:20
2
Euro Ncap: primo e ultimo crash test per un'auto a idrogeno; l'ente che verifica la sicurezza ha provato la Hyundai Nexo ma ha raso al suolo la città.
Ritratto di Giuliopedrali
24 ottobre 2018 - 18:03
Entro nel merito, cioè non sull'idrogeno che non me ne intendo ma sul design, la Hyundai Nexo è la Hyundai più bella, perché non le fanno tutte così anche quelle a carbonella da 15.000€...
Ritratto di Blade Runner
25 ottobre 2018 - 01:20
L'idrogeno è il vero futuro dell'auto, il full electric è solo un esercizio; prova a calcolare quante centrali elettriche servirebbero se TUTTE le auto del parco italiano (38 milioni) passassero TUTTE all'elettrico da qui a 15-20 anni. E' una semplice molptiplicazione :-).
Ritratto di Fr4ncesco
25 ottobre 2018 - 08:11
2
Senza dubbio, è impossibile avere milioni di auto elettriche in quanto la rete, che già deve provvedere l'uso industriale e domestico, non reggerebbe e poi servirebbero molte più centrali a carbone. L'idrogeno lo distribuisci come le normali p0mpe di benzina e con gli stessi tempi e modalità, così non si avrebbe nemmeno l'ansia d'autonomia.
Ritratto di Probabilmente
25 ottobre 2018 - 09:21
E l'energia per estrarre l'idrogeno da dove lo prendi? Ti servono ugualmente grandi centrali elettriche per estrarlo! Inoltre stoccaggio e trasporto sono molto problematici, non solo per la pericolosità del gas ma anche perché è difficile costruire contenitori in grado di trattenere l'idrogeno perché è una molecola estremamente piccola.
Ritratto di aerovinci
25 ottobre 2018 - 10:18
l'idrogeno rimarrà come un semplice esercizio tecnologico e rimarrà confinato a piccole esperienze locali
Ritratto di herm52
25 ottobre 2018 - 13:53
In Germania ci sono due treni prodotti dalla Alstom che funziona a idrogeno vedi estratto dall'articolo del giornale Espresso "Il treno è dotato di celle a combustibile che convertono l'idrogeno immagazzinato sul tetto e l'ossigeno ambientale in elettricità. Le batterie agli ioni di litio verranno utilizzate anche per immagazzinare l'energia recuperata durante la frenata, che viene riutilizzata nelle fasi di accelerazione." La Fincantieri a costruito per la Marina Militare Italiana sommergibili che le cui batterie sono alimentate dalla reazione idrogeno con ossigeno. Quindi un problema tecnologico attuale per l'impiego dell'idrogeno per alimentare le batterie non c'e è solo un problema di interessi di alcune realtà economiche mondiali.
Ritratto di andrea999
25 ottobre 2018 - 18:17
Il problema è lo stoccaggio, hai fatto esempi in cui il peso e il volume delle bombole è irrilevante rispetto alla massa del veicolo: treni, navi, sommergibili. Probabilmente anche per i grossi truck il problema non si pone si possono fare anche serbatoi criogenici che stoccano l'H2 allo stato liquido come già fanno per il metano. Anche l'urto per i suddetti mezzi non è un problema come per le autovetture...
Ritratto di andrea999
25 ottobre 2018 - 18:20
Il crash test EuroNCAP propone al max un urto disassato contro barriere deformabili a 64Km/h. E ne verifica le conseguenze sui passeggeri. Basta. Cosa succede se quest'auto colpisce un albero a 90Km/h ? Se cedono i serbatoi di H2 si trasforma in una bomba ed uccide tutti nel raggio di 100mt ?
Ritratto di herm52
26 ottobre 2018 - 11:04
Ma scusate come si fa per la nitroglicerina, altamente instabile, la si mescola con elementi assorbenti come le farine fossili per renderla più malleabile, trasportabile ecc... così l'idrogeno lo si può rendere meno instabile/sensibile e lo si può stoccare "mescolandolo" con del materiale studiato apposta. L'università di Trento ha eseguito già dei brevetti per risolvere il problema dello stoccaggio e trasporto sui veicoli dell'idrogeno.
Ritratto di andrea999
26 ottobre 2018 - 12:05
E' un gas, miscelarlo per renderlo inerte e/o più denso non è semplice. Farlo assorbire in degli idruri rende in processo di estrazione problematico x via del calore da fornire. Secondo me andrebbe investito di più in celle a combustibile a etanolo diretto, che "bruciano" direttamente etanolo (senza doverlo trasformare in idrogeno attraverso un reformer) . L'etanolo è un alcool, liquido a temperatura ambiente, poco tossico, e può essere ottenuto in grossi quantitativi dalla biomassa con la fermentazione (bioetanolo). Tra l'altro può essere usato anche nei motori termici (a tutto vantaggio della transizione tra le due tecnologie).