La Suzuki Swift è una piccola a cinque porte particolarmente compatta e maneggevole. Oltre alle dimensioni, la rende molto adatta all'uso urbano anche il fatto di essere ibrida "leggera", con i vantaggi che ne conseguono (per esempio, accesso alle ztl e parcheggi gratuiti) in parecchie città. La linea è personale e moderna; i ritocchi dell'estate 2020 (mascherina più incassata, con griglia a nido d’ape e listello cromato più pronunciato) non hanno cambiato la sostanza. Lo spazio nell'abitacolo è davvero buono e quello nel baule discreto (265 litri, 54 in più del precedente modello). La plancia ha un'impostazione piuttosto sportiva, con cruscotto a due strumenti circolari, snello volante a tre razze e consolle lievemente orientata verso il guidatore. Avvolgenti i sedili, rivestiti in un materiale gradevole, mentre le plastiche sono tutte rigide, e di aspetto economico; precisi e accurati, comunque, gli assemblaggi. La Swift è un'auto molto leggera, e su strada si sente: rapida nel cambiare traiettoria e dotata di uno sterzo pronto e preciso, si guida con piacere. Il peso ridotto e il sistema ibrido "leggero", aggiornato in occasione del restyling (il propulsore elettrico da 2,6 CV ora può contare su una batteria agli ioni di litio di 10 Ah: sette più di prima) garantiscono bassi consumi e un certo brio in tutte le versioni, anche per le meno potenti 1.2 da 83 cavalli. Parecchio divertente da guidare, anche se non "cattiva", la 1.4 turbo Sport con 129 CV. La Suzuki Swift, che ha una generosa dotazione (si possono avere anche accessori da vettura di categoria superiore, come i fari full led e il cruise control adattativo) è disponibile anche in versione 4x4, in abbinamento al motore 1.2.