FORMULA E
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Formula E: tutto quello che c’è da sapere

01 dicembre 2017

Auto, format di gara, motori e telai: ecco una breve guida introduttiva al campionato delle monoposto elettriche.

Formula E: tutto quello che c’è da sapere

ESISTE DAL 2014 - La Formula E è il campionato delle monoposto spinte unicamente da motore elettrico, con prestazioni mozzafiato, in gara prevalentemente in circuiti cittadini. Ideata nel 2012 da Alejandro Agag sotto l’egida della FIA, la serie ha riscosso un successo crescente, in ognuna delle tre stagioni disputate fino ad ora. Tanto da catalizzare l’attenzione di alcuni grandi costruttori che stanno entrando prepotentemente nel campionato, sviluppando soluzioni tecniche che equipaggeranno le vetture stradali di domani. Il battesimo della Formula E è avvenuto in Cina con l’E-Prix di Pechino, il 13 settembre del 2014; la prima corsa è stata preceduta da una serie di eventi dimostrativi, in giro per il mondo, che hanno da subito catturato un forte interesse di pubblico e di media. Nella stagione 2017-2018, i team-costruttori in gara sono 10. I piloti che in lotta per lo scettro di campione sono 20 tra cui nomi importanti del motorsport nelle sue forme più alte.

STAGIONE 2017-2018 - Il campionato 2017-2018 è il quarto della storia della Formula E. Il primo semaforo verde è fissato il 2 dicembre 2017 con la gara di Hong Kong mentre l’ultimo round sarà il 29 luglio 2018 a Montreal. In totale, sono 14 gli appuntamenti con il circus delle monoposto elettriche. Il 14 aprile 2018 debutta l’E-Prix di Roma, sul circuito cittadino dell’Eur. Da sottolineare anche il ritorno delle corse automobilistiche di primo livello su suolo svizzero, dopo 64 anni, con l’appuntamento di Zurigo del 10 giugno 2018. Il campionato 2017 sarà trasmesso in diretta, in chiaro, su Italia 1 e Italia 2.

LE VETTURE - Nelle prime stagioni tutte le monoposto erano uguali, costruite dalla società francese Spark Racing Technology con telaio Dallara in carbonio, motore elettrico e sistema elettronico McLaren Electronics Systems e batterie fornite dalla Williams Advanced Engineering. Il tutto è collegato ad un cambio sequenziale con comandi al volante, fornito dalla Hewland, con rapporti fissi per contribuire a ridurre ulteriormente i costi. Dalla stagione 2017-18 viene concessa maggiore libertà alle squadre, che ora possono scegliere motore, inverter, cambio e sistema di raffreddamento che preferiscono. Restano il telaio Dallara e le batterie uguali per tutte. Il motore elettrico ha per regolamento una potenza limitata a 180 kW (circa 245 CV) in gara, mentre in prova si arriva a 200 kW (272 CV). C’è poi il fanboost, un’invenzione che strizza l’occhio al pubblico e alla sua partecipazione attiva alla gara: i tre piloti preferiti, scelti dal pubblico attraverso una specifica piattaforma online e grazie ai social media, avranno a disposizione 100 KJ in più, utilizzabili in una finestra ben definita nella seconda parte di gara. In soldoni, il Fanboost è un modo diretto per regalare un’iniezione di potenza alla vettura del proprio pilota preferito. Le batterie delle monoposto hanno un’energia di 28 Kwh ma non possono essere ricaricate durante le prove o la gara, ma solo al termine.

IL FORMAT - Il campionato di Formula E assegna due titoli separati. Il primo è dedicato ai team: a vincerlo è la squadra che raggiunge il punteggio più alto sommando i punti dei due piloti che corrono con i propri colori. Il secondo titolo è riservato ai piloti ed è appannaggio del driver che accumula il maggior numero di lunghezze alla fine della stagione. I primi dieci piloti di ogni gara guadagnano punti secondo questa assegnazione: 25 punti il 1°, 18 punti il 2°, 15 punti il 3°, 12 punti il 4°, 10 punti il 5°, 8 punti il 6°, 6 punti il 7°, 4 punti l’8°, 2 punti il 9°, 1 punto il 10°. Punti addizionali arrivano con la pole position (+3 punti) e con il giro veloce (+1 punto ma solo se il pilota taglia il traguardo tra i primi 10).

IL WEEKEND DI GARA - Le danze sportive sono aperte dallo shakedown del venerdì, momento di spettacolo puro che i piloti utilizzano per verificare i sistemi elettronici e l’affidabilità delle monoposto. In questa fase, la potenza delle vetture è limitata a 110 kW (150 CV). Ogni gara ha due sessioni di prove, una da 45 minuti e l’altra da 30. Nei round con due gare, la sessione di prova diventa unica e dura 45 minuti. Nelle prove, le monoposto dispongono di 200 kW (272 CV) di potenza. Le qualifica dura un’ora e vede i piloti divisi per gruppi, delineati da un’estrazione a sorte durante il briefing specifico. Ogni pilota ha sei minuti di tempo per piazzare il proprio tempo migliore. I migliori cinque piloti della qualifica accedono alla Super Pole: il miglior tempo di quest’ultima fase assegna la pole position e tre punti addizionali. In questa fase, i piloti escono dai box uno alla volta, alla ricerca del tempo più veloce possibile con la pista libera. Vetture ferme in griglia. Luce verde del semaforo. La gara inzia. La sequenza dipinge lo start dell’E-Prix, gara di Formula E che ha una durata di 50 minuti. Nel mezzo, ogni pilota ha almeno un pit stop obbligatorio per cambiare letteralmente vettura. Nella modalità di gara, la potenza massima delle monoposto è di 180 kW (circa 245 CV). Con il Fanboost, la potenza aumenta di altri 100 KJ.



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