Rumor sempre più insistenti parlano di un possibile passaggio della Maserati dal gruppo Stellantis alla Ferrari, come dal 1997 al 2005. Ecco perché l’operazione potrebbe avere successo.
L’azienda italiana Comau, tra le principali a livello mondiale nel settore dell’automazione industriale, passa sotto il controllo del fondo di investimento One Equity Partners.
Carlos Tavares è stato chiaro sulla profittabilità delle tante case che fanno parte del gruppo Stellantis. E si è espresso anche sui rapporti con l’Italia e sui dazi nei confronti delle case cinesi.
Il milione di veicoli elettrici prodotti entro la fine del 2025 non verrà raggiunto: “colpa del mercato che non si sta sviluppando, ma ci arriveremo”, assicurano i vertici dell’azienda.
La Suzuki punta a realizzare tecnologie in grado di ridurre il consumo di energia, partendo dalla produzione e arrivando al riciclaggio, garantendo però il piacere del viaggio.
Secondo un articolo del Sole 24 Ore, il governo avrebbe intenzione di acquisire i diritti dei due marchi storici per poi cederli a un gruppo che voglia investire nella produzione in Italia.
In occasione del 125° anniversario, i vertici della Fiat hanno annunciato che nei prossimi anni verranno prodotti nuovi modelli che guarderanno al mercato mondiale e non più regionale.
Entro il 2030 le case automobilistiche cinesi passeranno dagli attuali 3 a 9 milioni di vetture vendute al di fuori del Paese, con una quota globale che potrebbe attestarsi del 33%.
Il magazzino di Tortona promette di ridurre drasticamente i tempi di attesa dei ricambi per le officine della MG, essendo in grado di fornire oltre 20.000 pezzi al mese.
Salgono i ricavi ma le aziende stanno ripensando alle modalità di produzione. La Bosch con 55,9 miliardi di dollari si conferma in testa alla classifica.
L’Autorità Garante ha multato l’azienda di Macchia d’Isernia per la comunicazione a suo dire ingannevole sulla provenienza delle sue vetture, ma anche per uno scarso servizio post-vendita. La DR ha annunciato ricorso.
I due gruppi hanno stretto un accordo per riportare sul mercato il nome della Freelander, che caratterizzerà non un solo modello ma un vero e proprio marchio. Dalla Cina dovrebbe poi arrivare anche nel resto del mondo.
La start up americana di veicoli elettrici ha presentato istanza di fallimento al tribunale a causa delle ingenti perdite degli ultimi mesi. Nemmeno il drastico calo dei listini è servito a portare denaro fresco.
I primi veicoli elettrici del marchio cinese sono usciti dalle linee di assemblaggio dell’impianto di Stellantis: sono i primi frutti dell’accordo tra le due aziende.