Il capo di Stellantis in Europa, Jean-Philippe Imparato, ha ribadito l’importanza del nostro Paese per la strategia dell’azienda: “Non chiuderemo nessuno stabilimento e lo confermeremo al governo”.
Come ha fatto un gruppo che pochi mesi fa celebrava risultati straordinari a ritrovarsi in una situazione talmente grave da portare alle dimissioni del proprio amministratore delegato?
I costruttori cinesi stanno iniziando a portare sui mercati Europei sempre più vetture ibride, puntando in particolare sulle plug-in: per il 2025 ci si aspetta una decisa impennata.
La storica azienda tedesca Recaro, famosa per i suoi sedili, viene salvata dal gruppo italiano Proma, che porterà le linee produttive nel nostro Paese.
È stato definito il gruppo di dirigenti che guiderà l’azienda nei prossimi mesi, fino all’arrivo del nuovo amministratore delegato, che verrà nominato entro la prima metà del 2025. Quali sono i nomi più papabili?
I dipendenti di Wolfsburg, Hannover e Zwickau si sono fermati per due ore in segno di protesta. Ed è solo l'inizio di una fase di manifestazioni per evitare licenziamenti e chiusure.
Il ceo del gruppo Stellantis si dimette a causa delle divergenze con il Cda sulla strategia per affrontare l'attuale crisi di vendite. Si parla di una liquidazione di 100 milioni.
In attesa della nuova Fiat 500 ibrida e della rinnovata 500 elettrica, la produzione si ferma ancora. La riapertura dei cancelli è prevista l’8 gennaio.
La Tesla è il costruttore che più di tutti può fare cassa vendendo i suoi crediti ad altre case automobilistiche che non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi.
Il Ministro Urso ha invitato Stellantis a presentare un piano industriale che preveda un aumento degli investimenti in Italia. Dura condanna alle multe dell’UE previste dal 2025.
Il Gruppo tedesco dà il via alla joint venture con l’azienda americana specializzata in suv elettrici portando l’investimento a 5,8 miliardi di dollari.
L’Unione Europea consente di aggregare le emissioni di CO2 di gruppi automobilistici diversi per stare all’interno dei severi limiti fissati per il 2025.
L’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti potrebbe avere l’effetto di un’arma a doppio taglio per la casa guidata da Elon Musk. Vediamo perché.
La prestigiosa casa inglese del gruppo Volkswagen estende di 5 anni, dal 2030 al 2035, il limite entro il quale produrrà solamente automobili elettriche: la prima arriverà nel 2026.