La BMW iX3 è la versione elettrica (e solo a trazione posteriore) della suv tedesca: ha un notevole brio anche fra le curve, ed è silenziosa a tutte le andature. Qualche “svista” sugli interni.
Piccola, elettrica e guidabile anche dai quattordicenni: ecco la Citroën Ami, il quadriciclo biposto per la mobilità urbana. È pratico, poco costoso, ma senza sistemi di sicurezza, come gli airbag.
Grazie ai 503 cavalli dei suoi tre motori elettrici, l’Audi e-tron Sportback S è una suv-coupé che scatta come una sportiva. Ottimo il comfort, ma integrare la dotazione costa caro.
La UX 300e è la prima crossover elettrica della Lexus: ha 204 CV e promette 305 km di autonomia. L’auto si lascia guidare in scioltezza ed è confortevole. Non ampi, però, gli interni, e le modalità di ricarica non sono delle migliori.
La MG EHS è una suv ibrida plug-in ben equipaggiata e rifinita; è prodotta in Cina (dalla Saic, che possiede lo storico marchio inglese) e non costa troppo. Vivaci le prestazioni a batterie cariche, ma in curva lo sterzo è pesante.
Con la riedizione della maxi suv Hyundai Santa Fe debutta la meccanica ibrida da 230 CV, che favorisce una guida rilassata. Sulle buche, però, l’auto trasmette qualche scossone. Ampi gli interni a sette posti.
Pratica, spaziosa e ben dotata, la Skoda Octavia Wagon 1.4 TSI iV è un’ibrida ricaricabile che può percorrere oltre 40 km a zero emissioni. I 218 CV combinati (1.4 turbo più motore elettrico) la rendono brillante, ma il baule perde 150 litri rispetto alle versioni a benzina e diesel.
La Porsche Taycan a trazione posteriore è la meno costosa fra le elettriche della casa: i 381 CV le garantiscono un bel brio e la guida è appagante… ma la dotazione è da integrare.
La nuova wagon Suzuki Swace, “sorella” della Toyota Corolla Touring Sports, ha interni e baule spaziosi, fa viaggiare comodi e promette di consumare poco. Scarse, però, le possibilità di personalizzazione.
Disponibile solo full hybrid la grande suv Toyota Highlander offre spazio a volontà, una ricca dotazione di serie e si guida con poco impegno. Le ruote di 20”, però, riducono il comfort.
La Mercedes EQA è la più compatta tra le elettriche della casa tedesca: è curata (salvo che per qualche dettaglio), tecnologica, comoda e si guida bene. Ma in velocità si avverte qualche fruscio di troppo.
La rinnovata Opel Crossland (la “X” alla fine del nome sparisce) ha un design più curato e motori a benzina o diesel meno assetati, ma nessuno ibrido. Migliorano anche guidabilità e sicurezza (pur se non tutto è di serie).
Crossover dalla forte personalità, la Citroën C4 è spaziosa, comoda e ben insonorizzata. Ma il vivace 1.2 a benzina trasmette qualche vibrazione nell’abitacolo.
In questa edizione rinnovata, la crossover Peugeot 3008 è ancora più personale. La variante ibrida ricaricabile da 302 CV offre anche sprint e agilità, ma un po’ a scapito del comfort sullo sconnesso.
La nuova generazione della Hyndai Tucson ha un design rivoluzionario, che ne evidenza la modernità del progetto. Il 1.6 ibrido leggero da 150 CV con batteria a 48 V è fluido, ma poco “cattivo”. Migliorabile l’agilità.
Aggiornata nelle forme e nella dotazione tecnologica, la nuova Audi Q2 si guida bene, soprattutto in questa versione a benzina col cambio a doppia frizione. Non tutto, però, è di serie.
La wagon Renault Mégane Sporter ora c’è anche ibrida ricaricabile. È comoda, si guida bene e consente di percorrere una cinquantina di km in modalità elettrica. Poco modulabile il pedale del freno.
La Skoda Octavia Wagon 1.5 G-TEC è una famigliare spaziosa, pratica e ricca, anche sul piano tecnologico. Il vivace 1.5 a gas naturale fa risparmiare sui rifornimenti. Un po’ dure le sospensioni.
Le forme decise e squadrate danno personalità alla Cadillac XT4, la nuova suv che col 2.0 diesel garantisce riprese pronte (a prezzo di un certo rumore). Il lussuoso abitacolo è ampio, lo spazio per le valigie non è un granché.