GRANDE INCOGNITA - “L’eventuale default greco farebbe entrare l’Eurozona e in generale l’Unione europea in un terreno inesplorato”. Con queste parole, pronunciate qualche settimana fa, il presidente della Banca centrale europea BCE Mario Draghi ha sintetizzato la grande incertezza sulle conseguenze dell’eventuale fallimento delle trattative tra la Grecia e le istituzioni economico-finanziarie europee e mondiali. Come dire che non essendoci esperienze in materia non si sa come andrebbe a finire. L’argomento comunque genera una quantità di analisi e ipotesi-previsioni. A esprimere le proprie opinioni ci sono anche i rappresentanti dell’industria dell’auto che evidentemente prendono lo spunto da ciò che potrebbe succedere nel relativo comparto.
IL MONDO DELL’AUTO - Automotive News Europe ha raccolto una serie di opinioni che forniscono un quadro variegato, anche se l’approccio al tema non è uguale per tutti, nel senso che c’è chi si spinge a valutare le conseguenze complessive che la “Grexit” genererebbe sul sistema economico europeo, e chi invece si limita a considerare le realtà specifiche di propria competenza.
CHI GUARDA AL PROPRIO AMBITO - Per esempio, Jurgens Stackmann, amministratore delegato della Seat, nel corso di un evento internazionale a Londra ha dichiarato ad Automotive News che le conseguenze dell’uscita della Grecia dall’Euro sarebbero limitate, “perché per noi è un mercato molto piccolo: su un totale di circa 75 mila immatricolazione la Seat l’anno scorso ne ha totalizzato 2.228 unità”. Altra valutazione settoriale è quella espressa dai servizi finanziari del gruppo Volkswagen, rilevando che ha quantificato in 165 milioni il suo coinvolgimento economico nella situazione greca, precisando che il gruppo “è ampiamente coperto” dai rischi. Al contrario, la BMW ha ritenuto di dedicare una dichiarazione ufficiale che affronta la vicenda Grecia nella sua interezza e nelle sue prospettive più globali: “A proposito delle attuali sviluppi in Grecia - recita un comunicato della casa bavarese - il gruppo BMW continua sostenere una soluzione politica che abbia il minor impatto possibile sui mercati finanziari” esprimendo così la sua preoccupazione che il crollo della Grecia possa innescare una reazione negativa molto più ampia che non il solo contesto greco.
CHI “TIFA” PER LA GREXIT - Una valutazione globale è anche quella della VDA, l’associazione che raggruppa le industrie tedesche del settore auto. Automotive News Europe riporta che il presidente della VDA Matthias Wissmann ritiene che l’uscita della Grecia dall’Euro in sostanza porterebbe una stabilizzazione nell’area dell’euro. Nel senso che sarebbe da esempio per altri Paesi nel proseguire nelle riforme per rimettere a posto i conti.