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Casey, l’assistente vocale per le auto della Bosch

05 gennaio 2018

Non si “appoggia” ad uno smartphone ma è integrato nell’auto, quindi si può utilizzare anche in assegna di segnale.

Casey, l’assistente vocale per le auto della Bosch

NUOVE FRONTIERE - Apple, Google e altri grandi società dell’elettronica stanno investendo grosse somme di denaro per migliorare i rispettivi assistenti vocali, quei software per effettuare determinate operazioni attraverso la voce e non utilizzando le mani, come ad esempio effettuare una ricerca su internet senza digitare sullo schermo dello smartphone o accendere le luci senza toccare l’interruttore. Alla “partita” si aggiunge ora la Bosch, azienda tedesca fra le principali al mondo della componentistica per auto, che ha terminato lo sviluppo di un assistente vocale specifico per le automobili: si chiama Casey e dovrebbe interpretare le richieste con minori indecisioni rispetto ai sistemi della concorrenza, secondo la Bosch, che ha messo a punto la tecnologia sulla base di un software più evoluto. 

ASSISTENZA INTELLIGENTE - Casey della Bosch è in grado infatti di utilizzare l’intelligenza artificiale, ovvero la capacità di un software di interpretare le richieste a seconda del momento della giornata o delle abitudini: al guidatore basterà dire “chiama Marco” e il programma capirà da solo se comporre il numero di Marco il collega o Marco il compagno di squadra a calcetto, a seconda del momento della giornata in cui viene espressa la richiesta. Se è mattino Casey non avrà dubbi a chiamare il collega, visto che è più probabile effettuare a quell’ora una telefonata di lavoro, mentre di sera verrà digitato il numero dell’amico. L’assistente vocale della Bosch si mette in funzione dicendo “Ehi, Casey” e ascolta subito il comando, a differenza di altri che devono prima emettere un suono.

53 VOCI DIVERSE - La Bosch ha lavorato dieci anni a questa tecnologia e ha curato anche la personalizzazione, offrendo al guidatore la possibilità di scegliere fra 44 voci femminili e 9 maschili. Ogni voce è abbinata ad un nome di persona, come ad esempio Michael o Linda, che fa cambiare il comando per attivare la tecnologia: scegliendo l’assistente Linda si dovrà dire “Ehi, Linda” e non più “Ehi, Casey”. L’assistente virtuale parla e capisce 30 lingue, secondo la Bosch, che vuole integrarlo direttamente alle auto e non più sfruttarlo attraverso lo smartphone: in questo modo lo si potrà utilizzare anche quando lo smartphone non prende o è assente.



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