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Bridgestone: gomme resistenti e sostenibili grazie a TECHSYN

Pubblicato 25 febbraio 2021

La Bridgestone, insieme ai partner Arlanxeo e Solvay, ha messo a punto una nuova mescola, che vedremo nei prossimi pneumatici del produttore giapponese.

Bridgestone: gomme resistenti e sostenibili grazie a TECHSYN

PIATTAFORMA TECNOLOGICA - Si chiama TECHSYN ed è una nuova tecnologia della mescola sviluppata da Bridgestone insieme due partner specializzati. Arlanxeo è un un produttori globale di gomma sintetica ed è controllata da Saudi Aramco, un player mondiale nel settore dell’energia e prodotti chimici. Anche l’altro partner Solvay è una società multinazionale impegnata nel settore chimico e dei materiali avanzati, usati anche nell’industria aerospaziale. Solvay è molto impegnata, inoltre, nel settore ambientale e dell’economia circolare. L’accordo fra queste tre aziende ha portato alla definizione di TECHSYN, che è una nuova mescola ed i relativi processi produttivi.

MATERIALI A TAVOLINO - L’evoluzione degli pneumatici ha avuto un grande impulso quando si sono sviluppate le gomme sintetiche e i riempitivi (filler) di nuova generazione. Nella tavola rotonda di presentazione di TECHSYN si è posta grande enfasi nel lavoro di squadra che ha coinvolto lo sviluppo di polimeri dedicati da parte di Arlanxeo e di innovativi riempitivi Solvay a base di silice. Il risultato è una famiglia di mescole che promettono di aumentare fino al 30% la resistenza all’usura diminuendo del 6% la resistenza al rotolamento e questo mantenendo grip e guidabilità. Ogni materiale di TECHSYN è stato sviluppato in parallelo dalle tre aziende per creare una base tecnologica capace di alte prestazioni.

LAVORO DI SQUADRA - In effetti durante l’evento Emilio Tiberio della Bridgestone, Herman Dikland della Arlanxeo e Nicolas Cudré-Malroux della Solvay hanno sottolineato questa stretta collaborazione. L’idea del progetto, iniziato due anni fa, era quella di ampliare il “triangolo magico dei pneumatici”, per migliorare l’aderenza, la resistenza all’usura e l’attrito di rotolamento. Queste caratteristiche sono in contrasto fra loro e basta pensare al grip, che è favorito da una mescola morbida che però si consuma prima e fa più attrito, per rendersene conto. Nella tavola rotonda, moderata da Patrick Raileigh dell’European Rubber Journal, si è quindi sottolineato quanto importante sia stata la creazione di polimeri specifici sviluppati insieme ai filler, il tutto in base all’esperienza e alle procedure industriali di Bridgestone. TECHSYN si può combinare con altre tecnologie Bridgestone, come ENLITEN che riesce a ridurre il peso del pneumatico a parità di prestazioni. 

PENSANDO ALL’AMBIENTE - Nella creazione di TECHSYN si è tenuto conto della sostenibilità, ottenuta sia limitando il ricorso alle materie prime fossili sia pensando al riuso/riciclo. Le gomme prodotte con questa tecnologia, come precisato dagli oratori, saranno facili da riciclare sia sotto forma di granuli o polvere di gomma sia recuperando le materie prime devulcanizzando la mescola. L’usura ridotta, che aumenta la vita del pneumatico, e la diminuzione dell’attrito permettono poi un’ulteriore riduzione delle emissioni e del consumo di materie prime. Le prime coperture prodotte con dovrebbero essere commercializzate fra un paio di anni, dopo aver implementato le modifiche produttive agli impianti richieste da questo nuovo materiale.



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