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La Dakar 2015 va alla Mini di Al-Attiyah

17 gennaio 2015

L’equipaggio Al-Attiyah-Baumel sul prototipo categoria T1 Mini All4 si è aggiudicato l’edizione 2015 della Dakar.

La Dakar 2015 va alla Mini di Al-Attiyah
MARCIA TRIONFALE - È stata una vera passerella finale, un giro d’onore, l’ultima tappa della Dakar 2015, da Rosario a Buenos Aires. Niente montagne e niente passaggi da capogiro, ma scenari vasti e strade rettilinee. Appunto l’ideale per festeggiare i protagonisti della grande gara di fuoristrada e resistenza. 
 
MULTINAZIONALE VINCENTE - Va detto però che in questa edizione la classicissima dell’off road oltre ai paesaggi e al gusto della avventura non ha regalato molto piacere della competizione, o quanto meno esso è stato molto diluito. Il vincitore, arrivato dal Qatar, con navigatore francese, un’auto dal nome britannico ma di gruppo tedesco, ha preso il comando alla seconda frazione e non l’ha più lasciato. Quanto ai successi di tappa, sono andati quasi tutti a piloti al volante del prototipo Mini All4. Davvero un trionfo.
 
 
MINI PROVA PER LA PIOGGIA - L’ultima prova speciale, nient’altro che un pro-forma dopo che gli organizzatori hanno deciso di accorciare il percorso da 174 a 13 km a causa delle forti e abbondanti piogge, è stata vinta dal pilota americano ex Nascar ed ex Indycar Robby Gordon sul suo buggy HST Gordini (ma niente a che fare con la Renault: sotto il cofano c’è un V8) a due ruote motrici. Dietro di lui Poulter-Zolter su Toyota HiLux e Spataro-Lozada su Renault-Dacia Duster. Il leader della gara, Nasser Al Attiyh (nelle foto sopra) ha fatto melina per raccogliere gli applausi: è finito in sesta posizione.
 
AL ATTIYAH PERENTORIO - Nelle due tappe precedenti, l’11ª e la 12ª, non si era ancora passeggiato, e infatti in entrambe aveva prevalso proprio il leader della gara, Al Attiyah (già vincitore della Dakar nel 2011, su Volkswagen), che in questo modo aveva ulteriormente aumentato il suo vantaggio e smorzato eventuali intenzioni di attacco disperato nell’ultimissima fase da parte del secondo, De Villiers. Il più sfortunato è stato il saudita Yazeed Alrajhi su Toyota HiLux, che si è dovuto ritirare all’undicesima tappa.
 
La Dakar di esordio della Peugeot con il suo prototipo 2008 a due ruote motrici (qui sopra) non è andata molto bene. L'equipaggio Peterhansel-Cottret si è classificato solo 11° a 5 ore e 19 minuti dal leader.
 
QUESTIONE DI FAMIGLIA - La Mini All4 Racing protagonista assoluta della Dakar 2015 è un prototipo a trazione integrale con motore diesel BMW, twin turbo, di 2.993 cc di cilindrata e da 320 CV a 3.250 giri, con coppia massima di 800 Nm a 2.100 giri. con peso di 1.900 kg. È lunga 4,33 metri, larga 2 metri, alta 1,97 m. Il passo è 290 cm. Il progetto, lo sviluppo e la preparazione è stato un lavoro a più mani a cui hanno partecipato la Magna Steyr, la tedesca X-Raid (team sportivo di proprietà di Sven Quandt, della famiglia azionista di riferimento della BMW) e dal Mini Design Team per quanto riguarda la linea della carrozzeria, l’unica cosa che in qualche modo ricorda le berline di serie della marca inglese. . 
 
NEI CAMION DOMINIO KAMAZ - Analoga supremazia di quella della Mini, c’è stata nella categoria dei camion, dove a dominare sono stati i mezzi “integrali” della russa Kamaz con il suo Master (foto qui sotto). La gara è stata vinta da Airat Mardeev che si è aggiudicato la Dakar per la prima volta, riportando il successo in due “speciali”. Dietro di lui Eduard Nikolaev et Andrey Karginov, anche loro su Kamaz Master. 
 
 
DAKAR 2015 - CLASSIFICA GENERALE FINALE 
 
1. Nasser Al Attiyah-Matthieu Baumel (Mini All4 Racing) in 40h32’25”
2. Giniel De Villiers-Dirk Von Zitzewitz (Toyota Pick up Hilux) a 35’34”
3. Krzysztof Holowczyc-Xavier Panseri (Mini All4 Racing) a 1h32’01”
4. Erik Van Loon-Wouter Rosegaar (Mini All4 Racing) a 3h01’52”
5. Vladimir Vasilev-Konstantin Zhetzov (Mini All4) a 3h12’41”
6. Christian Lavieille-Pascal Maimon (Toyota Hilux) a 3h15’58”
7. Bernhard Ten Brinke-Tom Colsoul (Toyota Hilux) a 3’42’02”
8. Carlos Sousa-Paulo Fiuza (Mitsubishi ASX) a 3h44’59”
9. Aidyn Rakhimbayev-Anton Nikilaev (Mini All4) a 4h8’44”
10. Ronan Chabot-Gilles Pillot (Original SMG-buggy) a 4h42’36”


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