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DeLorean DMC 12: un'auto da film

21 ottobre 2015

Una fama legata alla trilogia del film Ritorno al futuro, ma postuma visto che la casa era già fallita all'uscita nei cinema.

DeLorean DMC 12: un'auto da film
ANNIVERSARIO CULT - Sono tante le sottolineature e le analisi fatte a proposito del film “Ritorno al futuro”, arrivato sul grande schermo giusto trent’anni fa. In quella storia e nelle due successive basate sulla stessa ambientazione e la stessa idea dello spostamento nel tempo, effettivamente sono contenute tante invenzioni che il tempo poi ha concretizzato realmente. Non c’è però dubbio che protagonista di primissimo piano dell’intera vicenda è l’automobile che venne usata come “temponave”: la DeLorean DMC 12, coupé sportiva estrema realizzata appunto dalla DeLorean Motor Company.
 
NATA NEL 1975 - La casa costruttrice nacque nel 1975 a Detroit per iniziativa John DeLorean, ex manager dell’auto. Non ebbe fortuna commerciale, e nel 1982 la società arrivò al fallimento. Addirittura, il suo fondatore visse anche una brutta vicenda giudiziaria: fu arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti, a quanto si disse compiuto per racimolare denaro da immettere nella casa automobilistica. Poi l’accusa decadde, ma la DeLorean non si riprese comunque e da allora sino ai giorni nostri ha vissuto uno di quei non rari destini di case automobilistiche che hanno prodotto poco o niente ma sono diventate miti e continuano a far parlare di sé. 
 
9.200 ESEMPLARI PRODOTTI - La DeLorean DMC 12 ha vissuto questo destino in misura eccezionale, proprio grazie alla sua partecipazione - da protagonista -  al film “Ritorno al futuro” e per questa ultima trentina d’anni è stata al centro dell’attenzione in numerosissime manifestazioni automobilistiche dove è sempre stata messa in risalto per essere stata l’auto che ha… viaggiato nel tempo. Oggi si stima che ne restino in circolazione circa 6.500 esemplari, dei circa 9.200 che furono costruiti.
 
 
DAGLI USA ALL’ULSTER - Da notare che la DeLorean ebbe anche una storia industriale e imprenditoriale molto particolare. Dopo la creazione della società a Detroit  (anche con finanziamenti di star di Hollywood) John DeLorean trovò finanziamenti pubblici in Gran Bretagna, e nel 1978 inaugurò la nuova sede nell’Irlanda del Nord. L’avvio della produzione fu travagliato e avvenne in grave ritardo rispetto ai pani previsti (solo nel 1981) ma soprattutto il livello qualitativo delle vetture si rivelò molto scarso. Ciò a causa della totale inesperienza delle maestranze. Da ciò il precipitare della crisi sino alla dichiarazione di bancarotta sopravvenuta nel 1982. 
 
LA VETTURA - Il modello stradale della DeLorean DMC 12 aveva una linea indubbiamente avanzata per l’epoca, con uno stile contrassegnato da tratti duri e spigolosi e lo porte con apertura ad “ali di gabbiano” a renderla ancora più particolare. A firmare la carrozzeria non è un nome qualsiasi ma niente meno che Giorgietto Giugiaro. Il motore era il 6 cilindri a V di 90 gradi siglato PRV nato dalla collaborazione tra Peugeot, Renault e Volvo. Era un 2,9 litri la cilindrata con soli 130 CV. Due i cambi disponibili: un automatico a tre rapporti e un manuale a 5 della Renault. Quanto alle prestazioni invece erano lontane da ciò che poteva fare sperare il design: lo scatto 0-100 km/h richiedeva 10,5 secondi. Troppi per un’aspirante supercar sportiva dal prezzo di 25 mila dollari del 1981, equivalenti più o meno a 68 mila dollari di oggi. Il telaio e le sospensioni furono messi a punto dalla Lotus e sono derivati da quelli della Esprit.


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