02
2021
febbraio 2021
Editoriale pubblicato su alVolante di

Auto in pronta consegna: l’importanza di venderle online

ALLA FINE GLI INCENTIVI SONO ARRIVATI. Con buona pace di quanti criticano a prescindere la politica dei bonus, cioè l’elargizione “a pioggia” di aiuti pubblici ai settori economici in difficoltà, dimenticando l’eccezionalità del momento (quando mai si è vista una recessione come questa?) e senza distinguere troppo tra automobili, monopattini, vasi sanitari per wc, televisori, occhiali da vista e così via. La centralità del comparto auto è stata più volte ricordata dal nostro giornale, il suo contributo alla creazione della ricchezza del Paese (in termini di Pil, occupazione, incasso fiscale, mobilità, servizi) è sotto gli occhi di tutti. E, come sempre, il gettito Iva generato dalle vendite extra dovute agli incentivi ripagherà gli aiuti.

 

IL GROSSO DEI 370 MILIONI stanziati riguarda le vetture che emettono da 61 a 135 g/km di CO2 (tra cui vari modelli a benzina o diesel) e si tradurrà in 166.000 immatricolazioni in più. Ora che i soldi ci sono, chi deve cambiare auto si affretti: i fondi finiranno in tre mesi. Ma l’acquisto di un bene durevole non è un gioco da ragazzi. Richiede idee chiare sul prodotto (e qui i giornali svolgono un ruolo-chiave) e sulle proprie reali necessità, oltre che sul budget e su come spenderlo. Tutti i siti web dei costruttori offrono un’area dedicata alle promozioni, con la possibilità di contattare i punti vendita. Qualcuno fa di più. Consentendo a chi è orientato sulle auto in stock delle concessionarie (un affare) d’individuare proprio l’esemplare giusto. Del quale si spiega tutto: prezzo, sconto, colore, accessori; e, ovviamente, dove si trova. Si può anche ordinarlo e in qualche caso perfino perfezionarne l’acquisto dal divano di casa.

 

NON È UNA RIVOLUZIONE DA POCO, per gli sviluppi che lascia intuire (il pensiero va al modello di business della Tesla, con le sue vendite interamente online) e perché interpreta lo spirito dei tempi, venendo incontro ai clienti costretti a casa dai lockdown più o meno severi dell’era del Covid. L’inchiesta a pagina 68 esamina i portali degli otto brand automobilistici impegnati in questa rivoluzione che, per fortuna, non esclude dai giochi le concessionarie (almeno per ora). Non solo perché è dal punto vendita fisico che si passa a firmare il contratto: qui ci si fa anche consigliare. In definitiva, il futuro sarà pure sul web, ma lasciateci la possibilità di fare quattro chiacchiere con un bravo venditore. E di provare l’auto prima di acquistarla.

Guido Costantini



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