CHE COSA POTREBBE FARE lo Stato con quei 545 miliardi di tasse non incassate dal 2000 a oggi di cui parlava Attilio Befera, direttore
di Equitalia, in un’intervista al Corriere della Sera di alcuni giorni fa? Una montagna di tributi non riscossi che corrisponde al flusso di denaro generato da una ventina di leggi finanziarie “lacrime e sangue”,
a un quarto del prodotto interno lordo italiano, a un quinto del debito pubblico. La prima cosa che viene da scrivere su una rivista dedicata agli automobilisti è che se quei soldi fossero entrati nelle casse del Fisco, forse chi compra (e usa) l’auto non sarebbe stato preso di mira in modo così sistematico e punitivo com’è accaduto negli ultimi anni. Forse...
IN REALTÀ, LA TENTAZIONE DI SPENNARE la “gallina dalle uova d’oro” è irresistibile. E nessun governo ha rinunciato a farlo. L’elenco dei provvedimenti che in tempi recenti hanno colpito l’automobile e gli automobilisti (che, lo ricordiamo, contribuiscono per il 16% alle entrate del Fisco) è lungo: dal rincaro del bollo firmato Romano Prodi nel 2007 all’invenzione del superbollo a opera di Silvio Berlusconi (2011), un’idea perfezionata da Mario Monti l’inverno successivo. All’ultimo governo Berlusconi, sempre nel 2011, si deve anche l’inasprimento dell’Ipt, l’Imposta provinciale di trascrizione che tutti versiamo quando compriamo un’automobile nuova o usata che sia. E a quello del professor Monti l’ennesimo rincaro delle accise sui carburanti.
IN QUESTA DIREZIONE si è mosso anche il governo Letta, con il suo “decreto del Fare” che aumenta l’imposizione fiscale su benzina e gasolio per finanziare una serie di provvedimenti tra i quali l’alleggerimento delle tasse per la nautica da diporto. In sintesi, cari automobilisti: sarete voi a sostenere l’onere della cancellazione della tassa sul lusso per le barche fino a 14 metri, introdotta dal governo Monti ed eliminata da Enrico Letta. Ma quei 75 milioni di euro all’anno usciranno dalle vostre tasche solo dal 2014. Prima, dovrete cominciare a sborsarne 45 per l’aumento delle imposte di bollo. Tranquilli: questi soldi, il Fisco non mancherà certo di incassarli.
Guido Costantini