04
2025
aprile 2025
Editoriale pubblicato su alVolante di

Le elettriche? Non per tutti, ma il progresso è evidente

L'ALTRO GIORNO è passato in redazione un amico. È un piacere rivederlo, anche perché invariabilmente ci racconta una nuova, esilarante esperienza con la sua citycar elettrica; noi, ovviamente, guidiamo tante auto a batteria, ma non c’è nulla come anni di uso quotidiano per scoprire il bello (e il brutto) di ogni cosa. Restano nella memoria quella colonnina in un parcheggio sotterraneo, che non si riusciva a far funzionare perché là sotto mancava la copertura di rete (complimenti al progettista!) o la sera della vigilia di Natale passata a cercare un punto di ricarica, a 100 km da casa, con l’autonomia quasi a zero. L’ultima storiella, poi, ha anche un risvolto sociale. Sì, perché aspettando che la batteria si ricarichi, a volte si riescono a scambiare quattro chiacchiere. E sapete cosa ha detto la coppia che ha incontrato il nostro amico? “Mai più elettrico”. Che peccato!

SAPPIAMO BENE cosa significhi, quando si ha fretta, cercare una colonnina che: a) sia libera; b) funzioni; c) abbia una potenza sufficiente per non stare ore ad aspettare. E continuiamo a non consigliare un’elettrica a chi si fa prendere dall’ansia quando il serbatoio scende sotto la metà, fa spesso dei viaggi o, comunque, non vuole dedicare una parte non indifferente del suo tempo alla ricarica. Ma sarebbe un vero peccato che i primi a provare auto di questo tipo, dapprima convinti dagli incentivi e da un venditore poco attento alle esigenze dei clienti, e poi “scottati” dai tanti disagi, avessero una crisi di rigetto proprio ora.

SAREBBE UN PECCATO, perché le elettriche sono migliorate e continuano a farlo: lo sviluppo tecnico è molto più rapido che nelle vetture “classiche” e comporta delle differenze sostanziali per l’automobilista. In una recente inchiesta, abbiamo visto come negli ultimi cinque anni i prezzi delle auto (le utilitarie come quelle di lusso) siano saliti parecchio, con un’eccezione: le elettriche, che costano meno. Al contempo, questi modelli hanno guadagnato nell’autonomia e le colonnine continuano a crescere a un ritmo di circa 15.000 ogni anno (per le strade d’Italia ce ne sono 65.000).

LO RIBADIAMO, per non essere fraintesi: oggi le elettriche non sono la scelta giusta per la maggioranza degli automobilisti, visto anche il prezzo della corrente per chi non ha i pannelli solari a casa. Ma, dati i passi da gigante fatti negli ultimi anni e le innegabili doti (facilità di guida, comfort, sprint e rispetto ambientale), non meritano di essere snobbate a priori sulla base delle esperienze infelici (e dei racconti) di chi ne guida una da un bel po’.



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