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2022
novembre 2022
Editoriale pubblicato su alVolante di

L’inflazione vola anche per le auto. Per qualcuna di più

SONO TEMPI DURI per chi deve comprare un’automobile: attese lunghissime per effetto della crisi dei microchip nel settore del nuovo (noleggio compreso); faticose ricerche sul web a caccia di un usato spesso introvabile e costoso; in generale, poca offerta e prezzi alti. Parafrasando Humphrey Bogart in un celebre film, si potrebbe dire che “è il mercato, bellezza”. Con le sue dinamiche non sempre piacevoli e interdipendenze complicate, che in un’epoca di globalizzazione come questa fanno volare i prezzi nella concessionaria sotto casa perché un porto cinese è stato chiuso per qualche giorno. Col risultato che ci si muove in uno scenario di crescente difficoltà, aggravato dalle ricadute delle tensioni internazionali che stanno segnando un 2022 estremamente negativo. Nel quale – ricordiamolo una volta ancora – siamo entrati dopo un biennio di Covid e con il costo delle materie prime già in rialzo per effetto della ripresa. 

ORA CHE LA QUESTIONE DELLA BOLLETTA energetica sta diventando esplosiva, non ci si meraviglia neanche troppo per i prezzi sempre più alti delle auto. Invece, certi aumenti a doppia cifra su base annuale (in presenza di un’inflazione che a settembre era ancora all’8,9%) non dovrebbero passare inosservati. Il guaio è che il cliente non ha gli strumenti per capire quando la decisione di trasferire i rincari sui consumatori finali sta passando il limite. Nell’articolo a pagina 66, prendiamo in esame dieci modelli molto diversi, mettendo a confronto il prezzo attuale e quello di un anno fa, e raccontando che cosa è accaduto a quell’auto in questi mesi. Perché le grandi indagini come quella dell’Adac, l’automobile club tedesco, che parla di un +44% nei listini in Germania dal 2017 al 2022, tracciano una macro tendenza, ma non entrano nel dettaglio.

OGNI MODELLO FA STORIA A SÈ. Non tutti, va detto, volano più del tasso d’inflazione. C’è la citycar che in un anno ha subìto solo aggiustamenti di prezzo, pur con qualche impoverimento; o la suv che esibisce una nuova mascherina che non giustifica rincari rilevanti. Che fare, dunque? Anche l’usato (data la scarsità di auto nuove nelle concessionarie) fa registrare aumenti del 20% nell’ultimo anno, secondo l’indice di AutoScout24. Quanto alla coperta degli ecoincentivi, è più corta (riguarda le sole elettriche e ibride plug-in, con limiti di prezzo ridotti) e ora tiene conto dell’Isee. Bisogna imparare a giocare in difesa, ma l’importante è continuare a giocare. Facciamolo insieme. A pagina 18, per esempio, la nostra guida all’acquisto fornisce tanti spunti per comprare in modo più consapevole...

Guido Costantini



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