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Gruppo PSA: il 2018 a gonfie vele

27 febbraio 2019

Il bilancio relativo all’anno scorso mette in luce ottimi risultati sotto tutti i punti di vista, sia nelle vendite che nel fatturato e nella redditività.

Gruppo PSA: il 2018 a gonfie vele

OTTIMA SALUTE - Il 2018 è andato molto bene per il gruppo PSA, che ha totalizzato 3,88 milioni di veicoli venduti nel mondo. Questi numeri commerciali hanno dato luogo a risultati economico-finanziari da record. A cominciare dal fatturato, arrivato a 74,027 miliardi di euro, con un incremento del 18,9% sul 2017. In particolare il nucleo delle marche francesi Peugeot, Citroën e DS ha generato un fatturato di 43,027 miliardi di euro, con una crescita del 5,6%, mentre quello anglo-tedesco di Opel-Vauxhall è arrivato a 18,306 miliardi di euro (il raffronto con il 2017 è impossibile perché l’Opel è entrata a far parte del gruppo PSA a 2017 inoltrato). Al giro d’affari molto positivo segue l’esito molto buono del risultato operativo, cioè a ciò che rimane sottraendo al fatturato (gli incassi) tutti i costi sostenuti.

LAVORATO BENE - Il risultato operativo del gruppo è di 5,689 miliardi di euro, in crescita del 43% nei confronti del 2017. Va sottolineato che se il quadro generale è condizionato dall’apporto dell’acquisizione dell’Opel, senza dubbio è molto positivo il risultato della divisione Peugeot, Citroën, DS, che ha realizzato un risultato operativo di 3,614 miliardi, in aumento del 21,17% rispetto al 2017. Ciò significa una redditività dell’8,4%, un record. Positivo anche il risultato operativo della Opel-Vauxhall, che è stato di 869 milioni di euro, mentre nella parte del 2017 contabilizzata dal gruppo PSA ci fu ancora una perdita di 179 milioni. Questi valori mettono in evidenza come il gruppo abbia saputo operare positivamente sia sul piano del mercato che su quello dell’organizzazione del lavoro, facendo crescere la redditività.

BUONI GUADAGNI - La tendenza virtuosa si concretizza nei dati del margine operativo netto, cioè quello che si può definire il profitto: 3,295 miliardi di euro, in crescita di 948 milioni. La liquidità a fine periodo di bilancio è di 15,402 miliardi, mentre all’inizio era di 11, 797 miliardi. Questo risultato consente al management del gruppo di andare all’assemblea degli azionisti, prevista ad aprile, con una proposta di dividendo di 0,78 euro ad azione.



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