GT Radial: la sportività si rinnova

IN ARRIVO - Il marchio GT Radial è uno dei tre del gruppo Giti Tire, con i suoi 33.000 dipendenti e 3,5 miliardi di dollari di fatturato tra i più grandi al mondo nel settore dei pneumatici per auto, suv, furgoni, bus e autocarri. Il quartier generale è in Cina (a Hefei), ma buona parte dello sviluppo per i prodotti destinati all’Europa ha luogo nel centro tecnico di Hannover (altri sono in Cina, Indonesia, Stati Uniti). Il nuovo GT Radial SportActive non fa eccezione; e, come gli altri prodotti progettati in Germania, viene costruito in una delle sette fabbriche in Cina e Indonesia (una è in costruzione negli Stati Uniti). Nelle prossime settimane cominceranno le consegne ai gommisti di questo nuovo pneumatico: il listino ufficiale verrà diffuso nei prossimi giorni, ma rispetto al precedente UHP1 è prevedibile un aumento dei prezzi reali di circa il 3-5%. Non sono previste versioni run flat. 

 

 

IL NOME PARLA DA SÉ - Il nuovo GT Radial SportActive è destinato a vetture compatte e medie dall’indole sportiva: dall’Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde alla Volkswagen Golf GTI, dalle BMW Serie 3 e 4 alla Ford Focus ST e a tante altre. Viene prodotto in 31 misure (da 195/45 R 16 a 255/40 R 19) unicamente con un rapporto spalla/battistrada inferiore al 50%, e punta a migliorare le prestazioni del suo predecessore. I tecnici del centro sviluppo di Hannover dicono di aver puntato su una struttura leggera (fino al 5% in meno) e robusta, oltre che su un disegno asimmetrico e su nuove mescole più ricche di silice. Sempre rispetto al vecchio prodotto, è aumentata anche la durata (il gruppo cinese, supportato dai test dell’istituto tedesco IFV, parla di percorrenze superiori a 40.000 km, ovviamente con una guida accorta). A favore dei consumi di carburante la riduzione della resistenza di rotolamento (anche del 14%): l’etichetta imposta dall’unione europea riporta per questa voce la lettera B per la 245/45 R 18 (C per le altre taglie). Lo stesso valore si ritrova anche per la frenata sul bagnato, in questo caso per tutte le misure.

 

 

I NOSTRI TEST IN PISTA - Sul circuito dell’Ascari Resort, nei pressi di Ronda, abbiamo provato il nuovo GT Radial SportActive in diverse situazioni e con differenti vetture. La pista spagnola, assai tortuosa e ricca di saliscendi, si presta bene a valutare la prontezza negli inserimenti in curva, la tenuta di strada e la stabilità che i pneumatici possono offrire. E non mancano tratti di asfalto irrigabili per i test sul bagnato. A bordo di una Mini John Cooper Works (231 cavalli) abbiamo percorso un tratto ricco di curve strette e chicane. La reattività di quest’auto ben si sposa con la rapidità di risposta del nuovo GT Radial (per la piccola inglese nella misura 205/45 R 17), che mostra anche un elevato grip nelle curve, in trazione e in frenata (ovviamente, però, guidando sempre al limite dell’aderenza, l’usura del battistrada ne risente). Curve velocissime e “staccate” all’ultimo metro sono le protagoniste del secondo test: a bordo delle Audi TT S con ben 310 CV (e gomme di 245/40 R 18) percorriamo per una decina di volte la parte centrale del circuito. Anche in questo caso lo SportActive se l’è cavata molto bene. Non poteva mancare un “mistino” bagnato, affrontato a tutto gas con le Volkswagen Golf GTI con pneumatici di 225/40 R 18 e 211 cavalli difficili da scaricare a terra sull’asfalto scivolosissimo. Su indicazione dei collaudatori, per capire meglio le reazioni in condizioni limite, disinseriamo l’Esp (che comunque, nel caso della berlina tedesca, mantiene sempre una soglia di intervento quando le cose si mettono veramente male). Con una guida “brillante” la tenuta di strada è buona: solo esasperando l’andatura, nei curvoni veloci inondati d’acqua talvolta si innescano sbandate, ma il limite di questa gomma si rivela abbastanza alto. Nelle situazioni di emergenza le reazioni sono progressive e, tutto sommato, ben controllabili.