L'UOMO
Romano, 63 anni, laureato in Economia, nel 1984 inizia la sua carriera alla Ford Italia. Poi passa alla Nissan, dove rimane 12 anni. Nel 2000 torna alla Ford, prima nel Regno Unito e, dal 2002, a Roma in veste di amministratore delegato della società finanziaria del gruppo nel nostro Paese. Dal 2007 è presidente e amministratore delegato della Jaguar Land Rover Italia.

L'AZIENDA
A gennaio 2021 le marche Jaguar e Land Rover (93 dipendenti e 81 concessionarie) hanno venduto in Italia 932 vetture (-61,4%).

marzo 2021
Intervista di Direttore pubblicata su alVolante di

Daniele Maver

Presidente e ad della Jaguar Land Rover Italia
Tra ibride leggere e ricaricabili, tutta la nostra gamma sarà elettrificata entro la fine del 2021

L’elettrificazione è ormai una bandiera per il gruppo Jaguar Land Rover. Come si sviluppa la vostra strategia? 

Entro fine anno tutte le nostre vetture saranno ibride, mild o plug-in. Nel primo caso si parla di elettrificazione “leggera”. Soluzione che migliora i consumi e, poiché coinvolge sia i nostri motori a benzina sia i diesel, risponde a esigenze molteplici, quelle di quanti guidano soprattutto in città come quelle di chi fa spesso lunghi viaggi. 

E l’ibrido plug-in, quello con batteria ricaricabile dalla rete? 

Lo vedrete in tutte le nostre suv, dalle compatte come Range Rover Evoque e Jaguar E-Pace, alla Range Rover. Dà il vantaggio di potersi spostare in elettrico per decine di chilometri, senza rinunciare alle performance del motore termico, nel nostro caso notevoli visto che arriviamo a superare i 400 CV. L’ibrido plug-in è l’ideale se si utilizza l’auto per gran parte della settimana in città, ovviamente con ricariche frequenti, e poi la si usa per i weekend in campagna o al mare.

L’ibrido plug-in ha già arricchito la gamma della Evoque e quella della Discovery Sport. Con quali reazioni da parte dei clienti?

Buone. I tempi di attesa si sono allungati a tre mesi. Certo, un’ibrida plug-in costa un po’ di più rispetto a un’auto con il solo motore termico, ma abbiamo varie versioni sotto i 60.000 euro che accedono agli incentivi. A seconda dei modelli, le plug-in copriranno il 15-20% delle nostre vendite. 

La ricarica “alla spina” sta per arrivare nella nuova Defender. Che numeri vi aspettate?

Inferiori rispetto a quelli delle altre Land Rover. Il 10% circa del totale.

L’auto che ha sostituito l’iconica 4x4 Land Rover è cambiata parecchio. E i clienti?

Anche loro. Più della metà proviene da altri modelli della nostra gamma o da altre case. È vero, i prezzi non sono più quelli della vecchia genera-zione, ma ri- specchiano i contenuti tecnici e le eccellenti doti di guida sull’asfalto della nuova Defender, che non ha perso niente delle capacità in fuori strada del modello precedente e sta per debuttare nella versione a tre porte, destinata a raccogliere il 50% dei clienti. 

Avete appena aggiornato le Jaguar XE, XF, E-Pace e F-Pace. Oltre all’ibrido, mild o plug-in, tutte hanno un evoluto sistema multimediale. Uno sforzo importante... 

Il nostro sistema Pivi Pro è veloce, reattivo e ricco di funzionalità che colmano il gap che divideva gli info- tainment per auto dagli smartphone. Come i telefonini, si aggiorna da remoto ed è connesso al web per offrire una gran quantità di servizi. Ha pure funzionalità esclusive delle elettriche, come la possibilità di precondizionare l’auto in carica o scegliere il percorso più adatto in base alle colonnine disponibili e ai consumi. 

E poi c’è il restyling di metà carriera della F-Pace... 

Sì. Basta mettere la versione aggiornata accanto a quella in vendita finora per notare i cambiamenti nel design esterno e più ancora nell’abitacolo. Sembra una vettura di un’altra classe.



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