Da tempo la Lancia vende solo la Ypsilon ed esclusivamente in Italia. Oggi questa è un’opportunità o un problema per chi sta progettando la “nuova Lancia”?
È un dato di fatto. La Lancia è stata tante cose, ma negli ultimi anni la sua storia corrisponde a quella della Ypsilon. Una bella storia, attenzione. Con 3 milioni di unità vendute, 35 serie speciali e partnership di grande gusto e prestigio, la Ypsilon è la fashion citycar per eccellenza, la più amata dalle donne e ha la leadership tra le utilitarie in Italia.
Come sarà la Lancia di domani? Lo stile è da sempre uno degli elementi forti del marchio...
Il coinvolgimento diretto nello stile della Lancia di Jean-Pierre Ploué, capo del design Stellantis per i brand europei, significa molto. Il design ha una rilevanza storica per la Lancia, i cui modelli si pensano e si creano in Italia. E Jean-Pierre, infatti, si è appena trasferito a Torino. L’altra importante dichiarazione d’intenti è quella d’includere la Lancia nella triade dei marchi premium del gruppo Stellantis, accanto all’Alfa Romeo e alla DS.
Che ruolo giocherà l’innovazione nel futuro della Lancia?
Dalla scocca portante al motore V6, alle sospensioni indipendenti, la nostra storia è fatta di innovazione. Ora che possiamo contare sul meglio della tecnologia del gruppo Stellantis, spingeremo a fondo sull’elettrificazione, ma non solo. Le nostre nuove auto si distingueranno per una tecnologia di bordo tanto raffinata quanto facile da usare e per l’alta riciclabilità dei materiali interni. Eleganti e innovativi, secondo il nostro stile.
La prima ad arrivare, nel 2024, sarà la nuova Ypsilon...
Il piano decennale approvato dall’ad Carlos Tavares indica che inizieremo da ciò che ultimamente abbiamo saputo fare meglio, quindi dalla Ypsilon. La nuova avrà motori elettrici o mild hybrid e sarà più grande, ma non troppo, dell’attuale. Non mirerà solo al pubblico femminile, che resterà la clientela di riferimento, e non la venderemo solo in Italia. All’estero, non avendo concessionarie, abbiamo impostato un modello distributivo innovativo, molto orientato verso le vendite online e concentrato sulle grandi città europee.
E intanto come manterrete vivo l’interesse per il modello attuale?
Con continui aggiornamenti di prodotto. E con le serie speciali. Presto vedrete una nuova partnership, perfetta per il posizionamento attuale del marchio.
Poi toccherà a un’ammiraglia, auto nelle quali avete grande esperienza. Ma non si rischia di fare concorrenza alla DS 9?
Le ammiraglie, in passato, la Lancia ha saputo farle al meglio. Nel 2026 torneremo a proporne una solo con motore elettrico. Sarà più corta della DS 9, che ha obiettivi di vendita globali, mentre noi vogliamo stare al centro del mercato europeo.
Lancia è sinonimo di eleganza italiana. Come vi distinguerete dall’eleganza francese della DS?
Le DS esprimono ricchezza, se non addirittura una certa opulenza nei tanti dettagli ricercati. Per la Lancia stiamo immaginando un’eleganza sobria e raffinata, uno stile più essenziale, coerente con il dna del marchio.
Che cosa può dirci della nuova berlina media?
La presenteremo, esclusivamente in versione elettrica, nel 2028. Ci piace pensarla come una nuova Delta, ma il nome non è stato deciso. Prima di parlare del 2028, dovremo esserci meritati il successo con le due altre novità.