L’UOMO

Nato a Napoli 54 anni fa, sposato, due figli, laurea in ingegneria elettronica, entra alla Nissan Italia nel 1994. Dopo aver lavorato nei settori aftersales, vendite e risorse umane, dal 2003 al 2004 passa alla Nissan Europa come manager per lo sviluppo della rete dell’Alleanza Renault-Nissan. Torna in Italia nel 2005 in veste di direttore aftersales e poi di direttore vendite. Nel 2012 diventa direttore generale in Portogallo e, l’anno dopo, amministratore delegato di Nissan Iberia, incarico che ricopre, dal 2020, per l’Italia.

L’AZIENDA

La Nissan Italia ha 200 dipendenti e 80 concessionarie. Da gennaio ad agosto 2021 ha venduto 18.747 auto, contro le 15.829 dello stesso periodo del 2020 (+18,4%).

novembre 2021
Intervista di Direttore pubblicata su alVolante di

Marco Toro

Presidente e AD Nissan Italia
L’80% di chi ha acquistato la nuova Qashqai ha scelto le versioni più ricche di accessori

La nuova Qashqai raccoglie un’eredità importante, visti i numeri della generazione precedente. Che reazioni genera nelle concessionarie? 

La Qashqai ha creato il mercato delle crossover mediograndi, che oggi in Italia vale il 37% del totale. Da noi ne sono state vendute oltre 340.000, nel mondo più di cinque milioni. Questo per dire che sì, l’eredità è pesante, ma il nuovo modello la affronta con tante novità. Tre particolarmente apprezzate dai clienti. La prima è il design, che abbiamo fatto evolvere senza tradire l’identità della versione precedente.

E le altre due? 

Tecnologia e motori. I clienti prestano grande attenzione alla connettività e ai dispositivi di bordo, e sono rimasti sorpresi dall’head-up display, una rarità nella categoria della nuova Qashqai. Ma interessa parecchio anche il sistema di guida semiautonoma, che è assai evoluto. Quanto ai motori, sono tutti elettrificati, in linea con un mercato nel quale ibride ed elettriche rappresentano ormai il 40% delle auto vendute in Italia.

Che impatto avrà sulle vendite, nel 2022, una soluzione innovativa come l’e-Power? 

Noi lo chiamiano l’elettrico senza la spina, perché il motore termico svolge la sola funzione di generatore e le ruote sono azionate dalle unità a pila. È l’ideale per chi vuole guidare elettrico ma non è ancora convinto dell’infrastruttura pubblica di ricarica. In Giappone, l’e-Power c’è da tre anni ed equipaggia il 70% delle Note vendute. In Europa rappresenterà circa la metà delle vendite del modello. 

È una soluzione inevitabilmente costosa. Su che prezzi saremo? 

Abbiamo scartato l’idea di una variante ibrida plug-in proprio per i listini onerosi. La differenza di prezzo tra la e-Power e le altre sarà più vicina a quella che tradizionalmente divideva le turbodiesel dalle versioni a benzina. 

L’ibrido e-Power sarà il fiore all’occhiello anche della nuova X-Trail... 

È la nuova generazione di un’auto forse un po’ di nicchia in Italia, ma in assoluto la più popolare tra le Nissan oltre che la sesta vettura più venduta al mondo. Cambia radicalmente e si presenta come una sorella maggiore della Qashqai, mantenendo i sette posti. Per la X-Trail, all’ibrido e-Power si aggiungerà un’altra grande novità pensata per l’off-road. Si chiama e-4ORCE ed è una trazione 4x4 dove ogni asse è dotato di un motore elettrico per muoversi sui terreni più difficili.

L’altra importante novità Nissan è l’elettrica Ariya, il cui lancio è stato ritardato di alcuni mesi a causa dell’emergenza microchip. Che auto sarà? 

Una crossover elettrica molto avanzata che lanceremo, contestualmente alla X-Trail, a metà del 2022. Avrà la trazione e-4ORCE, due tipologie di pacchi batteria, da 63 o 87 kWh, e fino a 500 km di autonomia. In Giappone offre un’evoluzione della guida assistita chiamata “eyes on, hands off”; in pratica, un sistema di telecamere che valuta lo sguardo del guidatore, consentendogli, se sta tenendo d’occhio la strada, di togliere le mani dal volante.