Dopo le voci dello scorso giugno sulla decisione di vendere Italdesign, la società fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro, il consiglio di amministrazione ha individuato un compratore. Si tratta dell’americana UST. La Lamborghini manterrà una partecipazione significativa e l'Audi resterà un partner strategico e cliente chiave, ma il timone operativo passa a UST, che si è impegnata ad acquisire la quota di maggioranza.

La UST è stata fondata nel 1999 e ha il quartier generale ad Aliso Viejo, California. Non è un costruttore d'auto tradizionale, ma un’azienda specializzata in ingegneria basata sull'intelligenza artificiale, sviluppo di ecosistemi digitali e soluzioni per i cosiddetti "Software-Defined Vehicles" (veicoli definiti dal software). Attualmente ha oltre 30.000 dipendenti sparsi in più di 30 paesi e ha un fatturato di circa 2 miliardi di dollari all’anno.

L'ingresso di UST in Italdesign ha come obiettivo quello di combinare la sua esperienza nell'elettronica di bordo, nei sistemi embedded (sistemi integrati) e nell'intelligenza artificiale con la competenza di Italdesign nello stile, nell'ingegneria del veicolo e nella produzione di piccole serie. L’obiettivo finale è quello di esplorare nuove opportunità di mercato. Gilroy Mathew, COO di UST, ha espresso tutta la sua ambizione in merito a questa collaborazione: “posizionarsi all'avanguardia nell'innovazione automobilistica, spaziando dalla simulazione ai sistemi ADAS, fino all'iper-personalizzazione”.

Per l'azienda italiana, che fa parte del Gruppo Volkswagen dal 2010, l'accordo significa un'accelerazione verso nuovi mercati internazionali grazie al network globale garantito da UST. Antonio Casu, ceo di Italdesign, ha sottolineato che l'azienda punta a diventare il "primo integratore globale hardware e software", non solo nell'automotive ma anche in altri settori industriali ad alta tecnologia.