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Brutte nuove per quest’anno secondo il Centro Studi Promotor

07 maggio 2010

Prevista un contrazione del mercato del 17,4% su base annua. Le immatricolazioni scenderanno infatti a 1,8 milioni di unità. Auspicabile un piano pluriennale di rottamazione, che preveda la progressiva sostituzione dei 13,5 milioni di vetture Euro 0, 1 e 2.

GUADAGNI IN CALO - Nel 2010 il fatturato per la vendita di autovetture in Italia calerà di 6,4 miliardi di euro rispetto al 2009. La contrazione del 17,4% sarà dovuta al fatto che, in mancanza di nuovi incentivi statali e di ripresa dell’economia, le immatricolazioni di autovetture scenderanno a 1.800.000 unità. Questi dati sono stati presentati da Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor GL events, emanazione della società che organizza il Motor Show di Bologna, in apertura del convegno “Il mercato italiano dell’auto senza incentivi e senza ripresa dell’economia” che si è tenuto a Bologna.

LA PAROLA ALLE ASSOCIAZONI... - Dopo l’introduzione, il convegno è proseguito con le relazione di Federaicpa, Unrae e Anfia. Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federaicpa, ha affermato che la situazione determinatasi con la fine degli incentivi e la mancata ripresa dell’economia mettono a rischio oltre 1.000 concessionari che occupano 15.000 persone direttamente e altre 30.000 nell’indotto.
Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unrae, ha affermato che non sono opportuni nuovi incentivi limitati nel tempo, ma i problemi di oggi e del medio termine del settore dell’auto vanno affrontati ponendo mano immediatamente a provvedimenti necessari. Eugenio Razelli, Presidente Anfia, ha affermato la necessità di una politica stabile per favorire la motorizzazione ecologica e in particolare quella a metano, considerato che questo carburante, tra quelli disponibili, ha per ora le emissioni più basse. 

...E ALLE CASE - Infine gli interventi di alcuni esponenti di case automobilistiche. Giuseppe Tartaglione, presidente amministratore delegato della Volkswagen Group Italia, ha infatti affermato che non è opportuna una politica di incentivi che riguardi soltanto l’auto, anche perché demonizzerebbe il prodotto.  Gaetano Thorel, presidente e amministratore delegato della Ford Italia, ha però concordato sull’esigenza di uno svecchiamento del parco circolante.
Jacques Bousquet, presidente della Renault Italia, ha posto l’accento sull’importanza dell’azione che può essere condotta dal settore automobilistico per recuperare efficienza, migliorando anche il servizio al cliente. Lorenzo Sistino, amministratore delegato della Fiat Automobiles, ha affermato di non ritenere che vi siano oggi spazi nell’industria automobilistica per aumentare le promozioni al cliente finale e che le case automobilistiche devono attrezzarsi per essere competitive in un mercato automobilistico che è in rapido cambiamento. “È chiaro, ha concluso Quagliano, che, ferme restando le buone intenzioni dei costruttori, anche il Governo dovrà fare la sua parte”.



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