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Volkswagen ID: inizia il conto alla rovescia

06 dicembre 2018

La nuova auto elettrica della Volkswagen entrerà in produzione a fine 2019 e sarà il primo di vari modelli.

Volkswagen ID: inizia il conto alla rovescia

UNA NUOVA PIATTAFORMA - La Volkswagen, ad un anno dall’avvio della produzione della sua vettura elettrica, la Volkswagen ID, ha svelato i dettagli del suo piano per la progressiva introduzione di modelli elettrici nella gamma. La casa tedesca ha dichiarato che sfruttando la piattaforma modulare Modular Electric Toolkit (MEB, foto qui sotto) saranno prodotti in tutto il Gruppo 15 milioni di veicoli elettrici. Fino al 2023 il marchio tedesco investirà oltre 11 miliardi di euro nella mobilità elettrica, nella digitalizzazione, nella guida autonoma e nei nuovi servizi di mobilità, di cui oltre 9 miliardi verranno destinati alla famiglia ID.

SEMPRE CONNESSA - La Volkswagen ID sarà una vettura compatta paragonabile alla Golf come dimensioni, ispirata all'omonimo prototipo del 2016 (nella foto sopra), e introdurrà una serie di importanti novità come la connessione permanente ad internet. In questo modo gli aggiornamenti ed i miglioramenti al software della vettura saranno possibili in tempo reale. Per la progettazione della ID la Volkswagen ha coinvolto nello sviluppo i suoi principali fornitori sin dalla fase preliminare del progetto.

DA FINE 2019 - Il primo modello della famiglia ID verrà assemblato a partire dalla fine del 2019 nello stabilimento di Zwickau, attualmente in fase di trasformazione. Entro il 2025 il marchio tedesco ha dichiarato l’obiettivo di vendere in tutto il mondo 1 milione di auto elettriche all'anno.



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Ritratto di zero
7 dicembre 2018 - 22:54
La Aygo? Perdonami, ma... come diceva un tale qualche anno fa... che ci azzecca con la ID?
Ritratto di Leonal1980
9 dicembre 2018 - 09:02
4
Ma che stai dicendo... E poi come fai a preferire qualcosa ad una cosa che ancora non esiste un modello definitivo.
Ritratto di Gordo88
10 dicembre 2018 - 09:01
1
Che non è sua concorrente perchè la ID ha dimensioni da compatta seg C
Ritratto di Marco_Tst-97
7 dicembre 2018 - 23:24
Bah, spero che abbiano rivisto alcune scelte, soprattutto stilistiche, perché così com'è ci sarebbero alcune criticità per i miei gusti (assenza di una griglia o qualsiasi elemento sostitutivo angolo cofano/parabrezza da monovolume, poco cofano e ruote di dubbia valenza estetica). Poi che sia elettrica, beh: era il suo obiettivo, e sono dell'avviso che non si debba partire prevenuti; magari aggiungeranno qualche chicca...
Ritratto di deutsch
8 dicembre 2018 - 07:15
4
Quelle erano caratteristiche necessarie per un termico, qui è tutto in chiave elettrica con diversi esigenze
Ritratto di Marco_Tst-97
8 dicembre 2018 - 10:16
Sarà, ma anche se è così queste caratteristiche non mi piacciono comunque.
Ritratto di Giuliopedrali
8 dicembre 2018 - 11:50
Be secondo ne le ID o comunque le elettriche di serie VW non saranno proprio così come questo prototipo piuttosto banale, saranno leggermente più aggressive e con qualche superficie vetrata in meno. In ogni caso FCA batti un colpo!
Ritratto di Marco_Tst-97
8 dicembre 2018 - 12:28
Oggi stai tirando in ballo FCA ovunque: ti hanno fatto qualche sgarbo? Comunque, come ripeto sempre, vedremo entro il 2020 come saranno messi, poi si potrà dire che siano ormai sulla strada del tramonto o al contrario che siano sulla strada per rimettersi in sesto.
Ritratto di Giuliopedrali
8 dicembre 2018 - 19:19
A me hanno fatto qualche sgarbo? Personalmente il fatto di aver acquisito Alfa nel lontano 86, così che 10 anni dopo non è più stato prodotto il mitico boxer. Però se guardiamo FCA credo stia sempre più antipatica a tutti, sta affossando il futuro dell'Italia, costruendo auto relativamente sempre più inquinanti e insicure e pure sempre meno piacevoli, una volta le auto italiane erano le più raffinate. Poi FCA lasciamo stare è stata davvero superata da qualunque altra industria, ed è iniziato tutto proprio con FCA, fin che era Fiat qualcosa di buono lo si vedeva.
Ritratto di Marco_Tst-97
8 dicembre 2018 - 19:47
Il "mitico" motore Alfa Romeo fu il Bialbero, non confonderlo con un motore che non era altro che l'applicazione di un brevetto già depositato da un inventore non italiano. Comunque quella era la FCA della ricerca dell'utile aziendale, in cui la Fiat era rimasta indietro e avrebbe comunque, prima o poi, dovuto pagarne il fio. Adesso si possono mettere i soldi in movimento per nuovi progetti. Vedremo Manley.cosa farà. Poi, sempre più insicure non direi: ormai circa l'80% del punteggio dei crash test dipende dagli ausili alla guida, che pure come dice il nome sono solo "ausili", non unici fondamenti della sicurezza. Più importanti, nella realtà, e non nel test in laboratorio, sono rigidità della scocca, numero, posizione e resistenza delle parti a deformazione e airbag, oltre ai freni e allo sterzo. Per quanto riguarda la piacevolezza, come sappiamo tu stravedi solo per le cinesi, quindi non ci provo neanche a risponderti, dato che non capiresti.
Ritratto di Giuliopedrali
9 dicembre 2018 - 15:51
Dai lasciamo stare che è meglio, ma li leggi gli articoli di questi giorni, dal Corriere al Sole 24 ore a riviste economiche sull'arretratezza della Fiat, o vivi in un pianeta dove Fiat è la più moderna e avanzata e fa auto piacevoli da guidare, cioè nel 1973 non so...
Ritratto di Marco_Tst-97
9 dicembre 2018 - 16:07
Intanto so che tra l'Alfasud e l'Alfetta quella con più problemi derivanti da errori di progetto fu proprio la prima (per chiudere definitivamente la parentesi secondo la quale l'unico motivo per cui Alfa sia famosa sarebbe il boxer di quegli anni). Poi, parliamo di un gruppo industriale che nel 2007, con la crisi, aveva ancora la maggior parte della sua produzione in Italia, e che si è ritrovata da un giorno all'altro a non avere più capitali, ma solo debiti. Ci sono voluti 10 anni per risanare la situazione, spostando le sedi amministrative all'estero e fondendosi con la Chrysler, e come in tutti i casi di crisi economica forte anche l'avanzamento tecnologico ne ha risentito. Incolpare una industria "nazionale" per qualcosa causato dai nostri governanti beoti e pecoroni non ha senso. Se la Volkswagen e il suo gruppo sono riusciti a stare al passo, e a fatica dati eventi come il dieselgate, lo hanno dovuto agli aiuti da parte dello Stato in quel difficile frangente, mentre qui lo Stato ha solo aggiunto tasse su tasse invece di investire concretamente nell'industria. E i giornali, ricordatelo, sono sempre più politicizzati, dunque dicono solo la verità che interessa alla classe politica, non quella che spiega tutta la situazione.
Ritratto di Giuliopedrali
9 dicembre 2018 - 20:44
L'Alfetta si aveva errori di progetto anzi come tutte le Alfa era piuttosto inaffidabile, l'Alfasud era un capolavoro e fine, costruita male si ma senza errori di progetto a parte lo spreco di avere un boxer da Porsche su un auto media... Un "errore" che potete stare tranquilli non si ripeterà mai più...
Ritratto di Marco_Tst-97
10 dicembre 2018 - 00:40
Sbagliato, uno dei problemi era proprio la fluidità di funzionamento del motore boxer! Non cercare di far passare per ben progettata un'auto che doveva costare il meno possibile ed essere economica da produrre, dato che il suo obiettivo era rilanciare l'industria del Sud, con una berlina sportiva nata dalla più longeva tradizione Alfa! Il boxer potrà essere un buone motore, ma niente a che vedere con i sistemi sviluppati successivamente.
Ritratto di Marco_Tst-97
10 dicembre 2018 - 00:40
*buon motore
Ritratto di Leonal1980
9 dicembre 2018 - 09:04
4
Non vi illuddete, stanno lasciando lavorando come Apple, e non vi stanno facendo vedere come sarà realmente la linea. Non sono nati ieri in Volkswagen
Ritratto di puccipaolo
9 dicembre 2018 - 10:00
6
Il problema non è tanto la linea, quanto come va e soprattutto per quanto va. Visto i tempi lunghi del rifornimento non è più pensabile una sosta al distributore. Occorre avere una colonnina di carica ad ogni posto auto quando si è parcheggiati (la vedo dura..) e poi soprattutto quanti nelle grandi città hanno un box dove poterla ricaricare la notte per il giorno successivo? Per me nn sta in piedi. La soluzione sarebbe (secondo me) una batteria standard (una o due in base alla taglia del mezzo). Un pò come sono le pile AA o AAA, in sharing, sotto il pianale con un attacco universale. Tu passi sopra un rullo come ai lavaggi automatici e lui ti toglie la vecchia esausta e ne mette una carica...e tu paghi il sevizio. Che ne dite?
Ritratto di Rikolas
10 dicembre 2018 - 16:06
Immagino che "successone" ... la Panda sta già tremando. Per comprarla basta un mutuo o è sufficiente un finanziamento? Le batterie sono comprese nel prezzo o sono a parte? Così mi regolo. PS x i convinti sostenitori dell'elettrico: come invece di perdere tempo a scrivere in un forumi non avete già acquistato uno di questi veicoli? Se son ocosiì comodi, moderni e soprattutto convenienti, non capisco perchè girate ancora con le auto "inquinanti". Attendo risposta dai Leoni da tastiera...
Ritratto di querelle61
10 dicembre 2018 - 16:57
Infatti, anche se per l'uso che ne faccio l'elettrica sarebbe ideale, finchè i prezzi non scenderanno al livello delle auto a motore termico, non ci penso nemmeno a comprarla. La più economica, la Zoe, costa quasi 24.000 euro più 80 euro al mese per il noleggio delle batterie. Direi che non ci siamo proprio
Ritratto di deutsch
10 dicembre 2018 - 22:21
4
Se ti interessa usate si trovano da 10000