Fernando Alonso

L'asturiano rientrato alla McLaren dopo cinque anni di Ferrari, chiusi con più di uno strascico polemico, è incappato in un'annata che non avrebbe immaginato neppure nel peggiore degli incubi: dopo un precampionato culminato in un brutto incidente al Montmelo che mai è stato completamente chiarito (e che gli è costato qualche giorno d'ospedale), ha racimolato la miseria di 11 punti iridati, conditi da sei ritiri, un numero imprecisato di siparietti via radio con il proprio box, un'estemporanea tintarella in Brasile dopo che la MP4/30 lo aveva appiedato in qualifica e un ironico primo gradino del podio occupato insieme a Button sempre a Interlagos. Insomma, più colore che risultato sportivo a causa di un'auto penalizzata da una power unit acerba. Alonso dà il meglio di sé quando si cuce auto e squadra su misura e sente l'incondizionata fiducia del team, un comportamento non infrequente nel ristretto novero dei grandi della Formula 1: per il 2016 la prospettiva è quella di tornare, ormai alla soglia dei 35 anni, agli antichi fasti.