SORPASSI PIÙ FACILI? - I test in corso sulla pista di Barcellona sanciscono l’inizio della stagione Formula 1 2019, sebbene al via del campionato manchi ancora poco meno di un mese: la prima gara, il Gp d’Australia, è in programma domenica 17 marzo. In questi giorni però team e piloti sono alle prese con le nuove monoposto, assai diverse sul fronte aerodinamico rispetto a quelle del 2018. Le novità risalgono allo scorso maggio, quando è stato deciso che le auto del 2019 devono avere un’ala anteriore semplificata e un alettone più largo, oltre a deflettori anteriori rivisti, il tutto per facilitare i sorpassi e migliorare lo spettacolo. È noto infatti che i piloti trovano grosse difficoltà a superare quando “tallonano” un rivale, perché l’aria mossa da una monoposto disturba l’aerodinamica di quella che segue e ne compromette la guidabilità. Ciò avviene anche se l’auto che segue è molto più veloce, condizione che invece dovrebbe agevolare i sorpassi. I nuovi spoiler dovrebbero risolvere questo problema, tanto è vero che l’alettone per il 2019 consente un maggiore incremento della velocità con il DRS in funzione.
PESO MINIMO PER I PILOTI - Le monoposto del 2019 potranno raggiungere un peso minimo superiore di 10 kg rispetto a prima (743 contro 733 kg), per compensare le ali più larghe e il nuovo serbatoio da 110 kg (5 in più). Con il 2019 cambiano inoltre la posizione degli specchietti retrovisori, le luci posteriori sono installate anche sui piloni laterali dell’alettone posteriore, la carenatura dall’Halo (la protezione di sicurezza per il casco) viene modificata per estrarre più facilmente i piloti in caso di incidente ed è rivisto l’alloggiamento della telecamera per le tv, modificato tenendo conto della posizione dell’Halo. È stato deciso inoltre che pilota, sedile ed equipaggiamento (tuta, sotto-tuta, guanti, casco) non potranno pesare meno di 80 kg, così da risparmiare diete ferree ai piloti più alti: Nico Hulkenberg della Renault è alto circa 185 cm, 10 in più di Lewis Hamilton.
TRE COLORI PER I PNEUMATICI - Anche nel 2019 la Pirelli è il fornitore unico di pneumatici e porta ad ogni Gp gomme dalla mescola specifica, messe a punto in funzione del tipo di asfalto e delle caratteristiche del circuito. Ad ogni gara ci saranno pneumatici con mescola morbida (con un profilo rosso sul fianco), media (giallo) e dura (bianca), adatti per strategie di gara votate alla gestione o all’attacco. Le tre mescole sono diverse di gara in gara, perché spetta alla Pirelli sceglierne tre delle cinque disponibili. Da casa però non si vedranno le differenze, perché le gomme avranno sempre il profilo rosso, giallo o bianco, ma team e piloti sentiranno eccome la differenza. Questo cambiamento è stato deciso per semplificare la comprensione della gara agli spettatori. Ai pneumatici per l’asfalto asciutto vanno aggiunti quelli da umido o bagnato, entrambi di un solo tipo.
ADDIO ALLA BANDIERA A SCACCHI - Dal campionato 2019 verrà inoltre eliminato il rito forse più longevo nella storia degli sport automobilistici, ovvero lo sventolio a fine corsa della bandiera a scacchi: da questo campionato ci saranno tabelloni luminosi al posto di un delegato. Pesa infatti l’errore commesso nel 2018 dalla modella Winnie Harlow, che per un errore di comunicazione sventolò la bandiera a scacchi un giro prima della fine del Gp del Canada. Da quest’anno infine cambia la regola sui sorpassi dopo il rientro ai box della safety car: non più dopo un tratto segnalato della pista, ma dopo la linea del traguardo.