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Formula E: pochi giorni al via della stagione 2019-2020

Pubblicato 19 novembre 2019

Con i due ePrix di Diriyah, in Arabia Saudita, inizierà la quinta stagione del campionato mondiale per monoposto elettriche. Tra le novità il debutto di Porsche e Mercedes.

Formula E: pochi giorni al via della stagione 2019-2020

14 GARE - Il prossimo 22 novembre prenderà il via la quinta stagione del campionato mondiale di Formula E, dedicato alle monoposto elettriche. Le prime due gare (il 22 e il 23 novembre) avranno luogo in Arabia Saudita, dove si disputeranno gli ePrix di Diriyah. In totale saranno 14 le gare (13 quelle della stagione 2018-2019) che avranno luogo in 12 città e che toccheranno cinque continenti (l’ePrix di Roma è calendarizzato il 4 aprile 2020). Rispetto alla precedente stagione cambia sia il numero di gare, che l’ePrix conclusivo, che quest’anno coinciderà con la gara di Londra il 26 luglio. Saranno inoltre presenti tre nuovi ePrix; quello di Seul, in Corea del Sud, che si correrà a maggio, quello di Giacarta, in Indonesia, e quello conclusivo di Londra, che si svolgerà nel circuito ricavato all’ExCel (Exhibition Exhibition Centre), per metà al coperto.

LE MONOPOSTO - Al fine di contenere i costi di sviluppo, le monoposto che parteciperanno alla quinta stagione non presentano novità tecniche. La scocca è sempre la medesima della Gen2 realizzata dalla Spark Racing Technology in collaborazione con l’italiana Dallara e comune per tutte le vetture. Saranno identiche per tutte le monoposto anche le batterie, sviluppate dalla McLaren Applied Technologies, i freni dell’italiana Brembo e i pneumatici firmati dalla Michelin. I team possono sviluppare il powertrain e il software che gestisce la potenza, cercando di trovare il compromesso tra la gestione delle performance della vettura, la temperatura della batteria ed il sistema di recupero dell’energia (recuperando l’energia si riscalda di più la batteria). Limitate le novità a livello di regolamento; tra di esse il divieto di utilizzare in gara la doppia unità MGU, convertitore che consente di trasformare l’energia cinetica sull’albero motore in energia elettrica. 


Nelle foto qui sopra la Porsche (in alto) e le due Mercedes, al debutto nella nuova stagione.

SQUADRE E PILOTI - Complessivamente sono 12 le squadre che prenderanno parte al campionato mondiale delle monoposto elettriche e che cercheranno di spodestare il campione in carica Jean-Eric Vergne appartenente al team DS Techeetah. Tra le novità dei team partecipanti da segnalare il debutto assoluto della Porsche e della Mercedes, che subentra al team HWA Racelab. I due costruttori tedeschi si vanno ad aggiungere agli altri nove: Audi, DS, BMW, Jaguar, Mahindra, Nissan e Nio. Complessivamente parteciperanno al campionato 24 auto, 24 piloti e 12 team: Audi Sport ABT Schaeffler con i piloti Abt e Di Grassi; BMW i Andretti Motorsport con Guenther e Sims; DS Techeetah con Vergne e Da Costa (quest’ultimo sostituisce André Lotterer, passato alla Porsche); Envision Virgin Racing con Bird e Frijns; Geox Dragon con Hartley (al debutto) e Müller; Mahindra Racing con D’Ambrosio e Wehrlein; Mercedes Benz EQ con Vandoorne e De Vries (piloti provenienti dalla Formula 2); NIO 333 con Turvey e Ma; Nissan E.Dams con Buemi e Rowland; Panasonic Jaguar Racing con Evans e Calado (al debutto); Tag Huber Porsche con Lotterer e Jani; Venturi Racing con Massa e Mortara.

IL WEEK END DI GARA - Invariato il sistema di punteggio, che assegna punti ai primi dieci piloti (25 il primo, 18 il secondo e 15 il terzo). Inoltre, il pilota che parte davanti (Julius Baer Pole Position) raccoglie altri tre punti, mentre quello che ha fatto il giro più veloce durante la gara, riceve un punto in più, a patto però di chiudere nei primi dieci posti. Lo stesso anche il formato della giornata di gara; si inizia con la sessione di shakedown, che si svolge il venerdì, il giorno prima dell'evento principale, nella quale i piloti verificano i sistemi elettronici e l'affidabilità della vettura, ma non le prestazioni complessive, in quanto le auto girano ad andatura ridotta. Successivamente avvengono le prove libere, che precedono la qualifica: il programma prevede due sessioni, una di 45 minuti di apertura seguita da una sessione supplementare di 30 minuti (in caso di doppia gara è prevista una sola sessione di 45 minuti il secondo giorno). Segue la sessione di qualifiche, che dura un'ora e vede i piloti divisi in quattro gruppi da massimo sei auto, definiti dalla loro posizione nel campionato (tranne per la prima gara, dove si attinge alla stagione precedente). Una volta in pista il pilota ha sei minuti per realizzare il miglior tempo e i sei piloti più veloci possono partecipare al tentativo di garantirsi la Julius Baer Pole Position e aggiudicarsi altri tre punti. In questa sessione la potenza di 250 kW (340 CV) è sempre disponibile.

ATTACK MODE - Invariato anche “L’attack mode”, che ha debuttato nella precedente stagione, e che consente a ogni pilota di garantirsi una dose extra di 25 kW (34 CV), premendo l’apposito tasto sul volante e passando su una zona di attivazione definita fuori dalla traiettoria di gara. Si aggiunge all’attack mod il fanboost, nel quale i cinque piloti che lo ricevono (viene attribuito ai pilota che ricevono più voti durante i sei giorni precedenti l’ePrix e fino a 15 minuti dall’inizio) hanno a disposizione una dose di potenza extra che possono usare in un intervallo di cinque secondi durante la seconda metà della gara. 

LE GARE IN TV - Le gare di Formula E verranno trasmesse in diretta televisiva sul Canale 20 di Mediaset e su Eurosport (l’ePrix di Roma verrà mandata in onda anche su Italia 1).



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Ritratto di nik66
20 novembre 2019 - 09:26
...e se le monoposto di f1 avessero questa carrozzeria, le gare sarebbero più avvincenti?
Ritratto di Giulio Menzo
20 novembre 2019 - 19:19
2
speriamo che la Mercedes non monopolizzi anche qui come in F1...
Ritratto di Zagro
21 novembre 2019 - 18:04
Peccato, nessuna scuderia italiana.