PRIMO PASSO PARLAMENTARE - La Commissione Trasporti e quella Mercato Interno del Parlamento europeo hanno approvato una proposta di risoluzione che mira a introdurre dal 2015 l’obbligo di dotazione del sistema eCall sulle auto di prima immatricolazione nei Paesi dell’Unione europea. La proposta ha riscosso un consenso quasi unanime, con soltanto 4 voti contrari contro 58 favorevoli. L’iter parlamentare prevede ora che il provvedimento venga votato dall’assemblea plenaria, cosa che dovrebbe avvenire il prossimo mese di luglio. Dopo di che spetterà alla Commissione europea emanare una normativa contenente l’obbligo in questione. La cosa potrebbe e dovrebbe essere fatta entro quest’anno.
SISTEMA SALVAVITE - A sostegno del provvedimento sono state illustrate alcune cifre statistiche secondo cui con l’adozione del sistema eCall potrebbero essere salvate almeno 2.500 vite ogni anno, vite che invece vengono perse per i ritardi nei soccorsi o addirittura perché è lo stesso incidente stradale che non viene rilevato subito. Un caso del genere è stato ricordato dal presidente della Commissione Trasporti, il tedesco Dieter-Lebrecht Koch, che ha fatto riferimento a un recente incidente avvenuto in Germania, di cui ci si è accorti parecchio tempo dopo durante una normale attività di pattuglia della polizia.
TUTTO AUTOMATICO - Il servizio automatico eCall si basa su un dispositivo elettronico che in caso di incidente, urto violento, emette automaticamente un segnale radio di allarme segnalando ai centri di soccorso del servizio la coordinate geografiche del luogo dove si trova il veicolo. In questo modo è possibile la massima rapidità di intervento da parte dei mezzi di soccorso. Nelle funzioni dei sistemi eCall c’è poi anche la possibilità di compiere la richiesta di aiuto manualmente, specificando se si ha bisogno di soccorso alle persone o soltanto ai mezzi.
COPSTI CONTENUTI - Durante la discussione parlamentare svoltasi martedì scorso, è stato sottolineato come la tecnologia necessaria sia già ampiamente disponibile e pure a costi non elevati (è stata fatta la cifra di 100 euro a vettura, nel caso di una adozione di massa su tutti i veicoli di nuova immatricolazione). Oltre a ciò è stato fatto presente che l’intervento legislativo è reso necessario dal fatto che a fronte degli indubbi aspetti positivi del dispositivo, finora ci sia stata una forte ritrosia ad adottarlo. Le statistiche citate parlano di solo lo 0,4% del parco circolante europeo.