VITTORIE SERIALI - Nuovo successo - e sono 12 - dell’Audi alla 2013 della 24 Ore di Le Mans, la gara di durata per eccellenza e da molti considerata la più affascinante corsa motoristica al mondo. La vittoria è stata ottenuta con il prototipo R18 e-tron quattro, a motorizzazione ibrida diesel/elettrica. Al volante si sono alternati il francese Eric Duval, l’inglese Alan McNish e il danese Tom Kristensen, autentico “re di Le Mans” essendo con questa arrivato a ben nove vittorie, di cui otto con l’Audi.
VELO DI DOLORE - La gara è stata funestata da un incidente mortale. Allan Simonsen pilota danese 34enne dell’Aston Martin V8 Vantage ha perso la vita in un violentissimo contro il guard rail pochi giri dopo la partenza. La famiglia ha chiesto al team di restare in gara. L’incidente ha condizionato l’atmosfera della grande kermesse della 24 Ore. Era dal 1997 che a Le Mans non si verificava un incidente mortale.
Lo squadrone Audi in primo piano.
DUELLI E TRIONFI - La lunga maratona è vissuta sul confronto tra e Audi e le Toyota, anch’esse ibride ma con motore termico a benzina. Fin dall’inizio le Audi hanno dimostrato di essere più veloci ma le Toyota potevano sfruttare la possibilità di effettuare meno soste ai box. Alla fine le condizioni atmosferiche hanno creato un po’ di suspence perché i cambi gomme e le uscite di strada hanno dato luogo a una situazione complessa, ma alla fine ha vinto l’Audi, davanti alla Toyota T5030 di Davidson-Buemi-Sarrazin e all’altra Audi R18 e-tron quattro di Gené-Di Ghrassi-Jarvis. La categoria LM P2, cioè dei prototipi 2, un po’ meno performanti, è stata vinta dalla Morgan-Nissan di Baguette-Gonzalez-Plowman. Le due categorie delle GTE sono state andate a Lieb-Lietz-Dumas su Porsche 911 RSR (categoria GT PRO) e a Narac-Bourret-Vernay su Porsche 911 GT3 RSR (GT AM)
REGOLAMENTI - La cosa è stata sottolineata dall’Audi nel suo comunicato uficiale dopo la vittoria, laddove ricorda che le R18 e-tron quattro per ogni rifornimento di carburante hanno sempre fatto due giri meno delle Toyota, ma di aver annullato questo handicap andando sempre più veloce delle rivali Toyota. Con ciò l’Audi ha inteso ricordare che il regoplamento quest’anno era stato modificato un poco per riequilibrare i rapporti tra vetture a gasolio e quelle a benzina, a vantaggio di queste ultime che hanno avuto a qualche litro di benzina in poiù nel serbatoio.
OLTRE 5 ORE SENZA GARA - L’Audi vincitrice ha percorso 348 volte il circuito di 13,629 chilometri, per complessivi 4.742,892 chilometri. La bandiera a scacchi è stata sventolata per il vincitore dopo 24 ore 1 minuto e 16 secondi, il che significa che la media generale di 197,445 km/h (senza considerare che la vettura ha compiuto 34 soste ai box e che ci sono stati ben undici interventi delle safety car in seguito a incidenti). In tutto sono state più di cinque le ore in cui la gara non c’è stata, con le auto che hanno girato a velocità moderata e senza sorpassarsi.
CONFRONTO TRA IBRIDE - La soluzione ibrida della Audi R18 e-tron quattro è realizzata con un turbodiesel V6 a 120° di 3,7 litri di cilindrata che invia la coppia al retrotreno e due motori elettrici che agiscono sull’asse anteriore. L’unità turbodiesel eroga 490 CV mentre le due elettriche arrivano a 160 CV. La Toyota TS030 abbina invece i motori elettrici a un motore a benzina 3.4.