Auto Moto d’Epoca 2014: un'edizione di successo

GRANDE VOGLIA DI “CLASSIC” - 1.600 gli espositori di auto, moto, ricambi, accessori, libri e ogni cosa in qualche modo attinente alle auto e moto del passato; in forte crescita i visitatori: l’anno scorso erano stati 74 mila e per quest’anno la cifra esatta è in via di calcolo, ma si sa che il primo giorno è stato registrato un aumento del 30%. Tante le auto vendute tra le 4 mila proposte in vendita. Addirittura, l’organizzatore Mario Baccaglini ha dichiarato di sapere per certo che tanti i “pezzi” sono passati di mano senza neanche scendere dal carrello su cui sono stati portati a Padova. Perché il lusinghiero successo in questione è quello della rassegna Auto Moto d’Epoca 2014, giunta alla sua 31esima edizione. 

 

ULTIMA VOLTA A PADOVA? - E di fronte a un esito così positivo - praticamente indifferente alla situazione non certo rosea della situazione economica generale - appare strano che proprio l’organizzatore abbia voluto lanciare un “grido di dolore” a proposito della location padovana: “Basta con Padova” sono state le sue parole, che probabilmente troveranno nei giorni prossimi una spiegazione. Evidentemente qualcosa non è andato bene tra la Intermeeting (la società organizzatrice) e la Fiera, o forse per Auto Moto d’Epoca è arrivata l’ora di puntare a un palcoscenico più ambizioso.

 

 

PUBBLICO PAGANTE - Ma la cosa più rilevante è l’ennesima dimostrazione di consenso per la manifestazione, per il mondo del collezionismo, per le auto storiche e la storia dell’auto. Va ricordato che l’ingresso a Auto Moto d’Epoca costava 20 euro al giorno e dunque chiudere il bilancio con decine di migliaia di visitatori si può considerare un grande risultato. 

 

PRESENZE UFFICIALI - Del resto i motivi di attrazione certo non mancavano. Intanto va detto che sono parecchie le case automobilistiche che hanno voluto essere presenti con qualche loro esemplare dalla storia di rango. Alfa Romeo con le Giulietta Sprint del 1954 (foto qui sopra) e con rarità più vecchie, come la P2 del 1925 e la 8C Le Mans del 1931 vincitrice nella 24 Ore del 1934. Un grappolo di rarità è stato portato a Padova anche dalla Aston Martin, con la DB4 Superleggera del 1960 e la LM 7 che corse a Le Mans nel 1931. 

 

 

PARALLELI LUNGHI UNA STORIA - L’Audi ha dedicato la sua presenza alla quattro, vincitrice nei rally dei primi Anni 80; la BMW ha messo una accanto all’altra la Z8 di 15 anni fa e la 2002 TI del 1968. La Maserati per la celebrazione dei suoi 100 anni, la Peugeot ha festeggiato i trent’anni della 205 Turbo 16, campione del mondo rally ma anche le tante facce della sua attività lungo i duecento anni della propria storia. L’Abarth ha messo una accanto all’altra due epoche con lo stesso nome: l’Abarth 695SS degli Anni 60 e la omonima vettura moderna. 

 

SUCCESSI IN MOSTRA - La 911 Turbo è stata al centro dello stand Porsche, dove peraltro molta attenzione l’ha richiamata l’esemplare di Porsche 906 arrivato dal Museo della casa di Stocarda, che ha voluto così ricordare la vittoria alla Targa Florio del 1966. Molto significativa la scelta della Volkswagen, che ha voluto celebrare il suo cavallo di battaglia per eccellenza: la Golf, modello che quest’anno ha compiuto i suoi primi quarant’anni. Infine, la Volvo ha messo in vetrina la PV544 del 1965, la P1800 Jensen del 1961 e una P1800 ES del 1970.

 

 

E TANTE INIZIATIVE COLLATERALI - E non di sole auto e moto è stata fatta la rassegna, assieme ai veicoli tantissimi sono stati gli stand e i banchi di libri, modellini, ricambi e quant’altro. E, infine, durante i quattro giorni in programma si sono svolte anche 26 iniziative di confronto e dibattito, oltre che di presentazioni di libri. Insomma un panorama completo e articolato, a testimonianza delle mille sfaccettature con cui si presenta il mondo delle auto storiche e del collezionismo.