VIRTUALE MA CON FIRMA REALE - Futuribile, griffata, frutto del lavoro di gruppo: l'auto da corsa che vedete in queste immagini è proprio questo. Futuribile, perché di motori termici non c'è nemmeno l'ombra, mentre sono ben quattro quelli elettrici; griffata, perché è stata voluta dalla Dunlop, e perché è toccato a Sergio Rinland avallare le idee dei singoli, inviate alla stessa Dunlop attraverso l'iniziativa chiamata Dunlop Future Race Car Challenge. Rinland ha un buon passato di progettista in Formula 1 tra Brabham, Dallara, Benetton, Sauber e Fondmetal (è forse sulla GR-02 che l'argentino ha dato il meglio di sé).
QUADRIMOTORE - La propulsione è elettrica, la navigazione con telecamere, le forme della carrozzeria sono anticonvenzionali per favorire l’aerodinamica, i pneumatici sono “intelligenti” e la frenatura è affidata al sistema di recupero energia anziché ai tradizionali dischi; nell'idea di Rinland, i motori elettrici sono quattro, per ora a bordo del veicolo, ma come collocazione definitiva si prevede l'installazione nei mozzi ruota. Il pack batterie è all'idrogeno, con un'unità agli ioni di litio avente funzione suppletiva.
PNEUMATICI SPECIALI - L'aerodinamica è definita adattiva grazie all’utilizzo di materiali piezoelettrici all’interno di materiali compositi laminati che compongono la carrozzeria: una “visione” tecnologica che permetterà, cambiando la forma della vettura stessa, di ridurre la resistenza aerodinamica nei rettilinei, incrementare la deportanza in curva e favorire le esigenze di raffreddamento durante la marcia. I retrovisori sono sostituiti da un sistema di telecamere. I pneumatici, sviluppati dalla Dunlop, prevedono sensori per inviare informazioni ai sistemi di controllo e interagire con i sistemi delle sospensioni, con l’erogazione della potenza e il sistema di frenata; quest'ultimo prevede il recupero di tutta l’energia in frenata e il riutilizzo della stessa dopo essere stata immagazzinata in volani o condensatori, studiati per rilasciarla in caso di bisogno.