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Un'alleanza per contrastare Google ed Apple

05 gennaio 2017

La Toyota, la Ford e altri costruttori vogliono una piattaforma comune per app e connettività delle loro auto.

Un'alleanza per contrastare Google ed Apple

UNA SOLA TECNOLOGIA - Creare un “ecosistema” unico per i sistemi multimediali delle automobili di costruttori diversi in modo da unificare lo sviluppo delle applicazioni e della connettività. È questo lo scopo dell’alleanza, annunciata dalla Ford e dalla Toyota al Ces di Las Vegas (la fiera sulla tecnologia e l’innovazione), che vede la creazione dello Smart Device Link Consortium. L’idea piace anche ad altri costruttori di grosso calibro, che hanno già aderito, come il gruppo PSA, la Mazda, la Suzuki; a questi si aggiungono anche alcuni produttori di componentistica quali la Pioneer, la Panasonic e la Harman, giusto per citarne alcuni.

MAGGIOR INTEGRAZIONE - L’accesso alle applicazioni e alla parte hi-tech della vettura sarà semplificato, in primo luogo, creando comandi vocali e fisici uguali per tutti. La tecnologia Smart Device Link, inoltre, vuole incrementare l’integrazione tra i device mobili e la vettura. Una volta collegato il proprio smartphone alla vettura, tutte le applicazioni potranno essere gestite attraverso lo schermo touch o i comandi della macchina. La soluzione, osservandola ora con lo sguardo dei produttori, si traduce anche in integrazione facilita della varie applicazioni creando così maggior offerta e costi di realizzazione più bassi. La SmartDeviceLink si basa, principalmente, sull’AppLink della Ford, sofware open source. 

RISPOSTA A GOOGLE E APPLE - Tra le righe dell’alleanza si legge la volontà della grandi case di rispondere a Google e alla Apple nella creazione di tecnologia per l’automobile e, soprattutto, nella ricerca sulle vetture a guida autonoma. A gestire il consorzio sarà la Livo, software company comprata dalla Ford nel 2013.



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Ritratto di Raffaelorenz
5 gennaio 2017 - 12:08
I sistemi operativi per gli smartphone oggi (dopo la fine della BlackBerry) sono tre (iOS, Windows, Android), e comunque questa corsa alla omologazione non la vedo sempre bene, se escludiamo i costi al cliente (cosa da verificare) vedo un rischio di impoverimento dell'offerta (nei migliori dei casi). Spero si mantenga un minimo di, buona, concorrenza. Abbiamo i cervelli e le loro intelligenze già omologati (pensiamo come vuole il potere) speriamo che almeno qualcosa possa distinguersi dalla massa uniforme, fosse anche solo una intelligenza artificiale.
Ritratto di marco_89
5 gennaio 2017 - 13:53
1
...Dato che gli automobilisti di oggi non sono già abbastanza rincoglioniti!
Ritratto di jefff
5 gennaio 2017 - 17:18
BlackBerry (che poi sarebbe un marchio di Research In Motion) è viva e vegeta; inoltre il software di Ford e di moltre altre case si basa proprio su una piattaforma sviluppata da R.I.M., avanzata, open source e molto più sicura dei sistemi windows-microsoft android-google o Ios-Apple
Ritratto di Yellowt
9 gennaio 2017 - 11:45
Ovviamente, come farebbero a vendere i navigatori e gli aggiornamenti delle mappe a migliaia di euro se Google e Apple le danno gratis? E come farebbero a giustificare costi esorbitanti per nuove funzionalità se google e apple fanno gli aggiornamenti gratuiti alle proprie piattaforme? Android e ios hanno già applicazioni di qualità pronte e ci hanno messo anni ad arriavre alla maturità. I costruttori di auto cercano solo di coltivare l'orticello antiquato.
Ritratto di caronte
28 gennaio 2017 - 21:13
Una tecnologia condivisa da tutti icostruttori eè un buon segno solo con alleanze le auto potranno essere sempre più innovative.