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Aehra: un nuovo brand per le auto elettriche premium

Pubblicato 30 giugno 2022

Nel 2022 l’azienda italo-statunitense presenterà una berlina e una suv 100% elettriche. Arriveranno sul mercato nel 2025 e saranno caratterizzate da un design raffinato e un’autonomia di 800 km.

Aehra: un nuovo brand per le auto elettriche premium

UN NUOVO MARCHIO - Il design è italiano, il reparto ingegneristico accoglie le menti provenienti da tutto il mondo e il servizio di post vendita segue le logiche americane, consentendo agli acquirenti di entrare a fare parte come membri di una community. Così si presenta il nuovo marchio automobilistico Aehra, ossia la startup italo-statunitense che vuole sfruttare al massimo la tecnologia e le potenzialità dei veicoli elettrici e della guida autonoma, per inserirsi nel mercato delle auto della prossima generazione. Le prime due vetture dell’azienda saranno rispettivamente una suv e una berlina: saranno presentate nel corso del 2022, con le loro prime consegne previste nel 2025. 

CONCEPITI SU BASE ELETTRICA - Secondo i fondatori della Aehra, le auto elettriche attualmente in commercio sono basate sui modelli tradizionali e applicano solo una diversa forma di alimentazione a strutture studiate per motori a combustione interna. Per questo motivo le vetture della startup sono studiate appositamente per un’architettura a corrente con l’aerodinamica, il design, lo spazio dell'abitacolo, il comfort a bordo specifici pensate per permettere un alto rendimento in termini di autonomia e prestazioni. Infatti, i primi numeri dichiarati dall’azienda, preannunciano l’arrivo di due auto con almeno 800 chilometri di autonomia.


> Nella foto qui sopra Hazim Nada e Sandro Andreotti fondatori di Aehra.

SI PUNTA SULL’ESPERIENZA - Nei prossimi anni le performance delle vetture saranno degli indicatori di valore, ma che non determineranno la scelta dei clienti: per l’Aehra saranno infatti la forma del veicolo e l’abitabilità le due caratteristiche imprescindibili che guideranno la scelta degli automobilisti (per esempio la suv avrà un ampio spazio a bordo, per ospitare comodamente cinque persone). Per quanto riguarda l’acquisto delle vetture, che avverrà online, ci sarà anche a disposizione un servizio di ricerca e post-vendita completo, che prevederà anche la formula dell’iscrizione in una membership di proprietari Aehra.

PRODUZIONE DI QUALITÀ ED ESPERIENZA - La produzione di serie prevederà l’utilizzo dei materiali compositi, per ridurre il più possibile il peso della scocca, mentre le linee di assemblaggio e di verniciatura dei veicoli non saranno internalizzate, per abbattere i costi. Tra i volti dell’Aehra segnaliamo Hazim Nada, il ceo dell’azienda, e che nel 2015 fondò Aero Gravity, ossia la galleria del vento verticale più grande d'Europa con Sandro Andreotti (che è anche co-fondatore di Aehra, entrambi nella foto qui sopra). Alla guida del dipartimento di design dell’azienda, l’ex direttore del centro stile Lamborghini, Filippo Perini: il designer che ha seguito lo sviluppo dell’Aventador, della Murciélago LP 640, della Huracán, della Urus e della Reventon. Figura che ha anticipato l’utilizzo di forme funzionali per i prossimi modelli della Aehra, che saranno caratterizzati da un’aereodinamica avanzata. Nel piano di sviluppo la startup punta a introdurre i veicoli nei mercati chiave, tra cui: il Nord America, l’Europa, la Cina e gli Stati Arabi del Golfo, considerati come le principali aree di riferimento.

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Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 07:38
Sempre marchi nuovi... ma con tutti i marchi scomparsi o dormienti che ci sono non è meglio rispolverare qualche gloria del passato? Solo per restare in Italia, Isotta Fraschini, Iso Rivolta o, per essere un po' esotici, De Tomaso...
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2022 - 08:12
Ma perchè mai ? Per quale stravagante motivo si dovrebbe preferire un marchio vecchio, ad uno nuovo ? Anzi, proprio perchè devo rimarcare che la mia azienda fa qualcosa di diverso da ciò che è sempre stato proposto, non utilizzo marchi già nella storia automobilistica, ma qualcosa di nuovo e attuale.
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 09:22
Non c'è nessun motivo stravagante, solo il fascino che certi brand suscitano negli appassionati. Si può benissimo proporre qualcosa di diverso e innovativo sotto insegne gloriose, tanto più che ci sono tanti marchi "dormienti" che hanno fatto dell'innovazione e della "diversità" la loro cifra stilistica!
Ritratto di Luk maserati
30 giugno 2022 - 12:09
2
Bisogna vedere quali di questi nomi dormienti sia effettivamente disponibile/in vendita e se lo sforzo economico di acquisirlo serva. Vantare poi una storia di diversi decenni fà, con tanto di chiusura/fallimento e poi costruire oggi qualcosa che non ha nulla a che farci non ha molto senso. Oltretutto questi, dalle dichiarazioni, sembra proprio volersi slegare dalla tradizione e storia automobilistica per proporre "qualcosa di nuovo". Vedremo se si concretizzerà o sarà l'ennesimo fuoco di paglia con annunci e proclami che poi sparisce o rinvia per difficoltà di realizzazione o aspetti economici.
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 15:13
Mica parliamo di fare auto con marchio Mivar... X-))) Però il fatto della proprietà del brand è vero, è un problema... molti come, che ne so? Talbot, Innocenti, DKW, ecc. sono "dormienti" perché inutilizzati dai proprietari, altri tipo Rover non possono essere usati, ecc.! Però vuoi mettere quanta più presa sul grande pubblico avrebbe una Isotta Fraschini rispetto a un brand sconosciuto? Di Tesla non ne nascono tante...
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 11:43
Talbot è stato utilizzato malissimo da Chrysler Europe quella volta nel 1980 circa, cioè i modelli Horizon e Samba erano anche una buona risposta alla Golf e alla 127 per dire, però si poteva benissimo continuare ad usare SIMCA che era più adatto e francese, Talbot quella vera era una Casa britannica di gran prestigio che continuava nell'anteguerra a costruire auto superiori alle Sunbeam che l'aveva acquisita e già Sunbeam col suo modello 3 Litre era una concorrente delle famose blower Bentley 4.5 Litre che vincevano a Le Mans e tra le auto più prestigiose dell'epoca, appunto sempre le 3 Litre erano considerate da molti superiori alle Rolls Royce... Guardatevi che capolavori di stile classico inglese le Talbot 75, 95 e 105 degli anni 30.
Ritratto di Oxygenerator
1 luglio 2022 - 11:54
Stiamo parlando di quasi 100 anni fa ???
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 15:54
Talbot è stato usato per le auto e poi per i furgoni che erano dei Ducato fino quasi al 2000... Isotta Fraschini fa motori ferroviari e marini, Sunbeam esisteva fino a metà anni 80, Triumph fa le moto, in realtà quasi tutti i marchi sono arrivati, in qualche maniera, molto vicini ai nostri giorni.
Ritratto di bangalora
1 luglio 2022 - 18:22
Oramai i marchi passati sono solo un ricordo ora abbiamo bisogno di nuovi stimoli e i giovani hanno molta piu' fantasia e coraggio di molti di noi. Largo ai giovani, alle nuove leve e alle teste fini, non lasciamoli scappare dell'Italia abbiamo moltissimi giovani bravi.
Ritratto di BZ808
1 luglio 2022 - 21:48
Ma chi ha detto.che devono scappare? Chi dice che non devono portare avanti idee nuove? Io parlo di brand, di appeal, di marketing! Un brand noto, storico e dal fascino indiscusso può essere solo un bel viatico per qualcosa di innovativo, giovane e in cerca di visibilità!
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2022 - 13:06
Si ma sono legati ad un’altra epoca. Anche fare uno smartphone adesso col marchio olivetti, non aggiunge niente.
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 15:15
Dipende dal tipo di pubblico sul quale vuoi far presa... qui si parla di un target elevato, un brand iconico può essere un ottimo apripista...
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 16:01
Io sarà almeno da 40 anni che nei miei disegni utilizzo sempre marchi dismessi e vanno benissimo, quello che dev'essere moderno è il prodotto, certo che non potrai mai vendere un'auto costosa davvero col marchio Peugeot, mentre con Delage potresti: ecco un vantaggio dei marchi desueti, comunque oggi sono rinati (e a volte già rimorti...) marchi come Bugatti, Hispano Suiza, Borgward, Austro Daimler, MG, Roewe Rover etc etc, mi fanno impazzire i marchi del passato e quelli appena nati, alcuni attuali, mi stancano e basta, non c'è realmente un vantaggio nel marchio nuovo come Aehra o in uno ripreso dal passato e mitico come Isotta Fraschini ad esempio, semplicemente il prodotto deve essere all'altezza, Audi ad esempio ripreso negli anni 60 da un marchio dormiente del 1909 e che 50 anni fa evolveva le DKW - NSU in auto di lusso ha avuto un enorme successo ma ci hanno lavorato tantissimo, la cosa più facile è avere Lancia e lasciarlo lì...
Ritratto di bangalora
1 luglio 2022 - 22:40
Ovvio
Ritratto di Goelectric
30 giugno 2022 - 12:13
Da ignorante quale sono, devo però ammettere, che se la stessa auto(elettrica), fosse prodotta da fiat, per citarne una, e la solita chinchunlan cinese, prenderei fiat, o anche un nuovo marchio, non per forza cinese.
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2022 - 13:11
Ma fiat non è un marchio dormiente. Se fosse tra questa e autobianchi ? Cambia nulla?
Ritratto di Goelectric
30 giugno 2022 - 13:41
Se fiat non é dormiente, io sono brad pitt!:D scherzi a parte, non saprei risponderti ma paradossalmente comprerei autobianchi
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 15:24
Io pure... credo sia lo stesso motivo per cui in tanti hanno comprato e comprano ancora la 500 anche se è una Panda molto più scomoda: il fascino dell'icona!
Ritratto di LoSvizzero
30 giugno 2022 - 14:58
il passato ......è Passato !! nuove idee e nuove visioni servono all'Italia. Bisogna svecchiare si ...il parco Auto , ma sopratutto bisogna svecchiare menti obsolete , bisogna guardare al Futuro e non a quello che diceva la Nonna . Oppure ....potete sempre aspettare RdC.....
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 15:18
Quindi fare una vettura innovativa "sotto l'ombrello" di un'icona del passato è da vecchi? Innovativo, per me, deve essere il prodotto, il resto è marketing...
Ritratto di Oxygenerator
1 luglio 2022 - 08:10
Vero, ma lei fa un marketing per l’italiano medio che compra panda e 500. Isotta fraschini ormai, ha chiuso i battenti negli anni 40/50. Son convinto che siano veramente poche le persone che ne abbiano sentito parlare, per non parlare del fallimento negli anni 2000 col tentativo di rilancio del nome con motori Audi.
Ritratto di BZ808
1 luglio 2022 - 09:24
Credo che il target in questione conosca molto bene il brand Isotta Fraschini... Credo che le cause dei fallimenti non dipendessero dal brand, ma dall'imprenditoria impreparata e dal terreno tutt'altro che fertile che c'è in Italia!
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 09:56
Elenco dei marchi che potrebbero decisamente avere un senso anche oggi negli anni 20 del 2000, perchè avevano delle loro caratteristiche di mercato o geografiche diciamo così: Isotta Fraschini (la Rolls italiana e forse anche qualcosa di più) Itala, Diatto, e OSCA e forse anche Bianchi per l'Italia, Delage, Delahaye, Hotchkiss, SIMCA e Facel Vega per la Francia, Abadal, Pegaso e Hispano Suiza (quest'ultimo è già stato recuperato oggi) per la Spagna, DKW, Trabant, Wartburg, NSU, Adler e Borgward (già ricuperato) per la Germania, Packard, Pontiac, Oldsmobile e Studebaker oltre che Auburn per gli USA, più Imperia / Minerva per il Belgio, DAF / Spyker per l'Olanda, Steyr + Graef und Stift per l'Austria, Tatra per la Cecoslovacchia, Volga e Moskvic, e magari Sabra per Israele e Argyll per la Scozia. Evito l'elenco delle Case inglesi perchè si è tentato di ricuperarle quasi tutte dato il contributo fondamentale alla storia e passione per l'automobilismo, ma sarebbero almeno una cinquantina...
Ritratto di TheViking
1 luglio 2022 - 12:15
@Oxygenerator, concordo... manco ricordavo che Isotta Fraschini facesse automobili. Me la ricordo solo per alcuni motori aeronautici del secolo scorso (e sono nato negli anni '80).
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 16:06
Poi ci vuole un secondo e mezzo a fare ricordare e anzi desiderare un marchio, basti pensare a Tesla (e su certi mercati Nio o BYD, ricordiamoci che BYD solo 10 anni fa era famoso solo per aver imitato graficamente il logo di BMW... Ora tutti vogliono imitare BYD...) o Oppo, Huawei O Xiaomi, dipende dalla qualità del prodotto, di solito quando si fa una brutta figura poi è per sempre.
Ritratto di BZ808
1 luglio 2022 - 21:51
Oddio, nato negli '80 come me e non sai che la Isotta Fraschini faceva auto di lusso?!?
Ritratto di Goelectric
30 giugno 2022 - 17:16
Concordo fino al Rdc, era per "acchiappare" commenti??
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
30 giugno 2022 - 21:27
@LoSvizzero, preferisco la terza o quarta via, la Nonna, il Futuro che non mi piace e il RDC no!
Ritratto di giulio 2021
30 giugno 2022 - 08:46
Io sono secoli che disegno nuove : Diatto, Hotchkiss, Delage, Packard, DKW, NSU, Austin, Riley etc etc
Ritratto di Goelectric
30 giugno 2022 - 12:15
Si lo sappiamo giulio, lo sappiamo....
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
30 giugno 2022 - 21:28
Si faccia assumere da qualche azienda del settore, allora.
Ritratto di Giocatore1
30 giugno 2022 - 14:41
2
Ma meno male, perché andare a rovinare marchi storici del passato facendo auto che non avrebbero niente a che fare con il loro heritage? Ben vengano marchi nuovi per una nuova concezione di auto
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 15:21
Per quale motivo non avrebbero nulla a che fare? Una elegante berlina d'alta gamma stonerebbe col marchio Isotta Fraschini?
Ritratto di Giocatore1
30 giugno 2022 - 15:43
2
Se di Isotta fraschini avesse solo il marchio, sì.
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 15:50
Non credo una torpedo 6.000 di cilindrata a benzina sia omologabile oggi...
Ritratto di Giocatore1
30 giugno 2022 - 15:59
2
Infatti, da qui il mio commento iniziale. Già i marchi che ci sono adesso sono decisamente troppi, essendo che orami si differenziano i gruppi e non i marchi, aggiungerne altri che sarebbero solo rebranding di quelli già esistenti che senso avrebbe? Non è solo una questione di termico o elettrico, una Isotta fraschini di oggi nascerebbe nel gruppo stellantis e sarebbe una copia su base Peugeot come tutte le altre. Già Fanno fatica a gestire alfa lancia e ds, non credo che con Isotta andrebbe diversamente.
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 21:01
Isotta Fraschini non è di proprietà Stellantis...
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 09:31
Non sono troppi sono troppo pochi, sapete quanati marchi esisitevano nei soli Stati Uniti attorno all'inizio del 1900 o anche negli anni 20; alcune migliaia, e tutti concentrati tra New York, New England e Mid West, e senza un centesimo del marketing, del consumismo, della comunicazione che c'è oggi, ricordo un filmato girato a Parigi più di 100 anni fa, ad ogni passo c'era la vetrina di un concessionario, ogni volta di un marchio diverso, decine di volte di più rispetto ad oggi, pazzesco dover scegliere un'auto in quelle condizioni (per chi poteva) c'era veramente una scelta infinita, altro che oggi dove se hai pochi soldi è italo francese, se ne hai di più è tedesca.
Ritratto di Giocatore1
1 luglio 2022 - 13:43
2
@giulio sono troppi perché non sono più differenziati come prima. Ogni macchina viene venduta con 3/4 marchi diversi
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 16:12
Prova a distinguere una auto americana soprattutto del 1920 da un'altra, erano davvero tutte uguali, e quasi sempre avevano parti in comune, il motore spesso era un Continental i fari quasi sempre della Solar etc etc, una situazione abbastanza simile a quella di oggi alla fine, e ben diversa da quella di soli 10 anni fa a d esempio, se uno abitava in Indiana comprava facilmente un'auto di una marca locale, se abitava in Connecticut lo stesso e così via...
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 16:09
Perchè non dovrebbero essere all'altezza del passato auto che usano nomi storici e e prestigiosi del passato... Quelli attuali forse non sono del tutto all'altezza di tutto il loro passato, a dire il vero Fiat a inizio 900 faceva le vere supercar dell'epoca, in pratica l'unica auto che sul mercato USA nel 1910 circa costava oltre 10.000 dollari, una cifra veramente astronomica, però alla fine tentar non nuoce...
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
30 giugno 2022 - 21:21
@BZ808 comunque De Tomaso dovrebbe produrre la P72, quello sì che è un bel marchio.
Ritratto di BZ808
30 giugno 2022 - 22:15
Hai ragione, non lo ricordavo...
Ritratto di alvola2023
30 giugno 2022 - 08:13
Addio Porsche, Bmw, Tesla, ecc. Questi ho paura che venderanno come il cocco sul bagnasciuga in pieno ferragosto.
Ritratto di giulio 2021
30 giugno 2022 - 08:48
Non ho capito bene l'azienda sembra più italiana che americana, è americana nel senso che forse produrranno lì perchè è più facile: speriamo di no. Figuratevi Vinfast che produrrà negli USA, se avesse scelto l'Italia solo di burocrazia aspettavano fino al 2030 solo per sbrogliare le prime carte...
Ritratto di alvola2023
30 giugno 2022 - 08:51
Sull'ultima parte presumo ci sia tanto di vero, purtroppo.
Ritratto di giulio 2021
30 giugno 2022 - 09:01
Aehra come marchio somiglia a Aptera. Comunque speriamo bene, è praticamente la prima start up italiana che sento.
Ritratto di Santhiago
30 giugno 2022 - 09:50
Nel senso di "a prezzi spropositati"?
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
30 giugno 2022 - 22:17
@alvola2023 sì, che riposino in pace.
Ritratto di studio75
30 giugno 2022 - 09:50
5
I costi si abbattono con economie di scala. Questa nuova realtà mi sembra troppo piccola per riuscire a contenerli.
Ritratto di IloveDR
30 giugno 2022 - 10:01
3
probabilmente seguiranno la strada percorsa da DR Motors...è solo un gioco di Marchi
Ritratto di Volpe bianca
30 giugno 2022 - 10:21
Nuovo brand e acquisto online... nemmeno uno smartphone lo acquisterei online, figuriamoci un'auto.
Ritratto di studio75
30 giugno 2022 - 12:00
5
Gli ultimi smartphone presi tutti on line. Credo che l'ultima cosa acquistata in negozio sia stato 10/12 anni fa
Ritratto di Road Runner Superbird
30 giugno 2022 - 15:44
Dalle esperienze che ho avuto il concessionario ha mediato quanto potrebbe fare un buon sito di vendite, quindi acquisterei un'auto online. Mi basterebbe uno showroom per toccare con mano e una rete assistenza reale.
Ritratto di TheViking
1 luglio 2022 - 16:21
@Volpe Bianca, lo smartphone anche sì che lo compro online (certe volte), ma l'auto concordo che mi ci devo sedere dentro e fare il test drive, altrimenti ciao. Anzi, di solito ai test drive ci vado accompagnato, così ad un certo punto mi siedo anche dietro per valutare l'abitabilità e la rumorosità dei posti posteriori.
Ritratto di Ferrari4ever
30 giugno 2022 - 11:47
1
Almeno come designer non hanno preso un chissà chi.
Ritratto di otttoz
30 giugno 2022 - 12:54
Fastidio questo corteggiamento ai premium quando la massa è discount....
Ritratto di Tu_Turbo48
30 giugno 2022 - 13:53
Mah tutti sti marchi nuovi di aziende sconosciute non hanno minimamente un perché. Già c'è ne stanno una miriade con tanta concorrenza nelle vendite. Comunque contenti loro.
Ritratto di Mauriglio
30 giugno 2022 - 14:27
Dietro ci sarà l'Ennesimo marchio Cinese?
Ritratto di Rav
30 giugno 2022 - 16:42
4
Se penso a Porsche, Mercedes, BMW, addirittura Audi che fino agli anni '70 faceva delle Prinz che non si capiva quale fosse il davanti e quale il dietro, Lexus e Infiniti che nate nell''89 a distanza di poco più di 30anni oggi se la giocano con marchi centenari, vedo delle Case che sono partite dall'essere poco più che generaliste, hanno investito nella qualità e nel marketing e POI col tempo sono diventate premium. La stessa Tesla, oggi considerata premium, non si è mai autodefinita tale all'inizio. Oggi saltano fuori tutti questi marchi che dicono di essere premium e fanno una macchina. Altri come Cupra cambiano nome a quel che c'era prima, alzano i prezzi e diventano premium o giù di lì. Per me è inconcepibile ma capisco sia frutto dell'azzeramento della conoscenza e della storia. A mio parere se compro una Ferrari lo faccio ancora, a parte perchè la macchina mi piace, per la storia che c'è dietro quel cavallino. Per quanto le prestazioni e la qualità possano essere simili una Pinco Pallo non sarà mai al livello di una Ferrari, salvo arrivarci dopo tot anni se investe a tutto spiano. Il problema è che ai nuovi acquirenti interessa solo che quel cavallino venga VISTO agli occhi della gente come fico e possano essere invidiati e considerati qualcuno. Anche se quel cavallino fosse piuttosto un asino. E questo vale in automotive come in qualsiasi altro campo. Sarebbe come dire che visto che sono due monoposto quasi uguali, una Ferrari, una Merceder e una Hass sono marchi dello stesso livello e blasone.
Ritratto di alvola2023
30 giugno 2022 - 17:09
Premesso quanto sia antipatico fare il "lamentone" della situazione. Ma va detto che oggi, usiamo una definizione eufemistica, la competenza automobilistica è mutata. Senza troppo dilungarmi: l'automobilista duepuntozero, magari il sound di un V6-V8 gli fa pure ribrezzo (e preferirebbe il sibilo di una bev), mentre qualora ne avesse la possibilità per auto di certi livelli punterebbe piuttosto dritto al touch che quando accendi l'auto cambia inclinazione o fuoriesce da qualche cavità, per poterci poi fare il video da mettere sul proprio profilo social: Figho!
Ritratto di Flynn
1 luglio 2022 - 18:58
2
Caro Alvola, si stava meglio quando c’era l’Euro 3 !!!
Ritratto di Goelectric
30 giugno 2022 - 20:44
Purtroppo é vero, lo dimostrerà il nuovo suv ferrari:basta che ce il cavallino...
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
30 giugno 2022 - 21:40
@RAV, in parole povere vanità, che noia! Se fossi nei loro panni, vorrei qualcosa di unico esclusivamente per possederne la bellezza.
Ritratto di TheViking
1 luglio 2022 - 12:27
@Rav se compro una Ferrari o una Lamborghini sto anche facendo un investimento nel tempo, non sto comprando "solo" una supercar, in particolar modo perché comunque parliamo di un'auto con numeri di unità prodotte decisamente bassi rispetto alla media. Comunque, basterà verificare tra qualche anno quali saranno ad esempio i prezzi medi di vendita di una Urus. Sono convinto che non si deprezzeranno come i Cayenne o Audi Q7 o quel che siano, ma vedremo :)
Ritratto di Trattoretto
30 giugno 2022 - 18:19
Sono l'equivalente dei costruttori artigianali di una volta. L'iniziativa è interessante. Poi quanto durino non si sa. Sempre che non diventi un caso come quello della cinesona emiliana
Ritratto di Vincenzo1973
30 giugno 2022 - 21:13
solo in Italia sono nati nel corso degli ultimi 130 anni centinaia di marchi.sono sopravvissuti in pochi. normale quindi che nascano , sarebbe strano il contrario, ed il momento ( vista la transizione epocale) è quello giusto
Ritratto di Velocissimo
30 giugno 2022 - 22:12
E costerà 3000 euro e ti mandano pure il panettone a Natale
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 09:34
Però che non sia la solita tecnologia cinese elettrica e un marchio esclusivo e nostrano per farla pagare in valuta italiana...
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2022 - 16:15
Poi leggi bene anche altri articoli di questi giovani italiani molto bravi che hanno fondato sta Aehra e dichiarano che compreranno quasi tutte le componenti in Cina, compresi magari telai completi e batterie, una operazione quasi alla Di Risio / DR, e a prezzi per l'Europa, comunque nel campo dell'elettrico si sa il lusso sarà anche cinese.
Ritratto di Flynn
1 luglio 2022 - 19:01
2
Prima il lusso cinese, poi lo stile cipriota e infine l’invasione aliena, mentre a Mestre gli ubriachi usciti dall’Osteria della Marisa continueranno a mettere i paletti intorno ad auto di dubbio gusto.
Ritratto di Lorenz99
3 luglio 2022 - 11:01
EVIDENTEMENTE STI ELETTROSUV NON SONO COSÌ COMPLESSI E COSTOSI DA REALIZZARE, A GIUDICARE DAI MARCHI CHE SPUNTANO OGNI 10/15 GIORNI. ALLA FINE SI ASSEMBLA TUTTA COMPONENTISTICA PROGETTATA E SVILUPPATA DA ALTRI FORNITORI, BASTA UNO STILISTA DECENTE CHE SAPPIA COMBINARE CERCHI DA 22, STRISCIADI LED,DOPPIO TABLET E MANIGLIE A SCOMPARSA, LA CALANDRA MANCO PIÙ ENECESSARIA, E IL GIOCO È FATTO. PER QUANTO TEMPO VORRANO CONVINCERCI CHE LE ELETTRICHE DEBBANO COSTARE IL DOPPIO DELLE BENZINA? SARANNO SMARTPHONE PIÙ GROSSI CHE QUANDO LA BATTERIA SI ROMPE ,CONVERRÀ RICOMPRARNE UN ALTRO, O MEGLIO AGGIORNARE LA TARIFFA CON PIÙKW E RICARICHE ILLIMITATE , E PROBABILMENTE VENDUTE PRINCIPALMENTE ON LINE ,CON ABBINAMENTO NETFLIX/MOBILE/INTERNET/ENEL/SUV CON ADDEBITO SU RID

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