MISSIONE COMPIUTA - Il gruppo Q8 ha concluso l'acquisizione delle attività di distribuzione carburanti operata dalla Shell in Italia, diventando così il secondo operatore nel mercato petrolifero del paese dopo Eni. Entusiastiche, come da copione, le parole del presidente e amministratore delegato della Kuwait Petroleum, Alessandro Gilotti, che ha poi sottolineato come: “La nostra rete passa da 2.700 a circa 3.500 punti vendita e diventa più capillare, sostenibile e innovativa, a tutto vantaggio dei consumatori e del sistema”.
ANTITRUST RAPIDO - L'operazione risale allo scorso febbraio, quando Shell ha optato per l'abbandono della rete dei distributori di carburanti in Italia: l'accordo preliminare raggiunto dalla Shell e Kuwait Petroleum International per la cessione delle partecipazioni attive nei business Shell Rete, Aviazione, Supply e Distribuzione in Italia prevedeva la cessione delle attività alla Q8. Le stazioni di servizio interessate al “cambio di bandiera” sono state 830; 220 i dipendenti della Shell assorbiti da Kuwait Petroleum. Con il nullaosta dell'Antitrust, l'operazione poteva dirsi conclusa: il pool di Giovanni Pitruzzella ha fatto veramente presto, anticipando il fatidico sì che in molti si attendevano per fine anno.
SEGNALE FORTE - Gilotti definisce l'impegno della propria azienda "un segno di grande fiducia nel Paese, al cui futuro guardiamo con ottimismo ed alla cui crescita vogliamo contribuire attivamente. Ci auguriamo che questo segnale possa essere colto appieno dai decision makers e dall'opinione pubblica. Rappresenta, infatti, un contributo concreto a quella ripresa degli investimenti internazionali, che tutti auspicano".