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Alla scoperta dei giovani piloti italiani: Edoardo Mortara

13 agosto 2010

Vive da sempre a Ginevra, padre italiano e madre francese, ma difende i colori italiani e quando vince risuona l’inno di Mameli. E’ sicuramente il miglior talento nostrano degli ultimi anni.

IN VETTA ALLA CLASSIFICA - Potrebbe essere l'unico pilota italiano a portarci un titolo internazionale di grande prestigio. Edoardo Mortara comanda con 18 punti di vantaggio su Marco Wittmann la classifica generale della FORMULA 3 Euro Series ed ha tutte le intenzioni di far risuonare l'inno di Mameli anche nelle prossime gare. Dopo Giorgio Pantano campione della GP2 nel 2008 e Gabriele Tarquini vincitore del WTCC nel 2009, Mortara potrebbe compiere un favoloso tris nazionale. Il suo cammino è da vero leader. Su dieci gare disputate, il pilota del team Signature-Volkswagen ha colto quattro vittorie, tre pole, un secondo e due terzi posti. E, soprattutto, sta per infrangere il dominio assoluto del binomio ART-Mercedes nella categoria, che ha conquistato ininterrottamente il titolo europeo a partire dal 2004.

Qual è il segreto per battere il team ART? Il motore Volkswagen pareva la cenerentola della serie, invece...
"La ART e il propulsore Mercedes sono sempre molto forti e competitivi, ma noi abbiamo lavorato molto bene nella fase pre campionato sviluppando al meglio la monoposto e i motori. La ART ha sempre presentato una macchina imbattibile, ora li abbiamo raggiunti e tra le vetture del team Signature e quelle della squadra di Vasseur non c'è nessuna differenza. Quella te la devi costruire in pista, dare quel qualcosa in più che ti porta a stare davanti. Gli anni scorsi invece, la prevalenza del mezzo di ART era decisamente superiore".


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Dove riesci a fare la differenza con i piloti ART?

"In qualifica siamo sempre molto vicini, poi in gara loro fanno errori. Il pilota di punta della ART è Bottas, ma vedo che spesso si perde, commette errori banali. La nostra forza è che non sbagliamo mai".

Chi vedi come tuo principale avversario alla conquista del titolo?
"Al momento direi che devo guardarmi dal mio compagno di squadra Wittmann. È un ragazzo veloce, che spinge forte. Ma non ci penso. Faccio la mia corsa weekend per weekend e quando la macchina risponde così bene, tutto viene facile, non c'è molto da preoccuparsi".

Stai amministrando? Fai il ragioniere considerando la tua posizione in classifica?
"Assolutamente no. Vado sempre all'attacco, è ancora presto per mettersi a fare i conti".

Il campionato conta poche monoposto al via. Pensi che questo possa mettere in ombra il tuo dominio?
"Il livello, e non lo dico io, è molto alto e sotto gli occhi di tutti. Meglio poche monoposto ma di qualità che avere trenta vetture sullo schieramento e piloti di poco valore. I ragazzi che sono nelle prime file sono veramente forti ed esperti come Bottas, Sims, Merhi, Wittmann e via via tutti gli altri".


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Hai compiuto un passo coraggioso tornando nella F.3 europea dopo una stagione di GP2. Una scelta che ti sta dando soddisfazioni.

"In questo mondo bisogna fare una sola cosa: vincere. I risultati giustificano le scelte. Ora si dice che ho fatto bene a ritornare in questa categoria, ma se fossi andato male per vari motivi, indipendenti da me, sarei stato criticato".

Tornerai a Macao? Nessuno vi ha vinto due volte.
"Penso proprio di tornarci a Macao. Ci vado volentieri, la pista è affascinante e non capisco perché se un pilota ha già vinto una gara del genere non può riprovarci".

Come vedi il futuro?
"Ho qualche idea, ma per il momento non ho ricevuto chiamate importanti. La Formula 1? Ci vogliono i soldi e gli agganci giusti. Non ho nessuna di queste due opzioni. Forse la Formula 1 non fa per me, non so che dire. Vedo che nel mondiale ci sono grandi differenze tra i top team e le piccole squadre. Preferisco vincere in campionati minori piuttosto che beccarmi tre giri ad ogni Gran Premio tanto per dire che sono in Formula 1...".

Hai mai pensato agli USA o al Giappone?
"Lo scorso inverno avevo qualche trattativa per andare negli Stati Uniti, ma era troppo tardi. Vediamo per il 2011 cosa emerge".

Chi vince la Formula 3 Euro Series ha qualche premio particolare?
"Avrò la possibilità di provare l'Audi del DTM e la monoposto della World Series Renault, con la quale ho già disputato un paio di gare nel 2009".
 



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