EFFETTO CONTRARIO - Il governo ha appena introdotto una norma che vieta la patente a chi soffre di Osas (sindrome delle apnee ostruttive del sonno), cioè quelle alterazioni respiratorie durante il sonno, che possono causare un'eccessiva sonnolenza diurna. Ma c’è chi ha qualche dubbio. Maria Grazia del Medico, presidente della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno onlus, ritiene questa regola controproducente. E spiega: “Un’occasione mancata. Anzi, per i guidatori che soffrono di apnee notturne, è chiaro il rischio di indurli a non dichiarare la sindrome per non perdere il posto di lavoro”.
INTERESSA I PROFESSIONISTI - La nuova norma “potrebbe provocare nei conducenti professionali (autotrasportatori, guidatori di taxi, bus e auto a noleggio) e nei privati che usano l’auto per lavoro, timori piuttosto fondati sulla possibilità di perdere l’occupazione qualora si accertasse questa patologia che, in realtà, è facilmente diagnosticabile e curabile”. La soluzione, secondo il presidente della Fondazione, “sarebbe quella di rendere obbligatori i test preventivi di accertamento di Osas per tutti o almeno per i conducenti professionali”: il riferimento è alla polisonnografia. Cioè la registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte.