RECLAMANO DIRITTI - Si chiama “Woman2drive” la protesta nata sul web che oggi farà scendere per le strade di Riad, capitale dell'Arabia Saudita, le donne alla guida di auto. Un atto di forza contro le regole del re Abdullah, che vieta la guida al gentil sesso. Non è la sola discriminazione nei confronti delle donne, che ancora oggi non possono votare, uscire di casa o prendere decisioni senza un tutore di sesso maschile.
MOBILITAZIONE DAL WEB - All'origine della rivolta ci sarebbe l'arresto di una 32enne, finita in carcere per due settimane perché aveva messo su internet un video che la ritraeva mentre guidava un'auto nelle parte orientale del Paese. Oltre tremila persone hanno firmato un petizione in suo favore rivolta a re Abdullah, mentre sulla sua pagina Facebook il numero dei sostenitori avrebbe già raggiunto quota 24mila.
UN CLIMA POCO SERENO - La protesta dovrebbe continuare anche nei prossimi giorni, fino a quando il sovrano non deciderà di revocare il divieto alla guida per le donne. Le tensioni non mancano: come riportano le principali agenzie stampa, sul web è già apparsa una controprotesta che invita i mariti a picchiare le mogli che non rispetteranno l'attuale legge.