CHI PIÙ SPENDE MENO SPENDE - Parlare di spendere di più, in questi tempi di pare quasi assurdo, ma tenendo presente il detto “chi più spende meno spende”, forse ci sono dei casi che vale la pena, perché il lavoro così fatto permetterebbe di risparmiare in altri modi. È il caso dell’asfaltatura delle strade e dei materiali che si usano per farlo. Impiegando infatti miscele contenenti granulato di pneumatici dismessi (chiamato “polverino”) si ottiene un manto stradale più efficiente che si conserva più a lungo, richiedendo quindi una sostituzione meno frequente.
PIÙ CARO MA PIÙ DURATURO - Il costo è maggiore del 10-30% rispetto alle miscele normali, ma ci sarebbe da tenere conto anche dei vantaggi ambientali, perché tale pratica aiuta a smaltire le gomme dimesse, il rotolamento è migliore quindi fa risparmiare carburante e infine la rumorosità è minore. Senza considerare i vantaggi in termini di sicurezza, derivanti dal fatto che tale asfaltatura creano migliori drenaggio e aderenza.
ALL'ESTERO SI FA - Questi temi sono stati discussi a Rovereto, in provincia di Trento, il 22 giugno scorso nel corso del 4° convegno su “Asfalti Gommati: una scelta a favore dell’ambiente e della sicurezza”, organizzato dall’Unirigom, l’unione delle aziende che operano nel settore del recupero dei pneumatici dismessi. Alla conferenza hanno partecipato numerosi operatori e rappresentanti di enti e aziende straniere, che hanno portato la testimonianze di esperienze fatte all’estero. Perché in alcuni Paesi la pratica di “miscelare” le gomme vecchie con l’asfalto (in una percentuale attorno al 15%) è praticata da tempo. Negli Usa, per esempio, viene fatto normalmente in 28 Stati, mentre altre importanti esperienze sono state compiute in Olanda e Spagna.
RICICLIAMO LE GOMME - In Italia la tecnica della miscela con polverino è conosciuta e non mancano aziende che sono in grado di metterla in opera. Ma finora le applicazioni sono state a livello sperimentale: in particolare in Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana ed Emilia Romagna. Si tratta invece di renderle la norma. Anche perché l’impiego in questo modo delle gomme fuori uso aiuterebbe anche nello smaltimento delle stesse. Secondo le statistiche di Ecopneus in Italia sono dismessi ogni anno circa 25 milioni di pneumatici, cioè circa 400.000 tonnellate. Di queste circa il 45% viene avviato a recupero energetico, meno del 25% viene granulato e il 30% è abbandonato nelle discariche, nonostante sia vietato.