NUOVA ERA - L’inglese Aston Martin, nota per le sue sportive ad altissime prestazioni, era fra le poche case automobilistiche a non aver mai realizzato una suv. Da oggi si può parlare al passato, dopo che al Salone dell’automobile di Los Angeles 2019 è stata mostrata in anteprima l’Aston Martin DBX, suv di lusso rivale di Bentley Bentayga e Lamborghini Urus che arriverà sul mercato dal secondo trimestre 2020; il prezzo non è stato ancora annunciato, però in Italia dovrebbe essere di circa 200.000 euro. La DBX ha dimensioni importanti, perché misura 504 cm in lunghezza, 200 cm in larghezza e 168 cm in altezza, ma la bombatura nel cofano, i muscolosi passaruota e il tetto spiovente le conferiscono una certa aggressività, enfatizzata dai particolari in comune con la sportiva V8 Vantage, come la grande mascherina anteriore e il posteriore a coda d’anatra. Nella vista laterale spiccano i 304 cm di distanza fra il centro delle ruote anteriori e posteriori.
NON TEME L'OFFROAD - L’Aston Martin DBX, che sarà costruita nel nuovo stabilimento di St. Athan in Galles, ha richiesto quattro anni di sviluppo e un approccio non convenzionale, perché la casa inglese non si era mai cimentata con le auto alte da terra. Il risultato però sembra all’altezza delle aspettative, stando alla casa inglese, che al volante degli esemplari di test ha percorso 8.000 chilometri nell’impegnativo circuito tedesco del Nürburgring, alcune strade deò Rally del Galles e anche tratti in fuoristrada, dov’è stata messa alla prova la trazione integrale a controllo elettronico: se la strada lo permette quasi il 100% della coppia può arrivare alle ruote posteriori, ma su fondo bagnato il 47% della coppia arriva alle ruote anteriori e il 53% a quelle dietro. È presente inoltre il differenziale posteriore a controllo elettronico, che ripartisce la coppia in modo più preciso fra le ruote di quell’asse. In fuoristrada sono state messe alla prova anche le sospensioni con molle ad aria, in grado di alzarsi fino a 4,5 cm e di abbassarsi fino a 5 cm rispetto alla posizione standard (in questa l’altezza da terra è di 19 cm): l’Aston Martin DBX può superare guadi profondi anche 50 cm, oppure “acquattarsi” nei veloci trasferimenti in autostrada.
BAULE A PROVA DI FAMIGLIA - Dove l’Aston Martin è andata sul sicuro è all’interno, perché la DBX esprime quell’impressione di opulenza tipica della casa inglese: sono presenti rivestimenti in pelle o Alcantara e finiture in metallo, legno o vetro. A impreziosire il tutto ci sono il cruscotto digitale di 12,3” e lo schermo a sfioramento nella consolle di 10,25”, oltre alle luci diffuse con 64 tonalità di colore. La DBX ha il divano posteriore con gli schienali frazionabili in 3 parti e un baule assai ampio, perché con il divano in posizione d’uso contiene 632 litri (ulteriori 62 litri sono presenti nel doppiofondo sotto il piano di carico). Non mancano poi alcune accortezze gradite a chi usa tutti i giorni l’Aston Martin DBX, come gli attacchi per i seggiolini nei posti esterni del divano e gli aiuti alla guida: sono presenti la frenata automatica, il regolatore di velocità adattativo, il sistema contro l’involontario cambio di corsia e il monitoraggio degli angoli ciechi negli specchietti. A richiesta sono previsti anche le barre al tetto, il gancio di traino e l’apertura motorizzata del portellone.
V8 DA 550 CV - Abbinato al cambio automatico a 9 marce c’è il motore biturbo V8 4.0, evoluto rispetto a quello che adottano la sportiva DB11 (il V8 proviene dalla Mercedes-AMG): ha 550 CV a 6.500 giri e 800 Nm di coppia, costanti fra 2.200 e 5.000 giri. Il peso è analogo ai modelli rivali, perché L'Aston Martin DBX ferma l’ago della bilancia a 2.245 kg, ma per lo ‘0-100’ bastano 4,5 secondi e si raggiunge la velocità massima di 291 km/h. La suv inglese ha ruote di 22”, freni di 41 cm e 39 cm per le ruote anteriori e posteriori e dispone del sistema elettronico per limitare i fenomeni di rollio, ovvero quando la carrozzeria si “corica” lateralmente nelle curve affrontate a velocità più sostenuta; è alimentato da una rete elettrica supplementare a 48 Volt. Il guidatore può scegliere fra sei modalità di guida: dalla più “blanda”, che attenua anche il sound del motore, alla più rabbiosa, dove il cambio ritarda i passaggi da una marcia all’altra per rendere più coinvolgente la guida.