NEWS

L’Audi e l’impegno per la sicurezza

09 dicembre 2013

L’Audi ha voluto ricordare il cammino compiuto nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni capaci di rendere più sicuro il viaggiare in auto.

L’Audi e l’impegno per la sicurezza
COSE DA RICORDARE - Non sono solo gli anniversari delle vittorie a essere ricordati e celebrati. Sono da far presenti anche le grandi tappe che hanno permesso di viaggiare in auto come viaggiamo oggi, per esempio e soprattutto in tema di sicurezza. L’Audi ha voluto farlo ripercorrendo il lungo cammino compiuto nella storia dei quattro anelli che oggi identificano le Audi e che nacquero come marchio dell’Auto Union, costituita nel 1932 unendo da Audi, Horsch, Wanderer e DKW. 
 
PIONIERI CRASH TEST - Tutto ciò per far presente che i moderni dispositivi di cui sono dotate le sue vetture non sono solo frutto della moderna tecnologia, pur indispensabile, ma nella loro filosofia risalgono molto indietro nel tempo. Il viaggio a ritroso nel cammino della sicurezza, esattamente 75 anni fa trova testimonianza della volontà di provare la sicurezza dei veicoli: una sorta di crash test ante litteram. Era infatti il 1938 quando i tecnici della DKW fecero precipitare volo ntariamente una berlina DKW F7 giù dalla collina di Golm (foto qui sotto), vicino a Postdam, con l’obiettivo di verificare il comportamento della struttura in rapporto alle possibili conseguenze sugli occupanti dell’auto. 
 
 
LO SPETTACOLO DELLA SICUREZZA - Davanti a un folto gruppo di incuriositi e stupefatti spettatori e alle cineprese la piccola berlina fu lasciata andare per il dirupo, rotolò diverse volte su se stessa per poi fermarsi. Una prova senz’altro spettacolare, che lasciò gli spettatori ancora più increduli quando constatarono che i danni tutto sommato erano limitati e la vettura veniva rimessa in moto senza problemi. 
 
NON SOLO PUBBLICITÀ - Era stata una mossa propagandistica, evidentemente, ma in pratica era una testimonianza di impegno per la sicurezza, in tempi in cui certo di auto sicure non si parlava come se ne parla oggi. E l’impegno di allora è poi proseguito per i decenni successivi, segnando diverse tappe importanti sul miglioramento delle auto.
 
 
I CONTRIBUTI NSU - Nell’ambito della articolata galassia che ha portato all’Audi di oggi, per esempio, ci sono le innovazioni apportate dalla NSU, che nel 1969 fu acquisita dalla Volkswagen, già proprietaria dell’Audi-Auto Union (nell’aprile del 1969 nacque la Audi-Nsu-Auto Union, che poi divenne l’Audi). Ebbene nel 1958 l’utilitaria Nsu Prinz (foto qui sopra) vantava ottime caratteristiche di assorbimento e resistenza in caso di urto. E ciò per l’impegno dei tecnici progettisti mirato alla sicurezza.
 
I PRIMI MANICHINI - Lo stesso impegno fu messo per la Nsu RO80 a motore Wankel, per la cui progettazione gli ingegneri Nsu si avvalsero dei manichini concepiti per rilevare le conseguenze degli incidenti. Lavoro analogo portò avanti l’Audi per la sua Audi 80, sviluppata alla fine degli Anni 60, e proprio a quel periodo risale la realizzazione della prima struttura per i crash test realizzata dall’Audi, a Ingolstadt. L’inaugurazione avvenne nel 1970 (l’Audi 80 uscì nel 1972). 
 
INNOVAZIONI D’AVANGUARDIA - L’impegno nello sperimentare portò a realizzazioni d’avanguardia, come fu il Proconten, dispositivo introdotto dall’Audi a metà degli Anni 80. Era una innovativa soluzione per l’albero dello sterzo affinché fosse capace di assorbire l’eventuale urto frontale evitando di diventare un micidiale corpo contundente per chi era al volante (foto qui sotto). Proconten sta per Programmed Contraction-Tension.
 
 
SPECIALISTI DEDICATI - Con il passare degli anni lo sforzo dell’Audi sul terreno della sicurezza si è ulteriormente ingrandito, sino alla creazione di una divisione dedicata all’interno della società: la AARU (Audi Accident Research Unit) che operando autonomamente dalle altre divisioni e collaborando con l’Università di Regensburg studia le conseguenze degli incidenti, al fine di trarne indicazioni e insegnamenti su come sia meglio progettare e realizzare le automobili. 
 
LAVORO DI LUNGO PERIODO - Con la non più recentissima ma comunque ancora recente adozione degli strumenti informatici nella progettazione, l’Audi ha anche istituito un reparto composto da 200 tecnici che si dedicano quasi esclusivamente alla simulazione di incidenti al computer. Ogni mese i test di questo tipo sono oltre 20 mila. L’audi sottolinea che il lavoro di simulazione comincia oltre due anni prima che il modello in questione cominci a essere prodotto.


Aggiungi un commento
Ritratto di MAXTONE
10 dicembre 2013 - 01:00
Ancor più inutile tenendo conto che all'epoca della sua uscita, nel 1986, gli airbag già andavano in giro da quasi dieci anni (furono montati nei primi anni 70 su vari modelli GM, dal 1980 su Mercedes), quanto alla sicurezza delle scocche la A4 prima serie si beccò solo due stelle e mezzo dall'euroncap nel 1997 battuta anche dalla Renault Laguna prima serie, un modello che era stato presentato quasi due anni prima della prima A4. Da ricordare anche le sole 4 stelle conquistate peraltro a fatica da un suv costoso e di segmento elevato come la Q7...per rifarsi della figuraccia rimediata e far dimenticare tutto il piu'presto possibile non gli rimase altro che organizzare in combutta con l'adac un crash test Q7 vs 500 per far vedere come la q7 non è sicura solo se sbatte contro un ostacolo rigido o piu'pesante di lei (evento piuttosto raro) ma niente paura...se sbattete contro una normale auto non ve ne accorgerete neanche e se questa dovesse essere una 500 pazienza per i malcapitati nell'utilitaria, "potefano afere solti per komprare nostre makkine superiori a tutte altre perke' nostre auto essere perfette".
Ritratto di domtric80
10 dicembre 2013 - 10:56
Grande!
Ritratto di marian123
10 dicembre 2013 - 14:08
te tifoso della toyota non dovresti proprio parlare dato che a quei tempi le toyota erano viste come le coreane di 15 anni fa, un po' come le cinesi di oggi.
Ritratto di MAXTONE
10 dicembre 2013 - 19:59
Se parli così denoti chiara ignoranza non conoscendo modelli come la 2000GT, ne hanno battuta una all'incanto qualche mese fa per oltre 1,6 milioni di $, trovami un Audi qualunque del passato che valga così tanto...oppure la Celica Twin Cam Gruppo B (che si aggiudicò ripetutamente diversi Safari Rally al punto da essere soprannominata Regina d'Africa), la Sport 800 (Yota 8)...ah la variante Spider, realizzata appositamente per il film, la vollero per il film di 007 "You Only Live Twice",un film del 1967...Toyota come coreane e cinesi? Non scherziamo. I giapponesi sono sempre stati fin troppo fieri delle loro capacità per abbassarsi a fare cio' che han fatto coreani e cinesi all'inizio della loro storia, semplicemente sono partiti dal top come quando fecero debuttare la LS400 nel 1989, quella che fece vedere i sorci verdi alla Serie S e giudicata all'unanimità come la migliore auto possibile al mondo, anche l'allora A.D di FIAT Cesare Romiti volle provarla non mancando di far notare quanto la produzione italiana per avvicinare "la qualità totale", la vera sfida di quegli anni, dovesse prendere quanto più possibile spunto da quell'auto.
Ritratto di sander1978
14 dicembre 2013 - 16:54
3
e pensare che la toyota ha costruito auto solo dal 1936 , quidi tardi rispetto alle più note case occidentali , prima produceva macchine tessili , mio padre a una toyota corolla , che è l'auto più venduta al mondo
Ritratto di MAXTONE
10 dicembre 2013 - 01:06
...compensava in tal modo il terrificante handling per il quale era famosa, datole dalla solita distribuzione dei pesi sballata, li il peso era tutto dietro e davanti leggerissima, oggi invece fanno lo stesso errore ma all'inverso e ti piazzano il motore a sbalzo sull'asse anteriore in modo da farti sottosterzare per bene.
Ritratto di Alex 00001
18 dicembre 2013 - 20:30
... Ma di certo non ha migliorato le proprie auto! Non ha mai avuto voti eccezionali e nemmeno buoni nei primi crash test nel 1997, e l' invenzione non ha avuto successo, perchè era già obsoleta, in quanto c'èrano gia gli airbag. Tuttora le cinque stelle della a 4 e a6 non hanno percentuali strepitose , e nei (però severissimi) crash test small overlap la struttura dell abitacolo ha ceduto notevolmente. Epica figuraccia l Audi Q7, con le sue 4 stelle (audi avrà dato per scontato la sicurezza della macchina dato la stazza non curandola!). Poi per rimediare Audi avrà sponsorizzato ADAC per il crash test della Q7 contro la Fiat 500 (i cui risultati erano scontati) per dimostrare che 5 stelle della Fiat 500 valgono per auto di circa la stessa stazza. ADAC però ha effettuato un altro crash test di una Volvo xc60 contro una Golf, (l abitacolo della golf ha ceduto) dimostrando che per le sue dimensioni la Fiat 500 ha avuto un comportamento degno.
Ritratto di marco85a
13 gennaio 2014 - 22:00
l'audi era ed è tuttora una delle migliori autovetture prodotte, ma per quanto riguarda l'audi 80 all'epoca anni 86-91 è stata una delle meglio in assoluto,altro che certe fiat o alfa ...........vai audi continua cosi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!