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Provaci ancora auto ad aria compressa

02 ottobre 2013

Una nuova società di imprenditori sardi ha acquisito la licenza di produrre la AirPod in Italia.

Provaci ancora auto ad aria compressa
NUOVO TENATIVO - Rieccola. Torna l’auto ad aria compressa, la vettura mossa dall’ingegnoso sistema ideato da Guy Negre, tecnico con un passato anche in Formula 1 e da anni impegnato con la sua MDI-Motor Development International nello sviluppo di questo progetto a dir poco rivoluzionario. Nel 2007 Negre ha anche raggiunto un accordo di collaborazione con la Tata per lo sviluppo tecnico del progetto. Da parte sua, l’inventivo imprenditore francese ha messo a punto uno schema di partnership da avviare nei diversi Paesi. In Italia era stato annunciato l’avvio della produzione in Molise, ma poi non se ne fece nulla. Ora la nuova iniziativa in Sardegna. 
 
IMPRENDITORIA SARDA - La società sarda licenziataria della MDI è la Air Mobility Consortium, che appunto ha acquisito la licenza per produrre la vettura che si chiamerà AirPod (nelle foto, fu presentata al salone di Ginevra del 2009). Sede prevista per l’impianto è Bolotana, in provincia di Nuoro. La Air Mobility Consortium è stata costituita da un gruppo di imprenditori sardi. 
 
 
AUTONOMIA DI 120 O 300 KM - La AirPod ha una struttura in fibra di vetro (la casa madre di Negre fornisce il know-how e le attrezzature per la sua realizzazione) che permette di avere un peso molto contenuto, adatto a essere abbinato a una fonte di potenza limitata. La velocità massima è indicata in 80 km/h con 120 km di autonomia con il sistema “mono energy”, cioè con il motore funzionante ad aria compressa non trattata. È però prevista anche una soluzione più evoluta, che fa ricorso al riscaldamento dell’aria. In questo caso l’autonomia arriva a essere di 300 km. Il riscaldamento dell’aria è una pratica studiato per risolvere quello che sinora è stato il problema più complesso dell’auto ad aria compressa: il forte abbassamento della temperatura dell’aria nella fase di “iniezione” nel cilindro. Ciò provoca la formazione di ghiaccio che occlude i condotti che fungono da “iniettori”.
 
LUNGA STORIA - Dell’auto ad aria compressa della MDI si parla da oltre dieci anni. Nel precedente stabilimento della MDI, a Nizza, in Francia, lo sviluppo è andato avanti per parecchi anni, senza arrivare a un vero e proprio avvio della produzione. I dubbi e le perplessità sono stati e sono forti, ma è anche vero che se l’indiana Tata - un colosso industriale - ha voluto divenire partner della MDI per questo progetto, l’idea non è campata in aria. E l’anno scorso la Tata ha dichiarato di aver concluso la prima fase di sperimentazioni con la realizzazione di due prototipi, e che intende proseguire lo sviluppo per arrivare alla produzione di serie.
 
 
LICENZA DI PRODUZIONE - La partnership tra MDI e Air Mobility Consortium dovrebbe essere la prima a dar vita alla produzione di serie. Quest’ultima è prevista sulla base del modulo produttivo messo a punto dalla MDI, comprensivo delle strutture per produrre i telai e le carrozzerie (in fibra di vetro) oltre che per l’assemblaggio dei motori. Air Mobility Consortium prevede di poter mettere in vendita la AirPod a un prezzo tra 6 e 7 mila euro. L’Air Mobility Consortium ha annunciato i suoi programmi senza precisare scadenze e date, limitandosi a parlare di tempi ravvicinati.


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Ritratto di Rey
2 ottobre 2013 - 15:20
2
l'ho vista in un video su u tube, secondo mè anche se ha una linea strana è l'inizio per parlare di auto alimentate ad aria compressa, il prezzo è alto ma giustificato dal fatto che è la prima ad essere prodotta peccato per la velocità massima che credo non la farà accedere alle autostrade giustamente. è un'auto cittadina paragonabile ad un macchinino da 16 enni anche se loro non potranno guidarla immagino. Comunque per chi stà in città e non vuol comprare la smart più costosa può andare benissimo
Ritratto di mecner
2 ottobre 2013 - 17:50
Una proposta nuoa e originale. Da attuare subito, anzi prima. E diffondere, per le proposte di vendita del prodotto, attraverso Internet. Sarà un successo. Anzi molto, molto ma molto di +++++++++
Ritratto di golfista97
2 ottobre 2013 - 15:27
A questo prezzo ci sta, anche se non mi piace per niente
Ritratto di Strige
2 ottobre 2013 - 15:36
Per me è una vettura inutile. Già le elettriche sono QUASI inutili, hanno una autonomia limitata (300km) però almeno sono delle vetture da poter sfruttare (spesa, andare in giro, spostarsi da una città all'altra e via dicendo), questa è proprio inutile, ha una autonomia ancora minore, velocità ancora più bassa, non ha bagagliaio e può essere utilizzato con una seconda persona e basta. La vera rivoluzione sono le auto ad idrogeno, in california già girano. Per produre l'idrogeno si può utilizzare fonti rinnovabili e si ha l'auto più ecologica del mondo. E' l'idrogeno il futuro, non certo le elettriche o le vetture ad aria che sono tutto fumo e niente arrosto.
Ritratto di plantini
3 ottobre 2013 - 13:29
lL'idrogeno ha solo..."solo"...un grande problema: esplode. E quando esplode esplode di brutto. Io non vorrei mai averlo sotto il c..o. Sull'aria compressa c'è ancora molta strada da percorrere, però è una buona idea e come tutte le buone idee va sviluppata. Non farti trarre in inganno dal prototipo e dai numeri...80 km/h, 120 km di autonomia (300 poi sono un buon inizio...arrivare a 600 - 800 è solo questione di tempo). Prima o poi l'aria compressa verrà provata su normali berline...staremo a vedere i risultati. Ma la bomba all'idrogeno è meglio lasciarla perdere.
Ritratto di lgiulio
3 ottobre 2013 - 18:08
Hai ragione, ho lavorato per anni con l'idrogeno e ti confermo che può esplodere. Ma può esplodere anche il metano e non ho sentito parlare di esplosioni di auto alimentate a metano, le ho usate anche io per anni. Il gpl, anche se apparentemente meno pericoloso lo è in realtà di più perche essendo più pesante dell'aria si accumula e con questo qualche scoppio c'è stato di solito per imprudenza di chi manipola questo prodotto. Detto questo si potrebbe dire che anche l'aria potrebbe "scoppiare"! Non perchè è esplosiva ma perchè è accumulata in serbatoi ad alta pressione 200 - 250 bar al pari del metano. Una nuova tecnologia, che credo ancora in fase di studio, prevede l'assorbimento dell'idrogeno da parte di metalli nanostrutturati che restituiscono l'idrogeno alla pressione di 10 bar senza bisogno di riduttore, quindi a bassa pressione. Il problema è il peso e l'autonomia, si può fare su di un motorino o su un vaporetto che è un mezzo di trasporto pubblico a Venezia usandolo al posto del contrappeso. Usandolo compresso in bombole si comporta come il metano anche se le sue molecole sono più piccole e vivaci e a questo punto preferisco il metano che è più pulito della benzina ma meno del metano. A proposito anche la benzina può esplodere o meglio i gas che si possono sviluppare. La conclusione è che tutti i carburanti sono esplosivi e in qualche modo anche l'aria se compressa. In ogni caso un ibrido aria gasolio o benzina... Che bello sarebbe!
Ritratto di plantini
3 ottobre 2013 - 19:53
Grazie per il tuo competente commento...certo che tutto può esplodere, anche la bombola di aria compressa in caso di urto violento...la mia era una risposta per metà scherzosa e per metà seria. Ma confermo la mia mancanza di fiducia sull'idrogeno...per il futuro imminente l'ibrido è senz'altro il più tangibile, ma se l'aria comressa adesso sposta quel trabiccolo a 80km/h per 300 km...datti da fare Tata, datti da fare
Ritratto di Gino2010
3 ottobre 2013 - 15:38
per portare l'idrogeno ad essere non dico liquido ma in una fase di fluido molto compresso come deve essere per entrare dento un serbatoio di un'auto occorrono temperature bassissime e pressioni molto elevate,molto più che nel caso del metano.Oltre al problema della produzione,l'idrogeno pone costi di stoccaggio e distribuzione a dir poco proibitivi.Le elettriche possono essere una soluzione per il traffico urbano,quelle ad aria compressa mi lasciano perplesso,ma la vera soluzione per il futuro è secondo me abbinare il metano alla tecnologia ibrida.Il metano inquina un po' di più dell'idrogeno,ha più entalpia,in natura abbonda,si ottiene sinteticamente in vari modi,anche dai rifiuti,ed è molto ma molto più semplice da gestire dell'idrogeno.Combinando un motore a metano con uno elettrico si possono raggiungere le prestazioni e l'autonomia del motore a benzina,e le fonti rinnovabili sono ottime per caricare le batterie.In città si può usare l'elettrico,se c'è bisogno di più coppia i due motori lavorano insieme,i costi per un rifornimento sono destinati a crescere ma non nell'immediato.Secondo me il futuro è l'ibrido su base metano
Ritratto di lgiulio
3 ottobre 2013 - 18:25
Quoto su tutto, ma un pensierino ibrido con l'aria. I treni andavano a vapore e posso pensare che l'aria si comporta quasi nello stesso modo. Che razza di spunto aveva la vecchia locomotiva? Credo, ma non sono sicuro, che, alla stessa temperatura, per avere quantità equivalenti di metano e idrogeno stoccati in bombola la pressione del secondo sia quasi doppia, ma credo anche che l'idrogeno abbia una resa più alta per cui ne basta meno per fare lo stesso lavoro. Ho usato per anni macchine con alimentazione a metano e non credo per ibrida intendi alimentazione bifuel. Usare il metano come combustibile primario mi lascia perplesso, la regolazione o carburazione è molto critica e andresti ad occupare ulteriore spazio con i serbatoi, spazio già impegnato da accumulatori. Sono sempre più piccoli ma pur sempre occupano molto spazio.
Ritratto di osmica
2 ottobre 2013 - 15:39
Va bene l'idea, va bene il design ad oblò, ma... l'Isetta aveva il tetto in tela, in caso di incidente potevi uscire dal tetto (se la porta anteriore era bloccata) e ... con quel muso così basso non entrerà in nessun garage sotteraneo
Ritratto di Bounty Killer
2 ottobre 2013 - 16:08
Ancora per parecchio tempo i veicoli alimentati dai carburanti - oramai - tradizionali (benzina e gasolio in primis) faranno il bello e il cattivo tempo (nel bene e nel male). Dal momento, però, che il petrolio e i suoi derivati non sono certo eterni e che, in ogni caso, non possono certo considerarsi granchè ecologici (nonostante tutti gli accorgimenti antinquinamento via via adottati), è un bene indiscutibile che si studino e, man mano, introducano in produzione industriale veicoli alimentati in modi "alternativi". Dai veicoli elettrici che possono comodamente ricaricarsi con le comuni reti domestiche, a quelli dotati di pannelli solari che poi convertono tale radiazione in corrente utile; dai veicoli alimentati a idrogeno a queste minicar che sfruttano l'aria compressa. Tutte soluzioni che meritano costanti e approfonditi studi e che, man mano, è utile tradurre in applicazioni pratiche, magari in produzioni di piccola serie. Solo così sarà via via possibile affrancarci dal giogo del petrolio e convertirci a forme più "ecosostenibili" di energia. E solo studiando e applicando praticamente queste idee, è possibile migliorare prestazioni ed autonomia di queste nuove fonti energetiche.
Ritratto di miscone
2 ottobre 2013 - 16:26
1
buona l'idea ma come al solito i design di queste auto ecologiche sono tremendi. Sarebbe magari piu realistico cmq abbinare un motorino elettrico o a gas che comprime l'aria che poi potrà essere utilizzata come mezzo di propulsione. O qualcosa del genere. Soprattutto per ridurre l'ansia da autonomia. Senza dover cercare un gommista che mi faccia il pieno. :)))
Ritratto di Merigo
2 ottobre 2013 - 17:33
1
Sono appese ad un cavo, le chiamano ovovie, portano da 4 a 8 persone e sono le parenti più piccole e veloci delle funivie! Ma in Sardegna che ci fanno? Aihò!
Ritratto di Manfred
2 ottobre 2013 - 18:52
Che commento pertinente.... Ad ogni modo In Sardegna ci farebbero lo stesso che in qualsiasi altro posto dove siano richiesti piccoli spostamenti. Le dirò di più col sole che abbiamo e col maestrale garantito per circa 200 giorni l'anno, un mini fotovoltaico o un mini eolico potrebbe alimentare benissimo il compressore di ricarica a costo quasi zero! Ma sicuramente da stratega qual'è l'avrà considerato sicuramente. Saluti. P.S. Si scrive Ajò
Ritratto di Merigo
2 ottobre 2013 - 19:20
1
Ma che checchina sei ad offenderti così? Non hai neanche capito che mi riferivo alla forma di quel cesso, che ricorda appunto una cabina delle ovovie appese al cavo, e ti offendi perché scrivo che in Sardegna non c'azzecca? Certo che adesso che hai ricordato al blog che la Sardegna è un'isola ventosa, è tutto più chiaro ed abbiamo capito perché proprio lì si mettano a produrre questo uovo invendibile. Ajò (l'ho scritto giusto?)! P.S.: mettiti la giacca a vento!
Ritratto di Manfred
2 ottobre 2013 - 23:44
Io non generalizzo e non faccio commenti poco intelligenti su una regione o i suoi abitanti. Inoltre non me la prendo coi fessi come te, è tempo sprecato. Rileggendoti il commento, vedrai che oltre alla lingua sarda, che non conosci, hai qualche problema di espressione anche con quella italiana. Ad ogni modo poi meglio produrre che lamentarsi e ciarlare come te. La giacca a vento usala tu, noi siamo abituati, tranquillo. Ultimo ma non meno importante il tuo "checchina"... Si commenta da solo.. Visto che è la prima cosa che ti viene in mente da dire e a cui evidentemente, pensi fai una revisione della tua sessualità, magari chissà, scoprirai di esserlo tu. Saluti! P.S. Mettiti il cervello!
Ritratto di 911 Carrera
3 ottobre 2013 - 00:15
Sono entrato nell' articolo, SICURO di trovarti, come va?. Bella l' idea dell' auto ad aria compressa, x casa/lavoro e centri città la trovo ottima. Ma x la sicurezza?, in fibra di vetro?, una sassata e va in pezzi?, non conosco il materiale, non so che resistenza abbia, ma la parola vetro, mi preoccupa. Felice che la producano li, un po di lavoro anche x la bellissima Sardegna. Lascia stare i provocatori, carissimo, un saluto.
Ritratto di Gordo88
3 ottobre 2013 - 00:41
1
Anch' io mi chiedevo in previsione di una produzione di serie se riusciranno ad omologarla in tema di sicurezza, spero di sbagliarmi ma non mi sembra molto idonea a superare i crash-test
Ritratto di AyrtonTheMagic
3 ottobre 2013 - 10:08
1
Per l'omologazione penso che non ci siano problemi in quanto, vedendo la targa, secondo me è catalogata come quadriciclo. Tipo le vetture con i motori 500 diesel. Ciao
Ritratto di 911 Carrera
3 ottobre 2013 - 22:46
.
Ritratto di Manfred
3 ottobre 2013 - 18:03
Sono molto impegnato quindi benissimo! Tu che mi racconti? Tornando all'articolo, è da un po' che seguo questo sviluppo e son contentissimo che la producano qui, in Sardegna e in Italia! La sicurezza... Tieni presente che questo è un prototipo, quindi un'eventuale produzione sarà certamente diversa. Come dice Ayrton che mi ha preceduto, a quanto so verranno di sicuro omologate come quadricicli inizialmente. La fibra di vetro è molto resistente se considerata nel rapporto diciamo "massa-resistenza specifica".Più o meno è il materiale delle canne da pesca economiche per intenderci. Ovvio il metallo è migliore, l'alluminio nello specifico ancora di più ma comporta costi sicuramente più elevati e per ora una massa maggiore che renderebbero fuori target "reale" la diffusione che si spera dovrebbe avere. Riguardo alla sassata, tende più a criccarsi che ad aggobbarsi come il metallo, ma l'assorbimento e la dissipazione dell'energia non è malaccio. La cosa interessante poi è avere l'aria condizionata gratis per via delle basse temperature che si sviluppano. Inoltre come dicevo sfruttando l'eolico o fotovoltaico, con mini sistemi che ognuno può realmente avere, per brevi spostamenti cittadini sarebbe ottima con costi ed emissioni zero Vedremo, spero ne nasca qualcosa di buono e concreto! I provocatori si arrangiano;) A presto carissimo!
Ritratto di 911 Carrera
3 ottobre 2013 - 22:43
Il lavoro aumenta, e fa tirare un po il fiato, nonostante i nuovi aumenti e l' IVA al 22%. Sempre molto competente e con esempi che danno subito l' idea di cosa si parla. Concordo sull' elettrico e il fotovoltaico, in Sardegna possono essere sfruttati molto bene. Lo vedo un discreto mezzo x piccoli spostamenti, male che vada, almeno non ci piove in testa, come su uno scooter. Io non avrei difficoltà a comprarla. Tanti cari saluti, e spero di rivedere presto i tuoi commenti...........Ciao, carissimo.
Ritratto di 911 Carrera
3 ottobre 2013 - 22:44
Policy....
Ritratto di Fr4ncesco
2 ottobre 2013 - 17:36
2
Tanto si sa, questo tipo di vetture e tecnologie vengono boicottate. Trovo inutile anche ingegnarsi in qualcosa di simile.
Ritratto di NITRO75
2 ottobre 2013 - 18:05
poco sopra......peccato per la velocità massima. Ma 80 all'ora con sto coso???????? Ha la fisionomia di un cinquantino eppure quello va la metà. Volete forse affermare che questa ha superato i test EURONCAP? Oltretutto con 6/7 mila euro di Smart usate ne trovi finchè vuoi......tra l'altro, il pieno d'aria dove lo faccio? E a che costi?............
Ritratto di Rey
2 ottobre 2013 - 20:37
2
X l eurncap nn saprei però preferisco qsto ovetto nuovo che una smart usata che si sa bene che il motore havita di 50 o 70 milq km, la velocita massima e bassa ma in città basta e avanza. È solo l inizio poi faranno auto più veloci penso.x ricaricare basta um compressorino elettrico a casa o dal go, gommista
Ritratto di AyrtonTheMagic
3 ottobre 2013 - 10:12
1
sia 10 volte più sicura. Questo è un quadriciclo e non un'autovettura. Comunque che c'entra la durata del motore della Smart che di problemi ne ha avuti solo il modello 600cc a benzina? Tra l'altro prodotto dal 98 al 2002 quindi finito di essere commercializzato più di 10 anni fa? boh
Ritratto di Jinzo
2 ottobre 2013 - 20:43
puo tassare l'aria
Ritratto di Nathan
2 ottobre 2013 - 22:37
Basta, è la quarta volta che la annunciano come imminente! Io non ci credo più, siate seri, non riportate notizie che sono solo illusioni.
Ritratto di Rikolas
3 ottobre 2013 - 08:12
con ste pagliacciate! Ma uno dovrebbe andare in giro con sto coso??? E costa pure un botto! Piuttosto la bici, almeno faccio più bella figura! Inutile star li a raccontarcela, non c'è alternativa al motore a combustione, almeno non in quest'epoca. E fino a che il petrolio non si esaurirà (cioè fra qualche secolo), le alternative "ecologiche" proposte dalle varie case automoblistiche sono solo utopie meramente pubblicitarie. E poi scusate, ma io preferisco sempre sentire il motore... ;)
Ritratto di simopente
3 ottobre 2013 - 12:45
3
purtroppo siamo ancora lontani dalla vera auto elettrica...o ad aria e troppe problematiche legate ad esse, tra cui costo, ricariche, batterie, autonomie...
Ritratto di GiorgioBG68
4 ottobre 2013 - 13:22
1
ma è una lavasciuga? Avesse avuto almeno 4 ruote capirei, ma un Ape travestita da lavatrice no grazie, alla guidami metterebbe angoscia il fatto di avere una sola ruota all'anteriore. A sto punto preferisco una Twizy, peccato che questa non sia totalmente chiusa, altrimenti ci avrei fatto un pensierino più che serio.
Ritratto di Gino2010
4 ottobre 2013 - 15:28
ricaricare l'auto dopo pranzo?se è così bisognerebbe che oltre alla patente chi la compra esibisca anche la ricetta medica:rigorosamente solo dopo i pasti.
Ritratto di 5 stars
5 ottobre 2013 - 14:50
mi chiedo chi sono gli ingegneri che vogliono costruire un bidone simile. posso capire il pubblico che non sa la differenza tra vettore energetico e fonte energetica. ma non un ingegnere che sa che usi 3kWh per buttarne tre in calore e uno in FORZA (1kWh). e che nemmeno sa che servono kWh = Lt (girixcilindrata) X pressione / 31200 = 156Lt a 200bar = 1kWh MILLE VOLTE MEGLIO LE BATTERIE!!
Ritratto di Carlo Recla
8 ottobre 2013 - 12:45
L'idea è senz'altro originale e, spero, promettente. Certo non si può pretendere che un veicolo tanto innovativo possa essere perfetto, siamo solo all'inizio, c'è molto da lavorare, autonomia e prestazioni sono a livello delle prime auto elettriche (ne ricordo una italiana degli anni Settanta, ancora con batterie al piombo ma prodotta in serie) e quindi assolutamente limitative. Piuttosto, non so se qualcuno ci ha già pensato, sarebbe interessante applicare alle normali vetture un compressore che in fase di rallentamento carichi le bombole la cui aria compressa potrebbe essere di aiuto nelle partenze da fermo, che sono quelle che ci fanno consumare di più. Forse tale ambaradan sarebbe meno costoso dell'accoppiata moltore elettrico/batterie al litio che equipaggia le attuali auto ibride.
Ritratto di andreinobruco
12 ottobre 2013 - 12:35
ottima idea, ma dovrebbero trasferisi in austria o canada, dove avrebbero porte aperte, qui le lobby e la politica dittatoriale che ha questa europa a favore di banche e lobby, non avra mai sucesso, xchè la fermerammo in qualsiasi maniera, con le buone o le cattive, la nostra politica non appoggerà mai un progetto italiano fatto da un gruppo di persone capaci e inteligenti. quindi l' unico modo è andarsene via da sta italia finta europa democratica.

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