A distanza di quasi un anno dall’annuncio della cancellazione per motivi economici del progetto dell’auto elettrica della Dyson, l’azienda inglese specializzata in elettrodomestici di alta gamma, emergono ulteriori particolari interessanti. Le prime informazioni sull’auto a batteria di James Dyson erano state diffuse dall’imprenditore inglese nel corso di un’intervista, questa volta è la stessa compagnia a tornare sull’argomento e diffondere altri particolari del progetto, direttamente sul suo sito.
L’auto elettrica della Dyson, nota come progetto N526, è stata sviluppata da zero, senza alcuna partnership con altri costruttori automobilistici. Doveva essere una suv ingegnerizzata su una piattaforma concepita per essere sfruttata anche per altri tipologie di carrozzerie. Per rendere la guida più dinamica la compagnia aveva progettato un assetto in grado di rispondere alle variazioni di velocità (alle alte velocità si la vettura si abbassava per essere più aerodinamica).

Esteticamente l’elettrica della Dyson, appariva come una moderna suv dalle dimensioni importanti: 5 metri di lunghezza, 2 di larghezza e 1,7 di altezza. Una delle sue peculiarità era il grande diametro delle ruote, così concepito per ottenere una minore resistenza al rotolamento, oltre a vantaggi in termini di comfort e tenuta di strada.
Il cuore pulsante della Dyson N526 doveva essere un'unità di azionamento elettrico (EDU) integrata, compatta e leggera, che comprende il motore elettrico digitale, la trasmissione a velocità singola e l'inverter. Motori elettrici che avrebbero dovuto trovare posto direttamente sulle ruote anteriori e posteriori garantendo una potenza complessiva di 536 CV e consentendo alla vettura di scattare da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi, a dispetto del suo peso di ben 2.600 kg. La velocità massima dichiarata: 200 km/h.

Motori elettrici alimentati da una batteria contenuta in un involucro di alluminio progettata come parte integrante della struttura della carrozzeria al fine di ottimizzare sia il peso che lo spazio disponibile per gli occupanti, oltre a fornire la necessaria rigidità e protezione dagli urti. Grazie alla tecnologia delle batterie allo stato solido l’autonomia prevista per la Dyson N526 era di quasi 1.000 km con una singola ricarica.
Spazio interno caratterizzato da un’impostazione minimal in grado di assicurare meno distrazioni possibili per il conducente, grazie all’head-up display e ai comandi sul volante. I sedili ergonomici erano pensati per garantire alla Dyson N526 il massimo sostegno; grazie alle tre file di sedili all’interno della vettura potevano trovare posto fino a sette adulti. La tecnologia proprietaria di filtraggio dell'aria avrebbe assicurato un ambiente adeguatamente pulito.























