PREMIARE LE AUTO ECOLOGICHE - Tre anni di esenzione dal pagamento del “bollo” per i veicoli ecocompatibili. È questa una delle più rilevanti iniziative proposte dall’Anfia - Associazione Nazionale della Filiera Industria Automobilistica - per sostenere il comparto. Altre ipotesi riguardano il sostegno alle aziende che investono in maniera costante in ricerca e sviluppo, così come è auspicata la promozione della produzione in proprio dell’energia elettrica.
RINNOVARE IL PARCO BUS - Un’altra sollecitazione avanzata dall’Anfia è rivolta al piano di rinnovo dei bus, per il quale sono stati stanziati 625 milioni ma che è rischio riduzione dell’importo nell’ambito delle politiche di spendig review, nonostante che la media di bus e pullman circolanti sia ormai di oltre 12 anni, contro una media europea di 7 anni e mezzo.
CONVEGNO IN PARLAMENTO - Questa sorta di strategia per la filiera del settore italiano dell’industria dell'automobile è stata presentata e discussa in un convegno organizzato dall’Anfia martedì 24 marzo, presso la Camera dei deputati. All’iniziativa ha partecipato una folta rappresentanza del settore, a partire dal presidente dell’Anfia Roberto Vavassori, affiancato da Aurelio Nervo, presidente del gruppo Componenti dell’associazione.
VICE-MINISTRI - Da parte politica erano presenti molti politici, tra cui Claudio De Vincenti, vice ministro per lo Sviluppo Economico, Enrico Morando, vice ministro dell’Economia e delle Finanze, e Barbara Degani, sottosegretario del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
3 ANNI DI ESENZIONE - Da sottolineare è il fatto che le citate misure proposte dall’Anfia sono state condivise dai rappresentanti del governo, in particolare dal vice-ministro dell’Economia e Finanze Enrico Morando che ha anche valutato in 40 milioni all’anno il costo della eventuale esenzione triennle del bollo per le auto ecologiche. Da aggiungere che lo stesso vice-ministro ha invece escluso l’ipotesi della soppressione del superbollo sulle auto di grande potenza.
AGEVOLAZIONI ALL’INDUSTRIA - Disponibilità e condivisione sono state dichiarate anche dal vice-ministro De Vincenti a proposito delle agevolazioni (sotto forma di credito di imposta strutturale e permanente) per le attività di ricerca. E un atteggiamento sostanzialmente favorevole è stato annunciato anche da De Vincenti a proposito delle agevolazione per le iniziative di produzione in proprio di energia elettrica da parte delle aziende, utilizzando i residui delle lavorazioni industriali.