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Gpl e metano, parco circolante raddoppiato in 10 anni

21 luglio 2015

Secondo una ricerca le auto a Gpl e metano in strada sono crescite del 117% nell'ultimo decennio arrivando a 2,8 milioni.

Gpl e metano, parco circolante raddoppiato in 10 anni
SONO IL 7,76% DEL CIRCOLANTE - Il parco circolante delle auto a gas è cresciuto del 117% negli ultimi 10 anni. A dirlo è una ricerca del Centro Studi del Consorzio Ecogas, effettuata rielaborando dati ACI, secondo la quale le vetture a Gpl e metano in strada sono passate da 1.322.078 unità del 2005 a 2.875.788 registrate il 31 dicembre 2014. Una crescita che ha portato i modelli con impianti a gas, originali o aftermarket, ad incrementare la propria penetrazione sul totale circolante dal 3,81 al 7,76%. A contribuire all'ascesa dei modelli a gas sono stati gli incentivi all'acquisto e all'installazione di kit in vigore fino al 2010 e il caro carburante degli anni passati che ha indotto numerosi automobilisti a scegliere soluzioni più economiche. 
 
IL METANO CRESCE DEL 142% - In termini assoluti, il maggior apporto alla crescita dei veicoli a gas è arrivato delle bi-fuel a Gpl, passate da 977.344 unità del 2005 alle 1.752.620 del 2010 fino a superare quota due milioni (2.042.120) nel 2014 equivalente a una crescita del 109%. Più consistente a livello percentuale (+142%) l'aumento sulle strade delle auto a metano, complice una rete di distribuzione in costante crescita (oggi di circa 1.075 unità contro i 3.650 del Gpl) e un'offerta di gamma sempre più ampia. Fattori che hanno portato le vetture a gas naturale a registrare 344.734 unità nel 2005, 660.174 nel 2010 e 833.668 a fine 2014. 
 
UN FUTURO SEMPRE PIÙ A GAS - Secondo il Consorzio Ecogas la quota di modelli a gas potrebbe salire ulteriormente, soprattutto considerando la possibilità di trasformazione di un parco circolante tra i più vecchi d'Europa. Quasi il 59% delle 18.955.571 auto a benzina in strada (con le diesel si raggiunge quota 37.080.753), infatti, è costituita da modelli Euro 3 o precedenti con la quota di Euro 0, Euro 2 ed Euro 3 che superano la cifra dei 3 milioni di esemplari. Un parco ampio che, sottolineano i responsabili del Consorzio, potrebbe ridurre il proprio impatto ambientale ricorrendo alla trasformazione a Gpl o metano. Inoltre, con i moderni kit a gas è possibile convertire pure le vetture ibride e a gasolio, queste ultime sfruttando la tecnologia dual fuel. A fornire ulteriori prospettive di crescita del settore sarebbe anche il futuro arrivo di gas “rinnovabili”, come il biometano e il bio propano. 
 
DOMINA L'EMILIA ROMAGNA - Dalla ricerca del Consorzio Ecogas emerge pure la distribuzione sul territorio dei modelli a Gpl e metano. A dominare la classifica delle Regioni più “gasate” è l'Emilia Romagna con 476.185 auto a gas pari al 17,29% del circolante. Il podio è completato da Lombardia (361.986 unità) e Veneto (303.543), anche se in termini di percentuale sul totale circolante si piazzano meglio Marche (16,73%) e Umbria (10,95%). Gli ultimi posti della classifica, sotto il 4%, sono occupati da Sicilia, Trentino Alto Adige, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta. 
 
LA LOMBARDIA VINCE A GPL - Nella graduatoria assoluta a Gpl il vertice è conquistato dalla Lombardia (297.174) davanti a Emilia Romagna (271.266) e Veneto (215.701) che sopravanza di poco Campania, Piemonte e Lazio, tutte con oltre 200.000 vetture a Gpl presenti sul territorio. Nella classifica riservata al parco circolante a metano a vincere per distacco è l'Emilia Romagna che con 204.919 veicoli quasi doppia la seconda in classifica, le Marche con 114.734 unità. Il terzo gradino del podio è conquistato dal Veneto (87.842) che precede Toscana (81.240), Lombardia (64.812) e Campania (63.492). Per contro le Regioni con meno auto a Gpl sono Valle d'Aosta (3.122) e  Molise (9.844), mentre quelle con meno vetture a metano sono Valle d'Aosta (582) e Sardegna (423). Curioso notare che mentre ad Aosta è presente una stazione di rifornimento a gas naturale, nell'isola della civiltà nuragica non è presente nessun distributore di metano e le vendite di auto bi-fuel sono da attribuire esclusivamente all'ottenimento degli incentivi del passato.


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Ritratto di Mattia Bertero
21 luglio 2015 - 17:53
3
GPL E METANO. Quando il risparmio alla p.ompa rispetto ai carburati "classici" contribuisce ad una crescita così. In un paese in crisi come il nostro se si può risparmiare in qualcosa, noi italiani giustamente lo facciamo. Questo dato non mi stupisce più di tanto.
Ritratto di Sepp0
21 luglio 2015 - 18:20
Non perché quei carburanti costano di meno, ma perché laggente è diventata più attenta all'ambiente. Credeteci.
Ritratto di superblood
22 luglio 2015 - 10:16
Molti lo fanno anche per evitare i blocchi al traffico. Al giorno d'oggi c'è chi sulle piccole cose, come me, cerca di fare del suo meglio per l'ambiente, di certo una spesa come l'auto, non può a mio avviso essere rivolta all'ambiente in un paese in cui l'auto è indispensabile per la maggiorparte dei casi, per fare un'esempio mia moglie per lavoro fa 100km al giorno, ecco che un'auto a metano con 350 km di autonomia (a trovarne una con una buona capacità) diventa un impegno non indifferente, ogni 3 giorni a fare il pieno e solo a determinati orari (prima di entrare a lavoro o dopo esserne uscita), che complica l'operazione visto il traffico alla pompa. Qui nel paesino in cui vivo, ci sono gli autobus, uno ogni ora, e non è detto che ci sia la coincidenza per andare al posto di lavoro...Dovrei partire almeno 2 ore prima per garantirmi l'arrivo sul posto di lavoro. Quando mi sono trasferito a Roma per lavoro ... tutt'altra cosa, ho sempre beneficiato dei trasporti pubblici e non ho mai sentito la necessità di un mezzo mio.
Ritratto di lucios
22 luglio 2015 - 06:56
4
La prossima la vorrei a gpl o metano, speriamo lo stato non cominci a lucrarci sopra visti questi numeri.
Ritratto di Simone Mosca
22 luglio 2015 - 19:37
L'Hanno già fatto : nel 2009 ho comprato una opel corsa gpl-tech prezzo del gpl 0,420 euroxlitro fino ad arrivare a 0,900 nel 2014 ora siamo sui 0,650 . L'Opel per questa auto ha dovuto cambiare anche la pubblicità ,diceva che con 18 euro si faceva il pieno poi siamo arrivati quasi 30