SONO IL 7,76% DEL CIRCOLANTE - Il parco circolante delle auto a gas è cresciuto del 117% negli ultimi 10 anni. A dirlo è una ricerca del Centro Studi del Consorzio Ecogas, effettuata rielaborando dati ACI, secondo la quale le vetture a
Gpl e
metano in strada sono passate da 1.322.078 unità del 2005 a 2.875.788 registrate il 31 dicembre 2014. Una crescita che ha portato i modelli con impianti a gas, originali o aftermarket, ad incrementare la propria penetrazione sul totale circolante dal 3,81 al 7,76%. A contribuire all'ascesa dei modelli a gas sono stati gli incentivi all'acquisto e all'installazione di kit in vigore fino al 2010 e il caro carburante degli anni passati che ha indotto numerosi automobilisti a scegliere soluzioni più economiche.
IL METANO CRESCE DEL 142% - In termini assoluti, il maggior apporto alla crescita dei veicoli a gas è arrivato delle bi-fuel a Gpl, passate da 977.344 unità del 2005 alle 1.752.620 del 2010 fino a superare quota due milioni (2.042.120) nel 2014 equivalente a una crescita del 109%. Più consistente a livello percentuale (+142%) l'aumento sulle strade delle auto a metano, complice una rete di distribuzione in costante crescita (oggi di circa 1.075 unità contro i 3.650 del Gpl) e un'offerta di gamma sempre più ampia. Fattori che hanno portato le vetture a gas naturale a registrare 344.734 unità nel 2005, 660.174 nel 2010 e 833.668 a fine 2014.
UN FUTURO SEMPRE PIÙ A GAS - Secondo il Consorzio Ecogas la quota di modelli a gas potrebbe salire ulteriormente, soprattutto considerando la possibilità di trasformazione di un parco circolante tra i più vecchi d'Europa. Quasi il 59% delle 18.955.571 auto a benzina in strada (con le diesel si raggiunge quota 37.080.753), infatti, è costituita da modelli Euro 3 o precedenti con la quota di Euro 0, Euro 2 ed Euro 3 che superano la cifra dei 3 milioni di esemplari. Un parco ampio che, sottolineano i responsabili del Consorzio, potrebbe ridurre il proprio impatto ambientale ricorrendo alla trasformazione a Gpl o metano. Inoltre, con i moderni kit a gas è possibile convertire pure le vetture ibride e a gasolio, queste ultime sfruttando la tecnologia dual fuel. A fornire ulteriori prospettive di crescita del settore sarebbe anche il futuro arrivo di gas “rinnovabili”, come il biometano e il bio propano.
DOMINA L'EMILIA ROMAGNA - Dalla ricerca del Consorzio Ecogas emerge pure la distribuzione sul territorio dei modelli a Gpl e metano. A dominare la classifica delle Regioni più “gasate” è l'Emilia Romagna con 476.185 auto a gas pari al 17,29% del circolante. Il podio è completato da Lombardia (361.986 unità) e Veneto (303.543), anche se in termini di percentuale sul totale circolante si piazzano meglio Marche (16,73%) e Umbria (10,95%). Gli ultimi posti della classifica, sotto il 4%, sono occupati da Sicilia, Trentino Alto Adige, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta.
LA LOMBARDIA VINCE A GPL - Nella graduatoria assoluta a Gpl il vertice è conquistato dalla Lombardia (297.174) davanti a Emilia Romagna (271.266) e Veneto (215.701) che sopravanza di poco Campania, Piemonte e Lazio, tutte con oltre 200.000 vetture a Gpl presenti sul territorio. Nella classifica riservata al parco circolante a metano a vincere per distacco è l'Emilia Romagna che con 204.919 veicoli quasi doppia la seconda in classifica, le Marche con 114.734 unità. Il terzo gradino del podio è conquistato dal Veneto (87.842) che precede Toscana (81.240), Lombardia (64.812) e Campania (63.492). Per contro le Regioni con meno auto a Gpl sono Valle d'Aosta (3.122) e Molise (9.844), mentre quelle con meno vetture a metano sono Valle d'Aosta (582) e Sardegna (423). Curioso notare che mentre ad Aosta è presente una stazione di rifornimento a gas naturale, nell'isola della civiltà nuragica non è presente nessun distributore di metano e le vendite di auto bi-fuel sono da attribuire esclusivamente all'ottenimento degli incentivi del passato.