SARÀ IN VENDITA - Dopo tanti annunci mai concretizzatisi, al salone E-Mobility svoltosi in Lussemburgo nella prima metà di maggio, Guy Negre - ideatore del motore ad aria compressa e fondatore della MDI che lo ha sviluppato - ha dichiarato che finalmente l’auto ad aria sarà in vendita a metà del prossimo anno. Sarà l’AIRPod (nelle foto), una sorta di “uovo” capace di ruotare quasi su se stesso e di raggiungere gli 80 km/h, con un’autonomia di un centinaio di chilometri, aumentabili adottando un riscaldatore dell’aria. Tempo della ricarica, un paio di minuti.
TATA IN INDIA - La Tata dal canto suo ha emesso un comunicato che conferma il procedere positivo del progetto. Conclusasi favorevolmente la prima fase con i test riusciti di due veicoli Tata mossi con il motore ad aria della MDI, è stata avviata la seconda fase che deve mettere a punto l’industrializzazione del progetto. Con l’accordo del 2007, la Tata ha acquisito i diritti esclusivi per l’impiego della tecnologia MDI per l’intera India. Da aggiungere che le strategie di ricerca e sviluppo comprendono anche ipotesi di veicoli ibridi con motore termico, nonché l’impiego delle unità ad aria compressa per usi statici.
SI CERCANO PARTNER - Sul versante della MDI, aspetto particolare del suo progetto è la parte dell’industrializzazione: non impostata su una unica casa produttrice, ma la cessione da parte di quest’ultima di licenze di fabbricazione assieme alle strutture per avviare la produzione. Questo per quel che riguarda tutti i mercati eccetto l’India, dove appunto l’impiego della tecnologia MDI è esclusiva della Tata. Va detto che la produzione da parte di società partner in passato è stata annunciata più di una volta, ma poi tutto è sfumato, con relative polemiche e reciproche accuse di inadempienza tra MDI e i partner.
LA TECNICA - Dal punto di vista tecnico, il propulsore ad aria (qui sopra) è basato su un cilindro con relativo pistone che si muove per l’azione dell’aria spinta in quella che normalmente è la camera di combustione. Una caratteristica tecnica molto particolare è la biella “snodata” in due segmenti per consentire di accrescere la fase di “compressione”. L’idea è brevettata e in passato due case automobilistiche si dimostrarono interessate ad acquistare il brevetto.