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In arrivo una valanga di “km zero”: ribassi garantiti

03 settembre 2010

In agosto, mentre le immatricolazioni ai privati crollavano del 28,5%, quelle alle aziende salivano del 17,3%. Sarebbero in buona parte auto intestate alle concessionarie che, nelle prossime settimane, dovranno rivenderle come “chilometri zero”, puntando su sconti ancora più sostanziosi del solito.

DUE PESI E DUE MISURE - Il mese scorso, mentre gli acquisti di veicoli da parte delle famiglie sfioravano un ribasso del 30%, quelli delle aziende salivano di ben il 17,3%. Questo divario, secondo Filippo Pavan Bernacchi, presidente della Federauto (associazione che riunisce i concessionari italiani) sarebbe da spiegare con un pesante ricorso alle immatricolazioni a chilometro zero: “I dati sono taroccati”, sintetizza senza mezzi termini Pavan Bernacchi in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

C’È CHI DICE NO - Se così fosse, centinaia di auto sarebbero state intestate alle concessionarie che, a breve, dovrebbero rivenderle ricorrendo anche a maxi-sconti. Non tutti concordano con questa analisi, a partire da Gian Primo Quagliano del Centro studi Promotor, secondo il quale molte aziende sarebbero state costrette a sostituire i veicoli che non avevano cambiato l’anno scorso a causa della crisi. Inoltre, la fiducia nella ripresa dell’economia le renderebbe più propense a spendere. Al contrario, le famiglie italiane “vedono nero” e si tengono i soldi sotto il materasso.

NÉ NUOVE E NÉ USATE - A chi, comunque, andrà a caccia di affari, ricordiamo che le auto a “chilometri zero” sono nuove (devono aver percorso al massimo cento chilometri) ma immatricolate per la prima volta a nome del concessionario (un’operazione che, quasi sempre, viene fatta per raggiungere gli obiettivi di vendita imposti dalla casa). I vantaggi sono che queste auto vengono proposte con forti ribassi e che sono immediatamente disponibili. Il rovescio della medaglia è che hanno una garanzia più limitata: decorre a partire dalla prima immatricolazione (comunque, il venditore deve fornirne una di almeno un anno anche se è scaduta quella della casa). Inoltre, non si possono personalizzare: colore e accessori sono quelli, prendere o lasciare. Senza contare che, al momento della rivendita, è probabile vedersi rifilare quotazioni più basse di quelle correnti, visto che risultano aver avuto più proprietari.



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Ritratto di castortroy
4 settembre 2010 - 10:14
Questa storia del km zero non mi è mai piaciuta. Toglio in primis il piacere di scegliere tra le centinaia di accessori che ogni Casa automobilistica si sforza di offrire nell'errata convizione (Asia docet) di personalizzare l'auto per ciascun cliente salvo aumentarne il prezzo del 20-30% (in fase di rivendita il costo degli accessori viene immediatamente perso). In questo le auto made in germany hanno fatto scuola e sono proprio queste Case che hanno i maggiori problemi. Di recente è la notizia di una grossa concessionaria mercedes per la basilicata che è fallita! Temo che lo sconto del km zero parta dall'auto zeppa di accessori piuttosto che con accessori regalati e il 25% sul casto base di sconto: allora avrebbe senso l'acquisto "emozionale" e non di semplice ricambio (scelta che si può sempre rimandare atteso che un'auto tranquillamente può durare 10-15 anni)!
Ritratto di trap
6 settembre 2010 - 09:59
Concordo in parte con te: con le km0 non è possibile scegliere gli accessori oppure ce ne sono troppi al punto che, nonostante uno sconto del 20-25%, costerebbe più che comprarla nuova con i soli accessori desiderati. Ma, se si trova un'auto che risponde alle proprie esigenze, si può fare un affare. Ovviamente non si può pretendere di scegliere il colore ma, girando qualche concessionario, dovrebbe essere fattibile trovare un'auto con allestimento e motorizzazione richiesti.
Ritratto di Properzio
9 settembre 2010 - 19:16
D' accordissimo!!
Ritratto di fabiodalpozzo
30 agosto 2011 - 17:25
Non dimentichiamoci di altre 3 cose: la limitazione della garanzia, un proprietario in più che determina una minore valutazione in caso di vendita, il costo del passaggio di proprietà... e forse altro - forse è il caso di valutare anche le promozioni del nuovo che le stesse case produttrici fanno.