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Un futuro a metano per diminuire la CO2

21 dicembre 2009

Entro il 2011 le emissioni di CO2 in Italia potrebbero essere inferiori del 25% grazie alle auto a "gas". È quanto riporta uno studio condotto dell'Università Bocconi.

MENO CO2 - Se nei prossimi tre anni le auto le vendite delle auto a metano (nella foto una Fiat Panda) continueranno a crescere con lo stesso trend del 2009 (50%), entro il 2011 si potrebbe avere in Italia un parco circolante di un milione di veicoli con 630 mila vecchie auto sostituite. Oltre alle emissioni di CO2, questo numero permetterebbe di ridurre il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e gli idrocarburi non metanici dell'ordine del 97%.

GPL "SCARSO" - Risultati, evidenzia lo studio, che non si potrebbero ottenere con le auto a Gpl: a parità di auto sostituite si avrebbe una riduzione della CO2 del 15%, un 10% in meno rispetto al metano. Oggi, però, sono molti gli automobilisti che accordano la propria preferenza al Gpl sia per la possibilità di montare un impianto "after market", sia per la rete di distribuzione maggiormente sviluppata.

Come precisa il CERTeT (Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo della Bocconi), grazie all'aria meno inquinata verrebbero a diminuire le cause di morte legate alle alte concentrazioni di particolato (tumori e delle vie respiratore, infarti, ecc.) e le diverse malattie come bronchiti e asma (fino a circa il 4%).

ESEMPIO FRANCESE - Ridurre la CO2 emessa dalle autovetture è sicuramente una strada da intraprendere, magari seguendo l'esempio di altri paesi come la Francia, dove si incentiva l'acquisto di auto con basse emissioni, a prescindere del tipo di alimentazione.

Oltralpe, dal 2007 è in vigore un sistema  "bonus-malus": chi acquista un'auto nuova (anche senza rottamare una vecchia) con emissioni di CO2 inferiori ai 131 g/km riceve un "bonus" (sconto sul prezzo di acquisto) che varia dai 200 ai 5.000 euro (per emissioni inferiori ai 60 g/km). Paga invece un "malus" (una tassa sull'immatricolazione) se le emissioni di CO2 eccedono i 159 g/km. Gli importi variano dai 200 euro fino ai 2.600 euro per le emissioni superiori  ai 250 g/km.



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Ritratto di Al86
21 dicembre 2009 - 21:45
La CO2 e il particolato sono due cose diverse, la prima è il prodotto della combustione, il secondo è un residuo incombusto che si crea per l'efficienza del motore a scoppio non ottimale, infatti i motori a benzina producono più CO2 e meno particolato dei motori diesel perchè hanno un'efficienza maggiore, cioè sono in grado di compire meglio la combustione del carburante, quindi meno "schifezze" incombuste, il diesel invece produce poca CO2 rispetto ai benzina perchè meno efficienti, quindi meno CO2 ma più schifezze, le auto a gas hanno emissioni di particolato praticamente irrisorie visto che le auto a metano e GPL sono alimentate da combustibile con molecole di ridotte dimensioni che garantiscono una maggiore efficienza e quindi una combustione pressochè completa (sopratutto il metano)