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Benzina: quei prezzi veloci solo a salire…

02 settembre 2015

Con il petrolio erano in caduta, il prezzo alla pompa è calato poco e lentamente. Ora che il petrolio sta aumentando la benzina è subito risalita.

Benzina: quei prezzi veloci solo a salire…
SENSO UNICO - In meccanica ci sono ingranaggi che ruotano liberamente in un senso mentre dei fermi robusti impediscono loro di ruotare all’incontrario. Si direbbe che il mondo petrolifero si sia ispirato a questi meccanismi per gestire il prezzo dei carburanti per autotrazione. Le vicende petrolifere degli ultimi mesi sono lì a testimoniarlo. 
 
L’ANDAMENTO DEL PETROLIO - L’anno scorso, esattamente il primo settembre 2014 il petrolio era quotato 102 dollari al barile. Alla stessa data di quest’anno il prezzo era inferiore ai 50 dollari. Di che sperare sensibili conseguenze sul prezzo alla pompa di benzina e gasolio. Illusione: un po’ di calo c’è stato, ma ben lontano del 50% abbondante di contrazione registrata dal petrolio. In generale la cosa non stupisce perché si sa che nel prezzo di benzina e gasolio sono compresi (e sono la parte preponderante) tutti i balzelli pubblici, che non mutano con il variare delle quotazioni del petrolio…
 
COSTI INDUSTRIALI E TASSE - Ma il problema va al di là della sacrosanta accusa alla mano pubblica di trattare da autentica idrovora l’argomento carburanti. Infatti il meccanismo dei rincari e delle diminuzioni risulta evidentemente a senso unico anche per quanto riguarda il prezzo all’origine della benzina. A giugno 2015, per esempio, il prezzo industriale della benzina era di 0,344 euro al litro, per poi scendere a 0,280 euro in agosto. Nello stesso periodo, il prezzo medio alla pompa della benzina è passato da 1,623 euro al litro a 1,568 euro. 
 
AUMENTI IN VISTA - Ciò significa che mentre il prezzo industriale della benzina da giugno ad agosto è diminuito del 18,64%, mentre il prezzo medio alla pompa è calato solo del 3,38%. Non che ci si potesse e possa aspettare un parallelismo dai due movimenti, ma una differenza più contenuta sarebbe a dir poco auspicabile. Ed è da notare che degli aumenti degli ultimi giorni soltanto un paio di centesimi sarebbero relativi al prezzo del prodotto raffinato, mentre quest’ultimo è aumentato del doppio. Come dire che, salvo nuove svalutazioni del greggio, altri aumenti sono in vista.


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Ritratto di manuel1975
2 settembre 2015 - 22:17
il problema è che il governo non governa
Ritratto di Renault90
2 settembre 2015 - 22:59
Io alla ex alfaromeo la trovo sempre a poco infatti il distributore ha 8 pompe e la benzina a luglio era 1.500 e il gasolio 1.425 ora fatta oggi era di 1.359 la benzina e 1.245 il gasolio infatti vanno tutti li e continua a scendere
Ritratto di Strige
3 settembre 2015 - 00:40
Senza offesa per chi ha scritto l'articolo, ma quello che si è scritto serve solo a creare flame. Spiego il perchè semplicemente. Come scritto nell'articolo, nel prezzo della benzina ci sono dei costi fissi che non cambiano (messi dallo stato). Quindi l'unica variabile che può cambiare è solo il prezzo del petrolio. E' ovvio che se il prezzo scende da 0.30€ a 0.20 il prezzo è sceso del 33%, mentre se il prezzo scende da 1.30€ a 1.20€ scende solo del 8%. Ma se il 90% del prezzo è fisso...che senso ha questa percentuale???? Bisogna calcolare in valore assoluto. Da 0.344 a 0.280 ci sono 6.4 centesimi di ribasso, mentre da 1.623 a 1.568 ci sono 5.5 centesimi. Direi in linea con il cambiamento di prezzo del petrolio. Ora la domanda è: perchè vedete cospirazioni anche in cose che non ci sono? Dite che la benzina in Italia costa tanto, beh vi consiglio di non ve-nire in inghilterra allora e non tutta l'inghilterra è ricca come londra.
Ritratto di anarchico2
3 settembre 2015 - 10:10
Concordo, tanto più che le stesse associazioni dei consumatori non più di 2 settimane fa stimavano in massimo 7-9 centesimi la possibile diminuzione dei prezzi. Che poi ci siano automobilisti allocchi che non controllano e si fermano a fare benzina dove capita è una cosa che non comprendo.
Ritratto di eraldb
3 settembre 2015 - 10:56
Il prezzo bafta in austria 1,05 e benza 1,1 eppure ha quasi la stessa tassazione del'italia...
Ritratto di pierluigite
3 settembre 2015 - 10:34
1
Le scuse dell'Iva e delle accise non reggono di fronte ad una speculazione enorme. E questo aldilà del comportamento dello Stato. In un mercato in fortissimo surplus,nonché di consumi e di economie ristagnanti, il prezzo dovrebbe notevolmente abbassarsi.Invece,tanto per fare un esempio, al primo rialzo del petrolio,ho avuto modo di notare che molti distributori il giorno successivo avevano già aumentato di 30-40 centesimi il prezzo,segno evidente che lo squilibrio c'è, in netta controtendenza rispetto a quando calano i prezzi del petrolio: in questo caso, prima che la benzina scenda di prezzo ce ne vuole, e al massimo di pochissimi centesimi. Mi sono poi sempre chiesto: nell'era dell'avanzamento tecnologico con auto sempre più sofisticate ed elettroniche, nessuna casa ha mai pensato di mettere,anziché l'asticella del carburante, un display che dia esattamente la misura di quanto è stato immesso nel serbatoio e che corrisponda a quanto indicato dall'erogatore del distributore? Non mi sembra una cosa così difficile. E' il segno evidente che manca qualsiasi controllo, e che questo sia voluto perché ripeto esiste una speculazione enorme. Stato, petrolieri, stati produttori, investitori in borsa, ecc.
Ritratto di luis2
3 settembre 2015 - 19:39
è normale con questi parassiti e affamati di tasse che ci ritroviamo!!!
Ritratto di Supra
3 settembre 2015 - 21:07
Quand'è che tolgono le tasse inutili che affliggono la benzina?