CONTRORDINE - Le novità riguardanti la materia automobilistica che dovevano essere varate dal Consiglio dei ministri di ieri presieduto da Matteo Renzi (nella foto) sono rimaste al palo. Se ne parlerà in una prossima riunione del Consiglio. Ma forse è meglio non scommetterci. In ballo ci sono infatti questioni che toccano interessi consolidati e non sarebbe una novità se ci fosse una certa resistenza. Uno di questi temi è la unificazione di Pra e Motorizzazione, così da avere un unico documento di identità delle auto.
UNIFICAZIONE - Il testo di quanto approvato non è stato ancora diffuso, ma si sa che la materia automobilistica è stata estrapolata dal provvedimento preparato per farne oggetto di un altro intervento normativo ad hoc. Da qualche giorno si conosceva la bozza del provvedimento di riforma della Pubblica amministrazione con appunto l’eliminazione del doppione Pra-Motorizzazione, che poi non era l’unico argomento in questione. In ballo c’era, e c’è, anche la sostituzione dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT, legata alle Province, in via di smantellamento) con la nuova Imposta regionale di iscrizione. Insomma un cambio di denominazione e destinazione, ma non la soppressione del balzello da pagare quando si immatricola un’auto nuova o se ne compra una usata. La bozza del provvedimento prevede che l’importo della nuova imposta venga decisa dal governo, con possibilità delle Regioni di aumentarli fino al 30%.
AUMENTO BOLLO DA CHIARIRE - Altre questioni previste e rinviate sono l’abolizione del superbollo, cioè l’imposta addizionale per le auto di elevata potenza; infine la novità di cui si era parlato di più: l’aumento della tassa del “bollo”. La bozza preparata dal governo prevede la possibilità di un aumento fino al 12% per il solo 2015. La novità è espressa in una forma che può lasciare spazio a interpretazioni con la specificazione “solo per il 2015”: non è che per gli anni successivi saranno possibili altri aumenti oltre il 12%? C’è da augurarsi di no e che il testo definitivo (quando verrà l’approvazione) non lasci spazi a dubbi.
MISTERO RINVIO - Sul rinvio dell’esame e del varo delle misure relative all’automobile non ci sono state spiegazioni ufficiali. La versione più diffusa è che gli argomenti sul tappeto fossero troppi e che sia stato impossibile completare il lavoro; da lì l’inevitabile rinvio. Non manca neanche però chi vede nella vicenda un nuovo episodio di resistenza alla unificazione dei due enti che si occupano di registrare le auto.