NEL 2014 LO AVRANNO TUTTI - Dal 1995 a oggi la Bosch ha costruito oltre 75 milioni di dispositivi Esp (che, ricordiamo, in caso di instabilità della vettura agisce sui freni e taglia la potenza del motore per mantenere l’auto in traiettoria). Secondo recenti studi, questo sistema di sicurezza (considerato indispensabile dalle Nazioni Unite per ridurre il numero dei decessi negli incidenti stradali) può evitare fino all’80% dei sinistri dovuti a sbandamento. Non stupisce, quindi, che dal 2014 tutti i veicoli nuovi venduti in Europa lo dovranno avere di serie (a oggi, circa il 72% delle macchine immatricolate nel nostro continente sono provviste di Esp). Per la Bosch, che è sempre stata in prima fila nel promuovere questo sistema, è una “battaglia vinta”: oggi, così, per migliorare ulteriormente la sicurezza delle auto, il marchio tedesco punta su nuovi dispositivi. In particolare, sono due i prodotti già disponibili, di serie o come optional, su molte vetture, e destinati a diffondersi maggiormente: il cruise control adattivo e il dispositivo di frenata automatica. Vediamoli nel dettaglio.

IL REGOLATORE DI VELOCITÀ DIVENTA “INTELLIGENTE” - Il cruise control, che mantiene la velocità impostata senza che sia necessario tenere il piede sull’acceleratore, è un dispositivo che possiamo ormai considerare “vecchio”. Sempre più spesso è rimpiazzato dall’ACC (Adaptive Cruise Control), ovvero il cruise control adattivo, che esplica una nuova funzione pensata per evitare i tamponamenti: adegua la velocità del veicolo al flusso del traffico. Il “cuore” del sistema è un radar montato nel frontale dell’auto che, emettendo onde elettromagnetiche, scandaglia la zona di 200 metri antistanti la vettura. Una centralina calcola il “tempo di ritorno” di queste onde e, quindi, “capisce” se c’è un ostacolo. Se la strada è sgombra, permette all’auto di accelerare fino alla velocità prefissata. Se, invece, “vede” un impedimento (per esempio un’altra auto), fa rallentare il veicolo, mantenendo la distanza di sicurezza, impostata dal guidatore, da quello che precede. Questo sistema può essere arricchito della funzione Stop&Go, utile nelle code: a una velocità non superiore ai 30 km/h, rallenta la vettura fino ad arrestarla quando sta per incappare in un ostacolo (per esempio un’auto che si ferma davanti a noi, mentre siamo incolonnati), e la fa ripartire quando il veicolo che precede riprende la marcia.

E OGGI L’AUTO FRENA ANCHE DA SOLA - Il sistema di frenata automatica Pebs (Predictive Emergency Braking System) può anche arrestare da solo un veicolo per evitare o ridurre le conseguenze di un tamponamento, e interagisce con l’Abs e l’Esp. Anche in questo caso il dispositivo si basa su un radar a lungo raggio, sempre posizionato nella parte anteriore dell’auto, che monitora la strada. Se rileva un ostacolo e calcola che l’urto è inevitabile, può agire in due modi. Se l’auto sta viaggiando a una velocità non superiore a 30 km/h, attiva i freni da solo, fino a fermare il veicolo. Oltre questa velocità, l’azione del Pebs si articola in tre modalità, che dipendono dalla soglia di pericolo individuata dal sistema. Nella prima, avvicina le pastiglie ai dischi per prepararli a un brusco rallentamento, avvisa il guidatore con segnali acustici e visivi, e comanda un leggero colpo di freni. Nella seconda, se chi è al volante non rallenta a sufficienza, aumenta l’intensità della frenata fino all’arresto del mezzo. Nella terza, in attesa che il guidatore reagisca, aziona il freno per far perdere velocità all’auto, riducendo così il “ritardo di risposta” che normalmente intercorre tra la percezione del pericolo da parte dell’uomo e la sua reazione. Secondo una statistica della Bosch, nella sola Germania il Pebs farebbe evitare almeno 500mila incidenti l’anno, con un risparmio sui costi di riparazione dei veicoli nell’ordine dei 330 milioni di euro.


















