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Car sharing DriveNow: 540 tonnellate di CO2 in meno

15 dicembre 2017

Il servizio di auto in condivisione del Gruppo BMW ha calcolato che, grazie al proprio car sharing, nel 2017 a Milano sono state emesse 540 tonnellate di CO2 in meno.

Car sharing DriveNow: 540 tonnellate di CO2 in meno

UN CALCOLO SEMPLICE - Se un italiano guida l’auto condivisa anziché quella privata, sono alte le probabilità che inquini meno: lo sostiene DriveNow (vedi qui), società di car sharing del Gruppo BMW che opera a Milano. Secondo cui, nel 2017, si sono risparmiate 540 tonnellate di CO2 grazie all’utilizzo delle 500 BMW e Mini condivise. Ma come arriva a questi numeri DriveNow? Facile: la riduzione di CO2 deriva anzitutto dalla maggiore efficienza delle auto della flotta, che, essendo tutte nuove ed Euro 6 (e alcune anche elettriche, come la BMW i3), hanno emissioni significativamente inferiori alla media del parco circolante italiano (oltre 30% in meno). Inoltre, chi aderisce al car sharing tende a limitare l’uso dell’auto all’effettiva necessità, abbinando altre forme di mobilità, come il muoversi a piedi, la bici o i mezzi pubblici.

OVVIAMENTE, SI PAGA - Questa riduzione di CO2 è l’equivalente del “lavoro” annuale di 700 alberi: “Un bel regalo per una città che ha spesso sforato il limite di PM10 consentito e ha sempre più bisogno di prendere confidenza con forme di mobilità più sostenibile come il car sharing”, commenta Andrea Leverano, managing director di DriveNow. Ovviamente, come tutti i servizi di mobilità condivisa, anche questo si paga: l’addebito è scandito per ogni minuto di utilizzo della BMW o della Mini. Inoltre, attenzione sempre alle penalità che scattano per chi sgarra, che sono previste in tutti i contratti di qualsiasi società di car sharing: in particolare, eventuali franchigie in caso di danni procurati all’auto. Ricordiamo infine che sono numerose le società di car sharing, a Milano come nel resto d’Italia: fra gli altri, Car2go, Enjoy, Sharen’go.



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