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Carlos Ghosn è stato scarcerato

05 marzo 2019

L'ex top manager di Renault e Nissan, detenuto in Giappone per presunte frodi fiscali, ora è libero su cauzione.

Carlos Ghosn è stato scarcerato

AL TERZO TENTATIVO - Dopo due richieste respinte, al terzo tentativo Carlos Ghosn ha finalmente visto accogliere la sua istanza di scarcerazione. Il top manager di Renault e Nissan era stato incarcerato il 19 novembre 2018 con l’accusa di frode fiscale e malversazione. Tutte accuse che sono sempre state respinte da Ghosn. L’istanza di messa in libertà è stata preparata dal nuovo collegio di difesa di Ghosn, dopo che aveva tolto l’incarico al precedente avvocato, che si era visto respingere due istanze di scarcerazione. Comunque non è stato ancora comunicato quando Ghosn potrà effettivamente uscire dal carcere.

LIMITAZIONI E CAUZIONE MILIONARIA - Nell’assentire alla liberazione di Ghosn i giudici hanno però imposto rigide condizioni, come l’obbligo di residenza in Giappone, la limitazione all’accesso a Internet (addirittura gli è stato dato un telefonino per chiamare e farsi chiamare, ma non può utilizzare uno smartphone con le relative funzioni di connessione al web e di email). E oltre a questo e altro ancora Ghosn si è visto anche imporre una cauzione di 9,8 milioni di dollari.

CRITICHE AL SISTEMA GIUDIZIARIO NIPPONICO - Sulla vicenda intanto si stanno scaldando le polemiche. C’è chi ritiene che il Giappone abbia mostrato comportamenti giudiziari non rispettosi delle più diffuse norme di diritto. Così come non manca chi sostiene che tutta la vicenda è una sorta di grande polverone per coprire il vero nocciolo della questione, cioè il rapporto tra Renault e Nissan.

ALTRE CAUSA SULLO SFONDO? - Negli ultimi tempi Ghosn aveva accelerato nel suo disegno di integrazione delle due case automobilistiche e questo progetto di una fusione, in cui il gruppo Renault avrebbe fatto pesare le sue quote azionarie di maggioranza nel gruppo Nissan, era risultato fortemente inviso ai manager giapponesi della Nissan. In una intervista rilasciata dal carcere a un giornale francese nello scorso gennaio, lo stesso Ghosn aveva detto di non avere dubbi che tutta la vicenda fosse una montatura appunto orchestrata dal management giapponese. 



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